Shadow of Memories
di
Provate a immaginare un qualsiasi istante della vostra vita, anche solo un piccolo attimo, in cui state ponderando una scelta fra due o più opzioni: per ogni decisione che prenderete, oltre al vostro presente, si materializzeranno in dimensioni parallele gli infiniti futuri che sarebbero scaturiti a seguito di un comportamento differente. Se l'interessante incipit é già stato impiegato, in ambito cinematografico, in pellicole come "Sliding Doors" o "Ricomincio Daccapo", il paradosso temporale é ora pronto anche per il debutto videoludico
LA VITA E' UNA RUOTA DI CAMBIAMENTI
Shadow of Memories apre le sbiadite pagine del libro del tempo introducendo da subito alcuni elementi piuttosto inquietanti: l'esistenza di Eike Kusch viene adocchiata da una strana entità nascosta nell'ombra, se per fine preciso o piuttosto per capriccio non é ancora dato saperlo. Da quel preciso istante il fato ineluttabile (?) compie il suo corso e regala al biondo giovane un coltello nella schiena e un misterioso assassino
Ad attenderlo, dopo il suo trapasso, Eike non trova però né le calme distese celesti, né le roventi lande infernali, piuttosto una strana stanza decorata da bizzarri artefatti, surreale e senza tempo, in cui una voce incorporea lo arricchisce di una seconda possibilità di vita e di un ben più concreto Digipad, fantastico marchingegno, chiave delle porte spazio temporali, che fornirà allo sventurato l'occasione di viaggiare a ritroso nei secoli nel tentativo di modificare il suo triste ma ancora incombente destino
L'ultimo prodotto Konami tenta, quindi, di sfruttare l'affascinante tematica del viaggio nel tempo che, forse anche perché non esclusa a priori dalle stesse scienze fisiche, ha saputo popolare da sempre sia la letteratura mondiale, fin dal 1895, anno in cui H. G. Wells diede alle stampe "The Time Machine", sia la cinematografia di questo secolo
Junko Kawana, talentuosa game designer emergente dal panorama videoludico nipponico, non si é però accontenta di un background di sicuro interesse, ma si é profusa per implementare nel gioco uno stile grafico personale e alcune trovate narrative atte ad aumentare il senso di inquietudine presente nel giocatore: le strette vie di Lebensbaum, immaginifico borgo tedesco dei giorni nostri, sono infatti disseminate di numerosi anfratti e le imponenti torri distribuite per la città, eredità gotica di una civiltà medievale, al crepuscolo gettano una sinistra e minacciosa ombra sulle teste dei passanti
LA VITA E' UNA RUOTA DI CAMBIAMENTI
Shadow of Memories apre le sbiadite pagine del libro del tempo introducendo da subito alcuni elementi piuttosto inquietanti: l'esistenza di Eike Kusch viene adocchiata da una strana entità nascosta nell'ombra, se per fine preciso o piuttosto per capriccio non é ancora dato saperlo. Da quel preciso istante il fato ineluttabile (?) compie il suo corso e regala al biondo giovane un coltello nella schiena e un misterioso assassino
Ad attenderlo, dopo il suo trapasso, Eike non trova però né le calme distese celesti, né le roventi lande infernali, piuttosto una strana stanza decorata da bizzarri artefatti, surreale e senza tempo, in cui una voce incorporea lo arricchisce di una seconda possibilità di vita e di un ben più concreto Digipad, fantastico marchingegno, chiave delle porte spazio temporali, che fornirà allo sventurato l'occasione di viaggiare a ritroso nei secoli nel tentativo di modificare il suo triste ma ancora incombente destino
L'ultimo prodotto Konami tenta, quindi, di sfruttare l'affascinante tematica del viaggio nel tempo che, forse anche perché non esclusa a priori dalle stesse scienze fisiche, ha saputo popolare da sempre sia la letteratura mondiale, fin dal 1895, anno in cui H. G. Wells diede alle stampe "The Time Machine", sia la cinematografia di questo secolo
Junko Kawana, talentuosa game designer emergente dal panorama videoludico nipponico, non si é però accontenta di un background di sicuro interesse, ma si é profusa per implementare nel gioco uno stile grafico personale e alcune trovate narrative atte ad aumentare il senso di inquietudine presente nel giocatore: le strette vie di Lebensbaum, immaginifico borgo tedesco dei giorni nostri, sono infatti disseminate di numerosi anfratti e le imponenti torri distribuite per la città, eredità gotica di una civiltà medievale, al crepuscolo gettano una sinistra e minacciosa ombra sulle teste dei passanti