Severance: Blade of Darkness

di Redazione Gamesurf

- Zoe (l'Amazzone), unico personaggio femminile del gioco, è la tipica avventuriera che gira per il mondo in cerca di tesori e oggetti magici o preziosi su cui mettere le mani. Venuta a conoscenza dell'ubicazione della mitica città di Marakamba, vi si avventura in cerca del leggendario tesoro: quello che non sa è dell'orrore che quelle rovine nascondono. Zoe è estremamente agile e veloce, ma debole e gracile in battaglia. Per questo motivo utilizza armi montate su lunghi ma leggeri bastoni, in modo da tenere il nemico a distanza mentre lei lo colpisce o cerca una via di fuga.
- Naglfar (il Nano) è forse il personaggio con la storia più triste: inviato ad una città vicina in cerca di importanti documenti, scopre con rammarico da principio che la biblioteca è stata assalita e conquistata da orde di umanoidi, ed in seguito di essere rimasto chiuso fuori dalle mura della sua città natale. L'unica speranza che ha di tornare a casa è quella di sconfiggere il male che guida queste creature. Le dimensioni tozze lo rendono incredibilmente robusto e dotato di una forza leggermente superiore alla norma e, nonostante non corra molto velocemente o salti molto in lungo, sa essere molto agile e scattante nel serrato corpo a corpo. Tradizionalmente, i Nani sono maestri nell'uso di asce e martelli ad una mano, e come i Cavalieri sono cultori dell'uso dello scudo.

UN MOTORE GRAFICO ANCORA IN RODAGGIO
Gli sviluppatori degli Rebel Act Studios hanno sviluppato da zero un nuovo motore grafico di gioco a cui possiamo tranquillamente assegnare l'aggettivo di "fenomenale". Infatti, questo motore è in grado di gestire ambienti enormi senza rallentare o nascondersi dietro effetti di fogging (tranne quando la nebbia è specificatamente prevista, come nella fortezza di Tell Halaf) persino ad altissime risoluzioni e textures ad altissima qualità. Eccezionali persino i modelli dei personaggi e dei mostri, che sono suddivisi in montagne di poligoni ed animati egregiamente in tutti i loro movimenti. Altresì eccezionali gli effetti di luce ed ombre: insomma credo che le immagini che ho correlato parlino da sole! Ma quello che dalle immagini non potete vedere, e che da solo è in grado di togliere il fiato, è la più realistica simulazione degli effetti che la gravità ed altre forze (tra cui la vostra) avranno sugli oggetti circostanti.
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Vi farò un esempio tipico: se per caso distruggete una cassa su cui è poggiato un barile, questi cadrà da principio in verticale, ma quando poi entrerà in contatto con i frammenti del suo ex appoggio modificherà di conseguenza la sua traiettoria e la sua inclinazione, col risultato che, come in effetti succederebbe in realtà, molto spesso cadrà coricato, e se il piano è inclinato rotolerà (si, avete letto bene: rotolerà) sino a quando un ostacolo, o un pavimento piano, non lo arrestino. Questo particolare diventa oltremodo importante quando si lancia un oggetto o si combatte con l'arco: prendere la mira non è mai stato così realistico (e difficile). Inoltre, questo utilizzo della gravità fa in modo che il movimento del personaggio (avanti, indietro e curva) non sia semplicemente un movimento del modello associato ad un'animazione: il personaggio si muoverà in funzione della forza esercitata sul terreno, e quando correrà accelererà nel momento di distacco dal suolo per rallentare al momento dell'atterraggio. Spettacolare!
Purtroppo, però, si nota anche la giovinezza di questo motore grafico, e di come gli sviluppatori non si siano impegnati a rifinire quelle imperfezioni (quali Bad Clipping o angolature di visuale fastidiose) che, se eliminate, avrebbero promosso il gioco come il meglio realizzato graficamente finora, superiore persino ai vari Quake3 o UltimaIX.