Sherlock Holmes: Il mastino dei Baskerville Collector's Edition
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Arthur Conan Doyle é senz'altro l'autore di gialli che più di ogni altro abbia influenzato l'immaginario collettivo per ciò che riguarda la figura del detective. Nonostante Doyle abbia scritto moltissimi racconti e romanzi legati allo spiritismo, tanto da diventare egli stesso un convinto sostenitore dei fenomeni paranormali e da spendere moltissimo del suo tempo e delle sue risorse "a caccia di fantasmi", il suo personaggio più famoso é Sherlok Holmes un investigatore privato praticamente infallibile.
In un periodo storico ancora molto lontano dalle sofisticate tecnologie dei polizieschi moderni (infrarossi, test chimici, DNA eccetera), l'autore inglese aveva visto molto lontano e aveva basato tutto lo straordinario talento del suo personaggio su intelligenza, metodo e applicazione scientifica (per quanto limitata alle conoscenze del tempo). Coinvolgimento emotivo, intuito inteso come "sesto senso" e fenomeni paranormali vengono prontamente sminuiti e smentiti nei racconti di Sherlock Holmes, dove solo il raziocinio puro trova spazio, risolutore di ogni sorta di enigma, anche quello apparentemente più diabolico e soprannaturale.
In questo senso, uno dei romanzi più significativi, é senz'altro Il Mastino dei Barskerville. La vede Holme alle prese con la cruenta e misteriosa morte di Charles Baskerville, un nobiluomo del Devonshire. Il medico di famiglia, il dottor Mortimer, chiede l'intervento di Holmes perché sostiene che sulla famiglia Baskerville imperi un'antica maledizione che minaccia il giovane Henry (ultimo erede del casato) e che le morti misteriose e violente che funestano questa stirpe, siano frutto di opere diaboliche.
La premessa fondamentale, riguardo al gioco, é che si tratta di una "libera interpretazione" da parte dei programmatori, che lascia molto spazio a fenomeni decisamente poco razionali come, ad esempio, i viaggi nel tempo. I puristi di Sherlock Holmes, insomma, troveranno una storia piuttosto lontana da quella originale scritta da Doyle.
I presupposti e l'ambientazione sono gli stessi del romanzo, insomma, ma lo sviluppo piega decisamente verso qualcosa di più esoterico. Un difetto? Non proprio. Si tratta di un modo particolare di interpretare Holmes che può dare nuovi spunti e, soprattutto, non annoiare, ma anzi incuriosire chi già conosca la storia e sappia, quindi, quale sia la soluzione del caso.
Lo schema é quello di una tipica avventura punta e clicca, con schermate fisse da esplorare col mouse alla ricerca di oggetti da raccogliere per cercare di utilizzarli in varie circostanze per procedere con l'indagine. Alcuni oggetti forniscono informazioni attinenti alla ricostruzione degli eventi e alla loro comprensione mentre altri possono essere utilizzati con gli elementi presenti nei vari ambienti, attivando particolari meccanismi, scoprendo nuove locazioni da esplorare e permettendo ai protagonisti di svolgere varie operazioni.
Non mancano i classici "puzzle" o, come meglio identificati in italiano, rompicapo. In particolari circostanze, sarà necessario risolvere degli enigmi di logica, sottoforma di meccanismi e ingranaggi vari, per sbloccare alcune fasi di gioco e poter procedere accedendo a una particolare stanza o aprendo un determinato oggetto.
La grafica non si può definire mozzafiato, ma rende molto l'atmosfera cupa e misteriosa della tipica campagna inglese dei primi del ‘900. Sembra tutta disegnata a mano, il che contribuisce a coinvolgere il giocatore. Le animazioni vere e proprie sono pressoché inesistenti, ma non se ne sente la mancanza essendo questo un gioco prettamente dedicato alla riflessione e alla meditazione.
I dialoghi, purtroppo, sono tutti in lingua originale mentre sottotitoli e menu sono tutti in italiano. La pronuncia degli attori é comunque esemplare e può essere d'aiuto a chi voglia tenersi in esercizio con l'inglese più scolastico.
In un periodo storico ancora molto lontano dalle sofisticate tecnologie dei polizieschi moderni (infrarossi, test chimici, DNA eccetera), l'autore inglese aveva visto molto lontano e aveva basato tutto lo straordinario talento del suo personaggio su intelligenza, metodo e applicazione scientifica (per quanto limitata alle conoscenze del tempo). Coinvolgimento emotivo, intuito inteso come "sesto senso" e fenomeni paranormali vengono prontamente sminuiti e smentiti nei racconti di Sherlock Holmes, dove solo il raziocinio puro trova spazio, risolutore di ogni sorta di enigma, anche quello apparentemente più diabolico e soprannaturale.
In questo senso, uno dei romanzi più significativi, é senz'altro Il Mastino dei Barskerville. La vede Holme alle prese con la cruenta e misteriosa morte di Charles Baskerville, un nobiluomo del Devonshire. Il medico di famiglia, il dottor Mortimer, chiede l'intervento di Holmes perché sostiene che sulla famiglia Baskerville imperi un'antica maledizione che minaccia il giovane Henry (ultimo erede del casato) e che le morti misteriose e violente che funestano questa stirpe, siano frutto di opere diaboliche.
La premessa fondamentale, riguardo al gioco, é che si tratta di una "libera interpretazione" da parte dei programmatori, che lascia molto spazio a fenomeni decisamente poco razionali come, ad esempio, i viaggi nel tempo. I puristi di Sherlock Holmes, insomma, troveranno una storia piuttosto lontana da quella originale scritta da Doyle.
I presupposti e l'ambientazione sono gli stessi del romanzo, insomma, ma lo sviluppo piega decisamente verso qualcosa di più esoterico. Un difetto? Non proprio. Si tratta di un modo particolare di interpretare Holmes che può dare nuovi spunti e, soprattutto, non annoiare, ma anzi incuriosire chi già conosca la storia e sappia, quindi, quale sia la soluzione del caso.
Lo schema é quello di una tipica avventura punta e clicca, con schermate fisse da esplorare col mouse alla ricerca di oggetti da raccogliere per cercare di utilizzarli in varie circostanze per procedere con l'indagine. Alcuni oggetti forniscono informazioni attinenti alla ricostruzione degli eventi e alla loro comprensione mentre altri possono essere utilizzati con gli elementi presenti nei vari ambienti, attivando particolari meccanismi, scoprendo nuove locazioni da esplorare e permettendo ai protagonisti di svolgere varie operazioni.
Non mancano i classici "puzzle" o, come meglio identificati in italiano, rompicapo. In particolari circostanze, sarà necessario risolvere degli enigmi di logica, sottoforma di meccanismi e ingranaggi vari, per sbloccare alcune fasi di gioco e poter procedere accedendo a una particolare stanza o aprendo un determinato oggetto.
La grafica non si può definire mozzafiato, ma rende molto l'atmosfera cupa e misteriosa della tipica campagna inglese dei primi del ‘900. Sembra tutta disegnata a mano, il che contribuisce a coinvolgere il giocatore. Le animazioni vere e proprie sono pressoché inesistenti, ma non se ne sente la mancanza essendo questo un gioco prettamente dedicato alla riflessione e alla meditazione.
I dialoghi, purtroppo, sono tutti in lingua originale mentre sottotitoli e menu sono tutti in italiano. La pronuncia degli attori é comunque esemplare e può essere d'aiuto a chi voglia tenersi in esercizio con l'inglese più scolastico.