Shenmue II

di Giuseppe 'Sovrano' Schirru

Eccoci qua, e non so proprio da dove cominciare. Mi viene in mente la figura della nonnina che racconta al nipotino una favola bellissima, ricca di passione, di buone intenzioni e col lieto fine. Una favola che la nonnina ha già raccontato tante volte, una favola ormai datata ma che ha il grande pregio di risultare eterna, e di essere ricordata come una di quelle storielle che alla stregua delle fiabe di Andersen verranno ricordate per l'eternità. Beh, ora dovrei cominciare a parlarvi di Shenmue, quindi rabboccatevi le coperte e cominciamo, una bellissima storia vi aspetta e la vostra nonnina è qui per raccontarvela.

Shenmue è un viaggio avventuroso che non può essere paragonato ad altri, che ha come itinerario l'oriente, Hong Kong e i meandri di una civiltà affascinante, che si porta dietro il peso di antichissimi riti e culture. Un viaggio che mostra il mondo variopinto del favoloso oriente - filtrato attraverso gli occhi dolci e curiosi del giovane Ryo - un viaggio ricco di passione, capace di rendere il giocatore partecipe come non mai, e di scindere quella sottile linea di demarcazione tra gioco e realtà. Una volta catapultati nel mondo virtuale di Ryo, tutto ciò che avvolge questo groviglio di poligoni comincerà a prendere vita: la sublime grafica ci pare non più una costruzione fedele della realtà, ma una realtà parallela a se stante; quella che sentiamo, non è più una musica, ma una sinfonia, e anche il laborioso intarsio di destini di personaggi minori, pare avere vita propria e andare a formare quel quadro complessivo che è Shenmue. Un dipinto fedele alla realtà: forse non la nostra di tutti i giorni, ma quella di Ryo, del suo mondo, del suo modo di essere che pur essendo differente dalla concretezza del nostro universo è pur sempre una realtà coi suoi lati oscuri, felici o disastrosi, ma che uniti vanno a creare quella magica atmosfera delle fiabe più belle, perché Shenmue è anche una fiaba, una storia o un romanzo, una telenovela o un documentario, o forse solo un videogioco: insomma, Shenmue ha la capacità di far scegliere a noi quello che è, perché non è qualcosa di definito, è sfaccettato ed è quello che vogliamo noi.



La storia.
Un'antica leggenda narra che quando non ci sono abbastanza scrittori per raccontare tutte le storie, Dio si mette al lavoro. Yokosuka, Giappone, 1986, in Oriente, una terra lontana oltre il mare. La culla di antiche civiltà, ma anche il luogo dove Ryo ha provato un grande dolore: il padre Iwao è infatti stato ucciso da Lan Di, capo di un'organizzazione malavitosa cinese, che dopo aver messo ko anche il povero Ryo, se la svigna con i suoi scagnozzi. Da adesso in poi la vita di Ryo ha un solo ed unico scopo, quello di vendicare la morte del padre e farsi vendetta da solo. Dopo varie vicende avvenute nel primo Shenmue che si concludeva con lo scontro con i Mad Angels (banda criminale con forti legami con l'organizzazione dei Chiyoumen di Lan Di), Ryo dovrà partire per Hong Kong alla ricerca del famigerato killer. E' qui infatti che comincia Shenmue 2, con l'arrivo di Ryo al porto di Hong Kong.

Il gioco
Descrivere appieno un gioco come Shenmue è un'impresa quasi impossibile e pertanto per maggiori dettagli vi rimandiamo alla recensione della versione Dreamcast uscita oltre un anno fa: le differenze tra questa versione Xbox e l'altra sopraccitata sono minime e riguardano solo l'aspetto sonoro e grafico. Per il resto, il gioco rimane identico. Shenmue 2 riprende gli avvenimenti da dove si erano conclusi nel primo capitolo e nel gioco è inserito un dvd intitolato "Shenmue the movie" contenente un riassunto degli avvenimenti del primo capitolo, realizzati tramite sequenze in game e di computer grafica, o filmati fmv.