Sherlock Holmes 3: The Awakened
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Il personaggio di Sherlock Holmes, scaturito dal genio letterario di Arthur Conan Doyle, è probabilmente la figura di investigatore più famosa della letteratura, conosciuta ed imitata in tutto il mondo anche ai giorni nostri. Attraverso la logica, la deduzione e l'applicazione della scienza Sherlock Holmes è in grado di battere in furbizia qualsiasi criminale, anche quello più astuto. I casi più intricati, i misteri più oscuri ed anche quelle vicende che sembrano eludere le leggi della scienza vengono svelati e risolti grazie alla razionalità di Holmes ed alla sua inarrestabile logica. E' quindi scontato pensare che Conan Doyle fosse un sostenitore convinto della validità e della solidità della scienza e di come rifiutasse qualsiasi fatto o interpretazione paranormale o solamente insolito della realtà.
Eppure sono in pochi a sapere che oltre alla saga dell'investigatore londinese, Doyle fu anche un prolifico scrittore di racconti e romanzi legati allo spiritismo, tanto da diventare egli stesso un convinto sostenitore dei fenomeni paranormali e da spendere moltissimo del suo tempo e delle sue risorse "a caccia di fantasmi". Altro aspetto importante dell'opera dell'autore è senz'altro quello legato alla fantascienza dove il personaggio del professor Challenger esplora ogni angolo del mondo alla ricerca dello straordinario come, ad esempio, ne "La valle perduta", una remotissima zona del sud america dove ancora vivono i dinosauri.
Insomma, uno scrittore tanto abile quanto eclettico e prolifico, ma che ha avuto anche la capacità di produrre opere secondo filoni ben separati e definiti.
A fondere diversi aspetti dell'opera di Doyle ci prova la Frogwares con il suo nuovo titolo d'avventura chiamato Sherlock Holmes 3: The Awakened. La storia, come è logico intuire dal titolo, si basa sul personaggio di Sherlock Holmes (e sul suo inseparabile amico ed assistente dottor Watson) e su un caso da risolvere. Il lato avventuroso si sviluppa non appena l'evoluzione dell'inchiesta sposta il fulcro della storia da Londra alla Svizzera, poi in Irlanda ed in Louisiana. Il mistero da risolvere ruoterà intorno a normali criminali, ma coinvolgerà anche inquietanti psicopatici e arriverà a toccare argomenti esoterici come il mito di Cthulhu.
Il gioco è strutturato come una classica avventura punta e clicca 3D in prima persona, ma contrariamente a quanto avviene per molti dei prodotti simili l'avventura della Frogwares è dotata di un sofisticato motore grafico che riproduce ambienti e personaggi con un notevole dettaglio grafico e con una notevole efficienza, tanto che qualsiasi intermezzo narrativo della vicenda è realizzato proprio con tale motore; niente filmati pre-renderizzati, quindi ma solo scene costruite in tempo reale. Le textures che ricoprono gli oggetti sono molto dettagliate e contribuiscono a dare un aspetto molto realistico alle scene, senza sgranare neanche a distanza ravvicinata come nel caso dell'erba, dei mattoni e del selciato.
Gli ambienti in generale sono molto ben realizzati e la ricchezza del dettaglio è davvero notevole: palazzi e strade sono assolutamente credibili, così come gli oggetti di contorno: i carretti a bordo strada, i lampioni, i recinti ed i marciapiedi.
Sbirciando attraverso le finestre delle case è possibile apprezzarne in trasparenza gli interni in 3D reale e non soltanto, come spesso avviene, attraverso una texture applicata sui vetri. Entrando nelle abitazioni si può notare la stessa cura per il dettaglio e, tanto per fare un esempio, è un piacere gustarsi il raffinato arredamento della casa di Sherlock Holmes, piena di oggetti, soprammobili, quadretti e accuratamente rifinita in termini di tappezzeria, maniglie e ornamenti vari (sempre che vi piaccia lo stile vittoriano). Per quanto riguarda la costruzione dei personaggi si possono notare alcuni particolari davvero notevoli come le texture della pelle, l'ombra della barba ed il fatto che ogni individuo presenti una fisionomia caratteristica, con gestualità molto verosimili e diverse per ognuno. Purtroppo alcuni dettagli riguardanti i personaggi risultano un po' approssimati come le unioni dei poligoni che costituiscono gli abiti ed alcune parti del corpo.
Il sistema prevede inoltre alcune scene in terza persona nelle quali il giocatore si troverà in situazioni particolari come remare su una barca in una palude. Il sistema di controllo è molto intuitivo ed immediato e permette di giocare l'intera avventura con il solo utilizzo del mouse.
Certo non stiamo parlando di un gioco d'azione come Tomb Raider (e ci mancherebbe visto che questa è un'avventura), ma gli spunti sono originali e rendono il titolo ancora più interessante. Le luci sono calcolate in tempo reale (così che una lampada, spostata in un certo punto possa ad esempio rivelare una prova nascosta) ed alcuni oggetti sono dotati di vere e proprie caratteristiche fisiche come il peso, così da poter essere usati per risolvere puzzle e situazioni particolari. Tutte queste raffinatezze grafiche si traducono in una grande atmosfera resa molto coinvolgente, oltre che dall'ottimo sistema 3D, dalla scelta dei colori e dalla scenografia. Le sensazioni sono le stesse trasmesse dai racconti di Doyle, fatti di una Londra vittoriana nebbiosa, un po' sonnecchiante, ma al tempo stesso incredibilmente pulsante e piena di storie grottesche e loschi individui. All'eccellente lavoro grafico si accompagna un adeguato comparto audio, assolutamente di prim'ordine. La colonna sonora, eseguita da un'orchestra classica, è assolutamente pertinente all'ambientazione e riesce a sottolineare i vari passi della storia con grande impeto grazie alla dinamica e all'elevata qualità di registrazione. Riuscitissimi anche gli effetti ambientali, sempre vari e quasi mai ripetitivi come nel caso dell'ospedale psichiatrico dove urla e pianti sono davvero inquietanti. Una nota di merito va sicuramente all'ottimo doppiaggio, almeno nella versione inglese testata. I dialoghi sono interpretati con enfasi e grande capacità recitativa e si può apprezzare una perfetta e comprensibilissima pronuncia inglese "old style".
Lo sviluppo della trama è piuttosto articolato e, seppur illustri un caso originale non scritto da Conan Doyle, si ispira chiaramente a molti dei racconti più famosi. Fortunatamente gli sceneggiatori hanno saputo mantenere le atmosfere degli scritti dell'autore e chiunque abbia letto le avventure di Sherlock Holmes si sentirà a proprio agio. Per coloro i quali, invece, si avvicinino a questo personaggio per la prima volta il gioco si rivelerà come un'ottima introduzione in grado di anticipare atmosfere e situazioni tipiche dei gialli di Doyle. Lo sviluppo della storia è credibile e riesce a stimolare l ';interesse del giocatore, passo dopo passo. I classici passaggi di esplorazione, deduzione ed utilizzo degli oggetti sono intervallati da sezioni con rompicapo piuttosto complessi, ma mai frustranti. Altro elemento piuttosto interessante è quello che permette al giocatore di cambiare personaggio e di impersonare sia Sherlock Holmes che il suo inseparabile e fedelissimo amico, il dottor Watson. Anche se nell'immaginario collettivo è Holmes il personaggio principale dei racconti di Doyle non bisogna dimenticare che è Watson che ne divulga le imprese attraverso i suoi appunti e che spesso e volentieri svolge un ruolo determinante nella risoluzione dei casi, se non per il suo acume certamente per il suo coraggio, la sua esperienza come militare e la sua prontezza di riflessi. Il fatto di aver dato molta importanza a questo personaggio solitamente considerato come secondario rende ancora una volta merito ai realizzatori del gioco che hanno voluto tenersi molto fedeli allo spirito delle opere originali.
Eppure sono in pochi a sapere che oltre alla saga dell'investigatore londinese, Doyle fu anche un prolifico scrittore di racconti e romanzi legati allo spiritismo, tanto da diventare egli stesso un convinto sostenitore dei fenomeni paranormali e da spendere moltissimo del suo tempo e delle sue risorse "a caccia di fantasmi". Altro aspetto importante dell'opera dell'autore è senz'altro quello legato alla fantascienza dove il personaggio del professor Challenger esplora ogni angolo del mondo alla ricerca dello straordinario come, ad esempio, ne "La valle perduta", una remotissima zona del sud america dove ancora vivono i dinosauri.
Insomma, uno scrittore tanto abile quanto eclettico e prolifico, ma che ha avuto anche la capacità di produrre opere secondo filoni ben separati e definiti.
A fondere diversi aspetti dell'opera di Doyle ci prova la Frogwares con il suo nuovo titolo d'avventura chiamato Sherlock Holmes 3: The Awakened. La storia, come è logico intuire dal titolo, si basa sul personaggio di Sherlock Holmes (e sul suo inseparabile amico ed assistente dottor Watson) e su un caso da risolvere. Il lato avventuroso si sviluppa non appena l'evoluzione dell'inchiesta sposta il fulcro della storia da Londra alla Svizzera, poi in Irlanda ed in Louisiana. Il mistero da risolvere ruoterà intorno a normali criminali, ma coinvolgerà anche inquietanti psicopatici e arriverà a toccare argomenti esoterici come il mito di Cthulhu.
Il gioco è strutturato come una classica avventura punta e clicca 3D in prima persona, ma contrariamente a quanto avviene per molti dei prodotti simili l'avventura della Frogwares è dotata di un sofisticato motore grafico che riproduce ambienti e personaggi con un notevole dettaglio grafico e con una notevole efficienza, tanto che qualsiasi intermezzo narrativo della vicenda è realizzato proprio con tale motore; niente filmati pre-renderizzati, quindi ma solo scene costruite in tempo reale. Le textures che ricoprono gli oggetti sono molto dettagliate e contribuiscono a dare un aspetto molto realistico alle scene, senza sgranare neanche a distanza ravvicinata come nel caso dell'erba, dei mattoni e del selciato.
Gli ambienti in generale sono molto ben realizzati e la ricchezza del dettaglio è davvero notevole: palazzi e strade sono assolutamente credibili, così come gli oggetti di contorno: i carretti a bordo strada, i lampioni, i recinti ed i marciapiedi.
Sbirciando attraverso le finestre delle case è possibile apprezzarne in trasparenza gli interni in 3D reale e non soltanto, come spesso avviene, attraverso una texture applicata sui vetri. Entrando nelle abitazioni si può notare la stessa cura per il dettaglio e, tanto per fare un esempio, è un piacere gustarsi il raffinato arredamento della casa di Sherlock Holmes, piena di oggetti, soprammobili, quadretti e accuratamente rifinita in termini di tappezzeria, maniglie e ornamenti vari (sempre che vi piaccia lo stile vittoriano). Per quanto riguarda la costruzione dei personaggi si possono notare alcuni particolari davvero notevoli come le texture della pelle, l'ombra della barba ed il fatto che ogni individuo presenti una fisionomia caratteristica, con gestualità molto verosimili e diverse per ognuno. Purtroppo alcuni dettagli riguardanti i personaggi risultano un po' approssimati come le unioni dei poligoni che costituiscono gli abiti ed alcune parti del corpo.
Il sistema prevede inoltre alcune scene in terza persona nelle quali il giocatore si troverà in situazioni particolari come remare su una barca in una palude. Il sistema di controllo è molto intuitivo ed immediato e permette di giocare l'intera avventura con il solo utilizzo del mouse.
Certo non stiamo parlando di un gioco d'azione come Tomb Raider (e ci mancherebbe visto che questa è un'avventura), ma gli spunti sono originali e rendono il titolo ancora più interessante. Le luci sono calcolate in tempo reale (così che una lampada, spostata in un certo punto possa ad esempio rivelare una prova nascosta) ed alcuni oggetti sono dotati di vere e proprie caratteristiche fisiche come il peso, così da poter essere usati per risolvere puzzle e situazioni particolari. Tutte queste raffinatezze grafiche si traducono in una grande atmosfera resa molto coinvolgente, oltre che dall'ottimo sistema 3D, dalla scelta dei colori e dalla scenografia. Le sensazioni sono le stesse trasmesse dai racconti di Doyle, fatti di una Londra vittoriana nebbiosa, un po' sonnecchiante, ma al tempo stesso incredibilmente pulsante e piena di storie grottesche e loschi individui. All'eccellente lavoro grafico si accompagna un adeguato comparto audio, assolutamente di prim'ordine. La colonna sonora, eseguita da un'orchestra classica, è assolutamente pertinente all'ambientazione e riesce a sottolineare i vari passi della storia con grande impeto grazie alla dinamica e all'elevata qualità di registrazione. Riuscitissimi anche gli effetti ambientali, sempre vari e quasi mai ripetitivi come nel caso dell'ospedale psichiatrico dove urla e pianti sono davvero inquietanti. Una nota di merito va sicuramente all'ottimo doppiaggio, almeno nella versione inglese testata. I dialoghi sono interpretati con enfasi e grande capacità recitativa e si può apprezzare una perfetta e comprensibilissima pronuncia inglese "old style".
Lo sviluppo della trama è piuttosto articolato e, seppur illustri un caso originale non scritto da Conan Doyle, si ispira chiaramente a molti dei racconti più famosi. Fortunatamente gli sceneggiatori hanno saputo mantenere le atmosfere degli scritti dell'autore e chiunque abbia letto le avventure di Sherlock Holmes si sentirà a proprio agio. Per coloro i quali, invece, si avvicinino a questo personaggio per la prima volta il gioco si rivelerà come un'ottima introduzione in grado di anticipare atmosfere e situazioni tipiche dei gialli di Doyle. Lo sviluppo della storia è credibile e riesce a stimolare l ';interesse del giocatore, passo dopo passo. I classici passaggi di esplorazione, deduzione ed utilizzo degli oggetti sono intervallati da sezioni con rompicapo piuttosto complessi, ma mai frustranti. Altro elemento piuttosto interessante è quello che permette al giocatore di cambiare personaggio e di impersonare sia Sherlock Holmes che il suo inseparabile e fedelissimo amico, il dottor Watson. Anche se nell'immaginario collettivo è Holmes il personaggio principale dei racconti di Doyle non bisogna dimenticare che è Watson che ne divulga le imprese attraverso i suoi appunti e che spesso e volentieri svolge un ruolo determinante nella risoluzione dei casi, se non per il suo acume certamente per il suo coraggio, la sua esperienza come militare e la sua prontezza di riflessi. Il fatto di aver dato molta importanza a questo personaggio solitamente considerato come secondario rende ancora una volta merito ai realizzatori del gioco che hanno voluto tenersi molto fedeli allo spirito delle opere originali.