Shenmue II

di Giuseppe 'Sovrano' Schirru

Passiamo ora velocemente in rassegna le meccaniche di gioco. L'avventura si articola in tre tipi di sezioni: Free Quest (sezione principale, dove dovrete esplorare l'ambiente circostante e fare domande ai vari personaggi), Free Battle (modalità che ricorda da vicino i picchiaduro a scorrimento, che sfrutta alcune delle tecniche più efficaci di un altro celeberrimo titolo Sega, ovvero Virtua Fighter) e Q.T.E (Quick Time Event, ovvero delle sezioni nelle quali dovrete premere in tempo i tasti indicati su schermo, per compiere determinate azioni delicate come combattimenti, inseguimenti e azioni concitate). Durante le classiche sezioni in free quest, potremo gironzolare per le strade e le amplissime locazioni e andare a chiedere informazioni agli oltre 1000 personaggi che potremo incontrare nell'avventura. Di fondamentale importanza è il taccuino, nel quale verranno annotati discorsi o scoperte fatte durante l'esplorazione e utili per poter proseguire nell'avventura.

I modi per andare avanti sono molteplici: guardando lo scorrere del gioco a grandi linee ci si rende conto che la strada utile da seguire è unica, ma che i vari passaggi da eseguire potranno essere superati in tantissimi modi. Certo, si può andare subito al dunque, cercando di compiere un obiettivo dopo l'altro per bruciare le tappe, ma Shen Mue 2 è molto più articolato. Infatti rari saranno i momenti nei quali ci concentreremo esclusivamente sull'obiettivo principe, senza trovarci a girovagare tra strade e viuzze, a parlare col passante di turno, ad entrare in un negozio. Insomma, la quasi totale libertà di movimento che permea l'avventura, la rende una vera e propria opera titanica. La suggestiva ambientazione ci porterà ad andare oltre l'avventura e a svolgere una miriade di sotto-attività che non hanno precedenti nella storia videoludica.

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Particolare importanza è data allo scorrere del tempo, che avviene esattamente come nella realtà. I personaggi che popolano questo mondo pulsano di vita propria e ognuno ha le proprie abitiduni, i propri orari, il proprio lavoro da rispettare; anche Ryo dovrà rispettare determinati orari e ad una certa ora dovrà andare a dormire, oltre a dover rispettare l'orario di lavoro e di certi appuntamenti. Uno dei peraltro piccoli errori del primo capitolo della saga era quello dei punti morti. Non che in un'avventura come questa ci si annoi a "far niente", ma nel primo Shenmue capitava di dover rimanere a girovagare senza meta per aspettare che arrivasse il giorno e l'ora dell'appuntamento stabilito. In Shenmue 2, come ormai i soddisfatti utenti Dreamcast dovrebbero sapere, è stata inserita l'opportunità per far scorrere il tempo più velocemente, in modo da saltare a piè pari i cosiddetti punti di morti. A dovere di cronaca però, le cose da fare durante il tempo "libero" non mancano: si può andare ad allenarsi per affinare le tecniche di combattimento, ci si può recare in sala giochi per passare il tempo ai famosissimi cabinati SEGA quali Hang On e Space Harrier o a tanti altri giochi quali quello delle freccette, il Pachinko, il braccio di ferro e le scommesse. Si, perché fra le strade di Hong Kong è possibile trovare dei banchi sui quali si scommette in alcuni semplici giochi di pura fortuna! Insomma, qui i veri gamblers potranno cercare di arricchirsi o semplicemente di divertirsi! La varietà proprio non manca. Proprio il trascorrere reale del tempo è una delle maggiori trovate di questa produzione. Shenmue 2 è bello un pò per questo: per assaporare le piccole cose della vita di tutti i giorni, per vedere il postino che suona al campanello e ritrovare la macelleria aperta. Il tutto è architettato in modo da non trovare scene sempre perfette, di taglio prettamente cinematografico, ma realistico, come se si stesse vivendo una vita vera. Non è il massimo avere dei tempi morti, ma in fondo anche se non sarà sempre azione come nel miglior film di John Woo, è reale. E' autentico. E' Shenmue.

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