Sid Meier's Civilization III

di Redazione Gamesurf
Il computer gestirà con grande abilità il suo impero e per poter reggere i suoi ritmi evolutivi ci si dovrà impegnare parecchio. Sicuramente ai livelli più alti il computer bara ancora un po', ma non in maniera eclatante. Resta comunque un fatto: se ad esempio si giocava a livello King senza alcun problema a Civilization II, in questo nuovo episodio quello stesso livello di difficoltà risulterà parecchio più impegnativo

Tornando al commercio, questo metodo é sicuramente più comodo e permette di tenere sotto controllo le proprie relazioni commerciali e anche di iniziare embarghi verso altre nazioni. Purtroppo il concetto di rete commerciale esteso a livello di scambi commerciali non rende appieno l'idea dell'importanza che i rapporti commerciali possono avere tra due stati. Già anni fa nel primo Master of Orion se si iniziavano relazioni commerciali con un altro impero galattico, queste miglioravano con il passare del tempo, portando più soldi a tutti e facendo migliorare i rapporti diplomatici. Qui invece ci si limita a scambiare risorse con altre risorse o con un po' di oro ogni turno e ci si poteva aspettare qualcosa di più. Tutte le attività di spionaggio sono effettuate tramite apposite schermate senza l'ausilio di unità particolari: ogni azione costerà un po' di soldi, a nostro avviso decisamente troppi, fatto sta che nelle partite che abbiamo fatto non abbiamo mai rubato tecnologie o svolto qualunque altra azione di spionaggio
GUERRA E UNITA' MILITARI
Grandi novità anche in questo campo. Avremo unità speciali uniche per ogni civiltà, che le userà al posto di quella standard consentita alle altre. Ad esempio, i Romani avranno le legioni al posto dei semplici swordsman, gli americani gli F15 al posto dei semplici caccia. Le unità speciali hanno tipicamente un punto in più in una delle tre caratteristiche che le distinguono (attacco, difesa, movimento) e si riveleranno decisamente utili. Va da sé che i romani saranno favoriti all'inizio e gli americani verso la fine, ma così é la storia