Shin Megami Tensei: Lucifer's Call

di Tommaso Alisonno
Tokyo, giorni nostri. Un ragazzo dell'ultimo anno delle scuole superiori, il Protagonista della storia (continueremo ad appellarlo in questo modo in quanto non possiede un nome di Default, ma spetterà al giocatore battezzarlo), si reca con due compagni di classe a trovare una giovane ed amichevole professoressa ricoverata in ospedale. Sin dal primo momento, l'aspetto deserto dell'ospedale fa capire che non tutto va per il verso giusto, e le impressioni si trasformano in una realtà da incubo quando si scopre che la professoressa non è affatto malata, ma si trova lì perché la setta di cui fa parte, e di cui occupa una posizione di rilievo, è intenzionata ad annichilire il mondo come lo conosciamo, a loro parere per purgarlo dai suoi peccati. In seguito a questo rituale, detto del Concepimento (o Concezione, come alcuni hanno tradotto il termine "Conception") i demoni del Bene e del Male occuperanno la città di Tokio, l'unica parte del mondo che si salverà trasformandosi nell'interno di una sfera cava, e combatteranno per la supremazia. Al protagonista, trasformato in demone da personaggi misteriosi, non resterà altro che combattere anch'egli per la supremazia: potrebbe essere l'ago della bilancia per un futuro di pace o uno d'inferno.


Lucifer's Call, il cui nome originale è Nocturne, è il primo episodio della serie Shin Megami Tensei che abbia la fortuna di sbarcare sul territorio Europeo: i precedenti capitoli, Persona e Persona II (comunque le trame sono slegate, tranquillizzatevi), usciti per PS1, sono stati infatti distribuiti solo nelle regioni NTSC, mentre niente si sa ancora di una possibile conversione in PAL del successivo Digital Devil Saga (e del Digital Devil Saga 2 in preparazione). Si tratta di un filone di JRPG, ossia i giochi di ruolo di concezione giapponese, che solitamente antepongono la cura di una trama romanzata e la crescita di potere dei personaggi ad una libertà di esplorazione più vasta; nella fattispecie, Lucifer's Call tende a mettere in gioco i concetti di bene e di male, trascinando il giocatore in un'avventura di stampo molto "Fumettoso" (ma sarebbe più corretto dire "Mangoso") ponendolo di tanto in tanto al cospetto di dubbi di carattere etico, come la possibilità di allearsi o meno con determinate creature o di svolgere o meno missioni per determinati personaggi: al termine della vicenda, se e quando il protagonista emergerà vittorioso, saranno le sue azioni a stabilire quale forza trionferà.

Dopo un'introduzione giocata piuttosto lunga, il gioco vero e proprio inizierà con la trasformazione in Demone del protagonista, attraverso l'ingestione di un Magatama, una specie di parassita demoniaco che è in grado di conferire poteri particolari al suo Ospite ogni qualvolta questo si rafforza (leggasi aumenta di livello sconfiggendo nemici). Nel gioco verranno trovati in seguito altri Magatama, ciascuno capace di conferire al Protagonista poteri e bonus differenti. Come già detto, il Protagonista dovrà farsi degli alleati: per farlo dovrà cercare di convincere i mostri che incontrerà in giro per il mondo, soprattutto direttamente sul campo di battaglia, a seguirlo. Questi potranno chiedere ricompense, o fargli delle domande di carattere etico: se soddisfatti lo seguiranno, lo aiuteranno in battaglia e potranno potenziarsi salendo di livello. Talvolta, generalmente al raggiungimento di un determinato livello, i mostri si "Evolveranno" cambiando leggermente fisionomia ed acquisendo nuove abilità, pur senza perdere le vecchie.
Non è questo, però, l'unico modo per ottenere mostri potenti, e per dirla tutta è proprio il più lento e noioso. Difatti, la progressione di livello è decisamente più lenta rispetto a quella del protagonista, e l'evoluzione è piuttosto rara. Insomma: prendere tre o quattro mostro al proprio servizio e utilizzare sempre e solo quelli ci porterà più presto che tardi ad affrontare nemici troppo forti. Come fare pertanto? Beh, è possibile, tramite un apposito altare, "fondere" tra loro i mostri, in modo da ottenerne uno differente: nella stragrande maggioranza dei casi (ma vi sono le eccezioni), fondendo tra loro due mostri al livello di base se ne ottiene uno di livello decisamente più elevato. L'unico problema di questo sistema è che per ottenere un mostro se ne perdono due, e a lungo andare si finisce con l'essere obbligati a tornare "a caccia" di mostri anche solo per fonderli, oppure a Fondere tra loro mostri a cui ci siamo, per così dire, affezionati...

Bene o male, i giocatori di Persona riconosceranno in questo sistema delle analogie coi due precedenti Shin Megami Tensei, e tra l'altro troveranno nel gioco altre analogie, come per esempio il simpatico pupazzo di neve animato dal nome Jack Frost (uno dei più semplici mostri dell'elemento ghiaccio). Perché Lucifer's Call, a differenza degli altri, sbarca allora in Europa? Un motivo potrebbe essere la richiesta degli utenti, a cui le software house dimostrano recentemente di dare maggior ascolto (basti pensare al fenomeno Disgaea dei Nipon Ichi, guarda caso distribuito in America proprio da Atlus), oppure potrebbe trattarsi di una manovra per spianare il terreno e Digital Devil Saga e il suo seguito in preparazione. Ma uno dei motivi che più di tutti motiverebbe questa scelta potrebbe essere la presenza nel gioco di una Special Guest targata Capcom: stiamo parlando di Dante di Devil May Cry, il cacciatore di Demoni che qualcuno (all'inizio non si sa chi) ha sguinzagliato a Tokyo all'inizio della vicenda. Il suo scopo sarà quello di annientare i demoni più potenti, presto o tardi dovrà confrontarsi col Protagonista, e non solo una volta. In seguito, le azioni del giocatore determineranno se lo scontro proseguirà fino alla morte di uno dei due, o se sarà possibile un'alleanza, con conseguente inserimento di Dante nel Party.