Sid Meier's Civilization: Beyond Earth
“Spazio, ultima frontiera. Eccovi i viaggi della nave spaziale Civilization. La sua missione é quella di esplorare strani e nuovi mondi, alla ricerca di altre forme di vita e civiltà, fino ad arrivare là dove nessun uomo é mai giunto prima..”
Ci siamo permessi di citare il famoso universo fantascientifico di Star Trek non solo per una dedica, più che meritata, ad un classico senza tempo ma perché il nuovo gioco di casa Firaxis, preso in esame quest'oggi, proietta la nostra avventura direttamente nello spazio profondo, ponendoci al comando di un'astronave costruita allo scopo di farci salvare le ultime menti brillanti dell'umanità, ormai in fuga da una terra condannata alla distruzione.
Riuscirà “Civilization: Beyond Earth” a darci un assaggio dell'ignoto? Vediamolo insieme.
Dopo aver preso parte a campagne millenarie per il predominio della Terra, oggi abbiamo la possibilità di lasciarci alle spalle il terzo pianeta del sistema solare per volare nello spazio, alla ricerca di un nuovo pianeta da poter essere chiamato “casa”. L'elemento che più ci ha colpito, una volta avviata la prima partita, é stata proprio l'ambientazione, visto che questa volta lo scenario della nostra avventura strategica a turni si sposta direttamente in un contesto particolarmente prosperoso, che permette agli sviluppatori di “spaziare” nelle più diverse tematiche, così da realizzare scenari, ed elementi di gioco, affascinanti e piacevoli da scoprire.
La trama di questo videogioco é molto simile a quella di un prodotto precedente, realizzato da casa Firaxis Games ed edito nel 1999, e titolato Alpha Centauri, che aveva portato un apprezzabile successo grazie ad un idea interessante, ispirata da molti romanzi di fantascienza. Potremmo quasi dire che il suddetto rappresenta, per data di nascita, il “predecessore simbolico” di questo nuovo Civilization.
Infatti con Beyond Earth siamo un'altra volta alle prese con una Terra vicina alla disfacimento, per colpa di un evento catastrofico chiamato “Il Grande Sbaglio”, che costringe l'umanità a fabbricare astronavi super tecnologiche per viaggiare nello spazio moltissimi anni, al fine di trovare un pianeta ideale per fondare nuove colonie e ricominciare da zero.
Prendendo spunto da questa linea di pensiero, i ragazzi di Firaxis hanno cambiato molti rudimenti tecnici che compongono il titolo, rinnovandoli allo scopo di presentare la giocabilità, del medesimo, molto più snella ed intuitiva, adatta quindi ad avvicinare anche i novizi che non hanno mai avuto a che fare con il brand Civilization.
Durante la creazione di una partita in singolo, abbiamo avuto la possibilità di selezionare non solo la costituzione dello scenario ed il popolo da interpretare, come in ogni altro titolo precedente, ma anche altre piccole features degne di nota che rendono ancora più dinamico il nostro approccio con il gioco. infatti possibile scegliere quale tipo di bonus extra ottenere dall'inizio della partita, oppure definire se partire con un unità militare di ausilio, piuttosto che un lavoratore, o magari decidere di essere attratti più dallo sviluppo scientifico piuttosto che implementare le risorse energetiche del nostro insediamento.
Stranamente, come non si vedeva nei titoli precedenti, la nostra astronave sarà la prima ad atterrare nel pianeta alieno e, solo dopo una ventina di turni, potremo avvistare in sequenza l'atterraggio di altre popolazioni pronte ad accaparrarsi più terreno possibile, in un gioco pericoloso che vedrà (come di consueto) un delicato scambio di opinioni ed approvvigionamenti in pieno stile Civilization.
vimager2, 3, 4
Un'altra realtà che ha subito un cambiamento radicale é quella dell'avanzamento tecnologico della vostra popolazione. In questa occasione, esso viene presentato con un interfaccia ad albero totalmente nuova, che vi richiederà però una manciata di partite prima di farci l'abitudine e capirne a fondo le dinamiche, soprattutto perché ogni strada intrapresa può portare ad una diversa evoluzione del gioco. Questo perché, tra le tante altre novità, alcune scelte influenzano direttamente la vostra permanenza in un pianeta potenzialmente “inospitale” e ricco di una fauna aliena, pronta a darvi parecchie gatte da pelare qualora il vostro approccio sia più invasivo che armonico.
Ci sono infatti tre cammini percorribili: Armonia, Purezza e Sovranità. Queste tre correnti di pensiero, simili alle vecchie scelte culturali che potevate intraprendere nel vecchio Civilization V, cambieranno nettamente le vostre partite, influenzando i rapporti diplomatici con le altre nazioni che decideranno di popolare questo pianeta, come pure la caratterizzazione di alcune unità che potranno essere customizzate secondo la corrente scelta. stato particolarmente interessante volgere la nostra attenzione verso un cammino Armonico, poiché durante la partita ci ha permesso di non essere disturbati dalle popolazioni aliene presenti (insettoidi, simili agli zerg) e ci ha permesso di conquistare alcuni dei loro nidi per produrre unità specifiche al nostro comando.
Anche le condizioni di vittoria hanno subito un leggero mutamento, visto che adesso sono fruibili, da un menù apposito, delle missioni che vi permetteranno di capire come cercare di vincere la partita e come guadagnare qualche punto extra in termini di risorse. Un piccolo consiglio che ci sentiamo di darvi é di avere pazienza, visto che anche il livello di difficoltà più basso non vi renderà la vita coloniale particolarmente semplice.
Beyond Earth é un titolo pressoché uguale al suo predecessore, non cambiando praticamente nulla di significativo a livello grafico e/o sonoro ma aggiunge semplicemente nuovi fondali di gioco ed alcune unità diverse da quelle con cui avete avuto a che fare fino ad ora. Cambiando l'ambientazione, ovviamente, verso un universo futuristico dedicato allo spazio, tutto il relativo comparto di unità e costruzioni é stato adattato per l'occasione, con modelli precisi e gradevoli da osservare.
Ci siamo permessi di citare il famoso universo fantascientifico di Star Trek non solo per una dedica, più che meritata, ad un classico senza tempo ma perché il nuovo gioco di casa Firaxis, preso in esame quest'oggi, proietta la nostra avventura direttamente nello spazio profondo, ponendoci al comando di un'astronave costruita allo scopo di farci salvare le ultime menti brillanti dell'umanità, ormai in fuga da una terra condannata alla distruzione.
Riuscirà “Civilization: Beyond Earth” a darci un assaggio dell'ignoto? Vediamolo insieme.
Dove nessuno é mai arrivato prima..
Dopo aver preso parte a campagne millenarie per il predominio della Terra, oggi abbiamo la possibilità di lasciarci alle spalle il terzo pianeta del sistema solare per volare nello spazio, alla ricerca di un nuovo pianeta da poter essere chiamato “casa”. L'elemento che più ci ha colpito, una volta avviata la prima partita, é stata proprio l'ambientazione, visto che questa volta lo scenario della nostra avventura strategica a turni si sposta direttamente in un contesto particolarmente prosperoso, che permette agli sviluppatori di “spaziare” nelle più diverse tematiche, così da realizzare scenari, ed elementi di gioco, affascinanti e piacevoli da scoprire.
La trama di questo videogioco é molto simile a quella di un prodotto precedente, realizzato da casa Firaxis Games ed edito nel 1999, e titolato Alpha Centauri, che aveva portato un apprezzabile successo grazie ad un idea interessante, ispirata da molti romanzi di fantascienza. Potremmo quasi dire che il suddetto rappresenta, per data di nascita, il “predecessore simbolico” di questo nuovo Civilization.
Infatti con Beyond Earth siamo un'altra volta alle prese con una Terra vicina alla disfacimento, per colpa di un evento catastrofico chiamato “Il Grande Sbaglio”, che costringe l'umanità a fabbricare astronavi super tecnologiche per viaggiare nello spazio moltissimi anni, al fine di trovare un pianeta ideale per fondare nuove colonie e ricominciare da zero.
Prendendo spunto da questa linea di pensiero, i ragazzi di Firaxis hanno cambiato molti rudimenti tecnici che compongono il titolo, rinnovandoli allo scopo di presentare la giocabilità, del medesimo, molto più snella ed intuitiva, adatta quindi ad avvicinare anche i novizi che non hanno mai avuto a che fare con il brand Civilization.
Le strumentazioni si aggiornano
Durante la creazione di una partita in singolo, abbiamo avuto la possibilità di selezionare non solo la costituzione dello scenario ed il popolo da interpretare, come in ogni altro titolo precedente, ma anche altre piccole features degne di nota che rendono ancora più dinamico il nostro approccio con il gioco. infatti possibile scegliere quale tipo di bonus extra ottenere dall'inizio della partita, oppure definire se partire con un unità militare di ausilio, piuttosto che un lavoratore, o magari decidere di essere attratti più dallo sviluppo scientifico piuttosto che implementare le risorse energetiche del nostro insediamento.
Stranamente, come non si vedeva nei titoli precedenti, la nostra astronave sarà la prima ad atterrare nel pianeta alieno e, solo dopo una ventina di turni, potremo avvistare in sequenza l'atterraggio di altre popolazioni pronte ad accaparrarsi più terreno possibile, in un gioco pericoloso che vedrà (come di consueto) un delicato scambio di opinioni ed approvvigionamenti in pieno stile Civilization.
vimager2, 3, 4
Un'altra realtà che ha subito un cambiamento radicale é quella dell'avanzamento tecnologico della vostra popolazione. In questa occasione, esso viene presentato con un interfaccia ad albero totalmente nuova, che vi richiederà però una manciata di partite prima di farci l'abitudine e capirne a fondo le dinamiche, soprattutto perché ogni strada intrapresa può portare ad una diversa evoluzione del gioco. Questo perché, tra le tante altre novità, alcune scelte influenzano direttamente la vostra permanenza in un pianeta potenzialmente “inospitale” e ricco di una fauna aliena, pronta a darvi parecchie gatte da pelare qualora il vostro approccio sia più invasivo che armonico.
Ci sono infatti tre cammini percorribili: Armonia, Purezza e Sovranità. Queste tre correnti di pensiero, simili alle vecchie scelte culturali che potevate intraprendere nel vecchio Civilization V, cambieranno nettamente le vostre partite, influenzando i rapporti diplomatici con le altre nazioni che decideranno di popolare questo pianeta, come pure la caratterizzazione di alcune unità che potranno essere customizzate secondo la corrente scelta. stato particolarmente interessante volgere la nostra attenzione verso un cammino Armonico, poiché durante la partita ci ha permesso di non essere disturbati dalle popolazioni aliene presenti (insettoidi, simili agli zerg) e ci ha permesso di conquistare alcuni dei loro nidi per produrre unità specifiche al nostro comando.
Anche le condizioni di vittoria hanno subito un leggero mutamento, visto che adesso sono fruibili, da un menù apposito, delle missioni che vi permetteranno di capire come cercare di vincere la partita e come guadagnare qualche punto extra in termini di risorse. Un piccolo consiglio che ci sentiamo di darvi é di avere pazienza, visto che anche il livello di difficoltà più basso non vi renderà la vita coloniale particolarmente semplice.
E sul comparto tecnico invece?
Beyond Earth é un titolo pressoché uguale al suo predecessore, non cambiando praticamente nulla di significativo a livello grafico e/o sonoro ma aggiunge semplicemente nuovi fondali di gioco ed alcune unità diverse da quelle con cui avete avuto a che fare fino ad ora. Cambiando l'ambientazione, ovviamente, verso un universo futuristico dedicato allo spazio, tutto il relativo comparto di unità e costruzioni é stato adattato per l'occasione, con modelli precisi e gradevoli da osservare.
Sid Meier's Civilization: Beyond Earth
9
Voto
Redazione
Sid Meier's Civilization: Beyond Earth
Civilization: Beyond Earth é un titolo estremamente accattivante e complesso. Sicuramente ha bisogno di essere visto con calma per poterlo giudicare nella sua complessità, ma siamo sicuri che sarà ben accetto dai puristi del genere, nonché dai novizi che vorrebbero avvicinarsi ad un titolo strategico a turni.