Shinobido – Way of the Ninja

Shinobido  Way of the Ninja
Un ninja si risveglia sulla riva di un fiume, e si rende conto con spavento di aver perso la memoria. Attirato da un gatto ad una baracca abbandonata, trova ad attenderlo un messaggio che lo informa di essere Goh "il Corvo" del clan Asuka, e che i suoi ricordi sono stati dispersi sottoforma di gemme luminescenti. Se vuole scoprire qualcosa del suo passato, continua il messaggio, deve rivolgersi al signore di Utakata, lord Ichijo: questo sarà solo il punto di partenza per scoprire che ne é stato del suo Clan e nel contempo per collaborare al destino della regione, prossima ad una guerra. Realizzato dagli stessi sviluppatori della serie "Way of the Samurai", che ha riscosso soprattutto nel secondo episodio un grande successo, questo Way of the Ninja rappresenta il pioniere di una nuova serie denominata Shinobido. Si tratterà fondamentalmente di uno stealth game a missioni: dopo la prima missione di "tutorial", Goh si troverà al proprio nascondiglio e gli verranno volta per volta recapitate delle proposte di missioni speciali inviate dai tre signori feudali che si contendono il controllo di Utakata.

Tra i tetti di Utakata, circondato dai corvi, si erge una sagoma...
Tra i tetti di Utakata, circondato dai corvi, si erge una sagoma...
...è lui, è Goh "il Corvo" del clan Asuka
...è lui, è Goh "il Corvo" del clan Asuka
Goh ha appena accettato una missione, e si prepara a lasciare il covo
Goh ha appena accettato una missione, e si prepara a lasciare il covo

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In base alla difficoltà, alla ricompensa ed alla natura stessa della missione (omicidio, ricognizione, furto, eccetera) il protagonista potrà decidere quale fazione servire, modificando così non solo l'andamento della guerra ma anche la stima che ciascuna fazione proverà nei suoi confronti. Se, per fare un esempio pratico, un signore ottiene dei documenti relativi alla costruzione di una nuova arma ma questi documenti gli vengono sottratti per conto di un altro signore prima che la produzione sia avviata, ovviamente la bilancia degli eventi tenderà verso il secondo, il quale sarà molto riconoscente al ninja che ha operato il furto. Il derubato, invece, potrà esternare il proprio disappunto solo se ci sono stati dei testimoni, ma dopotutto non è propria dei ninja l'arte dell'invisibilità? Di tanto in tanto, tra le missioni disponibile ne comparirà una relativa al rinvenimento di una delle famose "pietre luminose" le quali in realtà sono "frammenti di anima" di Corvo: completare queste missioni costituirà il raggiungimento di un punto chiave nella trama principale, che si svilupperà pertanto parallelamente alla guerra e che, presumibilmente, raggiungerà il suo climax più o meno nello stesso momento. Le missioni, di norma, potranno anche essere fallite senza incorrere nel Game Over: questo comporterà naturalmente una diminuzione della stima da parte del signore che ci ha inviato, oltre che nessuna ricompensa, ma il gioco potrà continuare come se niente fosse; persino fallire nella ricerca di una pietra luminosa porterà semplicemente alla riproposta sotto altra formula. Determinate missioni, invece, fondamentali per la trama (e farcite da filmati) andranno necessariamente superate, pena la fine della partita.

Una volta scelta la missione, dicevamo, Corvo si troverà sul campo: una bussola in alto a destra indicherà la direzione in cui si trova l'obiettivo più vicino (la mappa sarà disponibile solo quando avrete ottenuto l'apposito item), mentre in alto a sinistra farà mostra di se la barra dell'energia. I comandi sono relativamente semplici, e si limitano alla "corsa ninja", al salto (che può anche essere doppio se fatto contro un muro, e che nel movimento furtivo diventa una capriola), all'attacco semplice ed all'attacco mortale, quest'ultimo che ha sempre successo se eseguito contro un avversario ignaro ma che difficilmente va a segno se il nemico è conscio della nostra presenza; questo stesso tasto è anche utilizzato per raccogliere e lanciare oggetti dal terreno, mentre altri appositi tasti permetteranno di attivare gli oggetti presenti nell'inventario. Infine, estremamente importanti saranno il tasto del movimento furtivo (accucciato o rasente le pareti), indispensabile per prendere di sorpresa i nemici, e quello per "puntare uno specifico avversario", utile durante gli scontri a viso aperto o nelle situazioni di mischia furibonda.
Per quanto con la giusta pratica sia possibile affrontare anche numerosi nemici contemporaneamente, è sempre buona norma cercare di isolarli il più possibile ed avere sempre pronto un piano di fuga. Nella parte alta dello schermo compariranno delle icone rettangolari con disegnato un occhio, ciascuna delle quali identificherà un avversario relativamente vicino, diciamo abbastanza perché voi possiate vederlo (ma lui ancora non vedrà voi). Il colore dell'icona indicherà lo stato di allerta del nemico: grigio è ignaro della vostra presenza, blu si è accorto che qualcosa non va (magari ha sentito i vostri passi), arancione vi sta cercando (vi ha visto o ha trovato un cadavere), rosso vi vede e vi attacca, oltre ad urlare per chiamare i compagni.

Eccolo in-game fra i tetti di Utakata
Eccolo in-game fra i tetti di Utakata
Ad ognuno degli "occhietti" in alto corrisponde un nemico relativamente vicino  abbastanza da poter udire il rumore di un combattimento
Ad ognuno degli "occhietti" in alto corrisponde un nemico relativamente vicino abbastanza da poter udire il rumore di un combattimento
Con una cassa in spalla, attraversiamo una strada in cui abbiamo già mietuto diverse vittime
Con una cassa in spalla, attraversiamo una strada in cui abbiamo già mietuto diverse vittime

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Graficamente questo primo Shinobido non è eccezionale, ma non sfigura neppure. La prima cosa che salta subito all'occhio è la vastità degli ambienti, con alcune mappe decisamente grosse e nonostante ciò piuttosto dettagliate nello studio delle disposizioni delle strutture. I modelli dei personaggi hanno diversi livelli di dettaglio, come spesso avviene, con all'apice il protagonista ed altri personaggi-chiave ed in fondo i soldati comuni, i quali comunque sono piuttosto curati nei dettagli se non nel numero dei poligoni: tra le altre cose è sempre possibile stabilire quando un soldato è armato solo di Katana o dispone anche di arco o fucile. Ad ogni modo, il motore gestisce senza nessuna difficoltà anche molteplici modelli contemporaneamente su schermo, ed idealmente tutti quelli presenti nella mappa nei loro movimenti in tempo reale, il ché non è cosa da poco. Il fogging è piuttosto limitato, e viene adoperato solo all'effettiva presenza di nebbia sulla mappa. Il bad clipping è un difetto a cui la PS2 ci ha purtroppo abituati, ma per quanto possa talvolta capitare di vedere cose sgradevoli (come braccia che attraversano mantelli e sciarpe), questo non comporta mai la possibilità che la parte attiva di un modello ne compenetri un'altra.

Niente da ridire, invece, per quanto concerne il sonoro: la colonna sonora riesce con successo a ricreare l'atmosfera feudale giapponese, con temi basati su strumenti a fiato e a corda molto gradevoli, e oltretutto che passano efficacemente al silenzio quando i nemici sono "in caccia" e a ritmi selvaggi durante gli scontri veri e propri. Gli effetti sonori sono gradevoli, e svolgono alla perfezione il loro compito di "warning": non è possibile finire tra le braccia di un ninja Taraba senza sentirne prima il passo meccanico, o avvicinarsi troppo ad un gruppo di soldati senza che questi si scambino qualche battuta o anche solamente sbadiglino. Tutto il gioco è doppiato tanto in Inglese quanto, per la gioia dei puristi, in Giapponese, ed in entrambi i casi il lavoro svolto è ottimo; sottotitoli in Italiano per concludere.
La giocabilità è immediata, grazie soprattutto ad un sistema di controllo flessibile e completo, che ha forse l'unica pecca nel fatto che la parata si attivi automaticamente e solo contro gli attacchi provenienti dal fronte, difetto che però è bilanciato dal fatto che, di base, le situazioni di mischia caotiche andrebbero evitate e che nel duello uno contro uno si spera sempre di avere l'avversario di fronte. Un difetto piuttosto fastidioso è che talvolta le inquadrature perdono per così dire di vista il protagonista, ad esempio quando si combatte dirimpetto ad un muro, con conseguenza disastrose durante lo scontro: in questi casi, però, solitamente è sufficiente cercare di saltar via per riacquistare il pieno controllo della situazione. Le missioni possibili sono numerose, dall'assassinio singolo alla distruzione totale di un gruppo di soldati, al furto di oggetti custoditi o trasportati, all'assalto di carri blindati, ed ancora il rapimento di fanciulle o viceversa il loro salvataggio o la scorta; e, naturalmente, verso la fine della trama ci verrà anche chiesto di liquidare i signori avversari, cosa che potremmo anche fare di nostra iniziativa qualora un'altra missione si svolgesse presso il loro nascondiglio.

Proprio a voler criticare una cosa, c'è da dire che a lungo andare le varie mappe, per quanto numerose, rischiano di diventare anche troppo familiari, tanto che si arriva ad immaginare la posizione di un buon numero di soldati con una precisione di circa l'80%. A compensazione di ciò, gli sviluppatori hanno inserito nel gioco persino un editor semplice e flessibile con cui realizzare in casa le proprie missioni, magari per poi passarle ad un amico. Lo stesso editor sarà utilizzato anche durante il gioco vero e proprio per realizzare le difese del nascondiglio di Corvo: scordatevi di poter lasciare il giardino così come lo trovate perché ben presto difenderlo dalle aggressioni dei selvaggi diverrebbe un'esperienza da incubo. Altra osservazione riguarda la disposizione delle truppe in determinate mappe e missioni, realizzata a volte in modo che sia praticamente impossibile superarle senza far scattare l'allarme: in realtà, però, si tratta solo di acquisire la sufficiente esperienza del gioco perché, tra shuriken, rampini e diversivi vari la soluzione furtiva è in realtà sempre possibile.
La longevità si attesta su livelli alti non tanto per la durata del gioco in sé e per sé, dato che affrontando le missioni delle pietre luminose non appena diverranno disponibili si arriva allo scontro finale in si e no una decina di ore, quanto piuttosto sull'elevata rigiocabilità, e non potevamo aspettarci di meno dagli autori di Way of the Samurai II. È infatti possibile concludere il gioco in tre modi diversi, favorendo in ciascuno uno dei tre signori feudali, più un quarto modo "speciale" di cui sarebbe spoiler parlare oltre. I livelli di difficoltà presenti originariamente sono tre, ma a questi se ne aggiungono altri due ottenendo particolari risultati; inoltre, iniziando il gioco dopo averlo terminato, sarà possibile mantenere tutti gli oggetti, i power-up e insomma tutte le features sbloccate ed accumulate in precedenza. In sostanza, un gioco da apprezzare nella sua interezza e da rigiocare con passione: dedicato agli estimatori di stealth game e agli appassionati di Giappone feudale.

L'uccisione silenziosa alle spalle è di gran lunga la più frequente
L'uccisione silenziosa alle spalle è di gran lunga la più frequente
Un tentativo di uccisione frontale: l'essere stati scoperti complica non poco le cose
Un tentativo di uccisione frontale: l'essere stati scoperti complica non poco le cose
Talvolta saremo chiamati a difendere la nostra casa: a tal uopo, sarà possibile modificare il proprio giardino con l'editor
Talvolta saremo chiamati a difendere la nostra casa: a tal uopo, sarà possibile modificare il proprio giardino con l'editor
Shinobido – Way of the Ninja
7

Voto

Redazione

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Shinobido – Way of the Ninja

Questo primo Shinobido è uno stealth game decisamente curato dal punto di vista strategico, visto che per ottenere i migliori risultati è necessaria la giusta esperienza e una buona conoscenza delle mappe, alcune delle queli piuttost vaste. Tecnicamente forse non è niente di spettacolare, ma compie egregiamente il suo lavoro, e soprattutto nel parco audio ha alcune delle sue doti migliori, La trama è trascinante sia nel contesto della guerra sia nelle vicende riguardanti il protagonista e il sistema di controllo, a parte qualche leggerezza nella gestione delle telecamere, si è dimostrato efficiente in tutte le situazioni di gioco. Ottimo anche l'editor di missioni, ed anche se forse la vicenda si può portare a termine in una decina di ore il gioco nasce per essere rigiocato più volte. Per estimatori ed appassionati.