Sid Meier’s Pirates!
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Siamo nel diciassettesimo secolo: una famiglia attende festosa l'arrivo della flotta che le porterà cospicue ricchezze, molte delle quali necessarie per sanare un vecchio debito col terribile Marchese di Montalban. I festeggiamenti sono però interrotti quando lo stesso Marchese irrompe nella casa portando la notizia che la flotta è affondata: l'intera famiglia è ora sua schiava. Solo un ragazzino di otto anni, approfittando della sua statura, riesce a fuggire, quel ragazzino che dieci anni dopo si imbarca per il nuovo mondo in cerca di fama, fortuna e vendetta: inutile dire che quel ragazzino siete voi!
Il primo Pirates! fu un vecchio gioco per C64 realizzato dallo stesso Sid Meier, ovvero colui che ha reso noto il nome Civilization. Nel 2005 un nuovo Pirates!, anch'esso firmato Sid Meier, fece la sua comparsa prima su PC e poi su Xbox. Oggi, a due anni di distanza, quello specifico gioco è convertito per la piattaforma portatile di casa Sony. Come già dicemmo allora, non è possibile far rientrare questo gioco in una specifica categoria, a meno di non accettare come buona quella di "gioco sui pirati", il ché non è affatto una banalizzazione: tali e tante sono infatti le occupazioni svolte da questi assai romanzati furfanti del mare.
Ecco pertanto che, dopo una breve introduzione nella quale saremo chiamati a scegliere il nome del nostro eroe, la sua abilità primaria (duello alla spada, corteggiamento, medicina, eccetera) nonché la difficoltà iniziale del gioco, ci ritroveremo al comando di una nave nel bel mezzo del mar dei Caraibi. Come gestire la nostra fortuna sarà da allora affar nostro: potremo assumere le insegne di una delle quattro nazioni o pirateggiare senza un padrone, potremo vivere da mercanti acquistando a poco e rivendendo a molto oppure abbordare i galeoni e smerciare i beni rubati, potremo corteggiare le figlie dei governatori o saccheggiare le città dopo averle assalite. Per ciascuna di queste attività, salvo le più basilari, il titolo ci porrà al cospetto di mini-giochi: questi andranno da quelli più calmi e riflessivi, come l'assedio terrestre delle cittadine, a quelli più frenetici in cui sarà vitale la coordinazione occhio-mano, primi fra tutti i duelli e i balli. Le vicende personali del protagonista faranno da sfondo a tutte le avventure sottoforma di specifiche quest che ci verranno richieste prima di fornirci la mappa della fortezza segreta del Marchese di Montalban.
Tecnicamente parlando, Pirates! si avvale di una grafica che fa della pulizia e dell'efficienza il suo punto forte, e nonostante ciò riesce a proporre dei modelli 3D piuttosto ben dettagliati, e texturizzati gradevolmente. Lo stile grafico strizza forse un po' l'occhio alla saga caraibica della Lucas (Monkey Island), ma le similitudini si limitano alle tinte pastello ed al taglio "da cartone animato" che si dà al tutto. Gli unici elementi grafici forse troppo semplificati sono quelli relativi agli assalti terresti, con truppe molto abbozzate e terreni eccessivamente quadrettati; la caccia al tesoro, che sfrutta più o meno le stesse risorse, soffre degli stessi problemi. La colonna sonora è composta principalmente da motivetti allegri o incalzanti, adatti alle varie situazioni di gioco, e lascia spazio al "silenzio della navigazione" durante le lunghe traversate. I doppiaggi sono limitati a brevi battute di una o due parole, più per circostanza che per altro, cosa che rende i dialoghi una sorta di "film muto" piuttosto divertente. L'intero gioco è ben tradotto in Italiano.
La giocabilità è abbastanza immediata: certo, avrete bisogno di un attimino di "ambientamento" quando affronterete un minigioco per la prima volta, ma i comandi sono relativamente semplici e si ricordano con tranquillità; addirittura, dalla prima versione (quella per PC) qualche cosa è anche andata semplificandosi, a causa della ridotta disponibilità di tasti (per esempio, nella danza i comandi sono passati da sei a quattro). La difficoltà è ben calibrata, in quanto è anche possibile aumentarla "on the road" ogni volta che vi fermate per spartire il bottino (la percentuale che vi spetterà dipenderà proprio dalla difficoltà): aumentandola è possibile registrare innanzitutto una riduzione degli "aiuti", e in seguito un sensibile miglioramento dell'IA. Raggiungendo progressivamente il vostro "limite di sopportazione" dovreste arrivare allo scontro con Montalban (ammesso che lo stiate cercando) in massimo una decina di ore di gioco, ma questo non porrà necessariamente fine alla partita: potrete infatti continuare a pirateggiare fintanto che la salute del vostro personaggio reggerà allo scorrere degli anni, cosa che comunque non avverrà molte ore dopo. Oltre alla possibilità di iniziare nuovamente la partita (magari schierati con un'altra nazione), la longevità è garantita da una piccola opzione MultiPlayer che permette di sfidare gli amici nel minigioco della battaglia navale, eventualmente con l'aggiunta di qualche BOT pilotato dall'IA.
Sostanzialmente, nonostante qualche variazione, Pirates! ha conservato intatto il suo charme e la sua spigliata e variegata giocabilità, e ugualmente ha conservato come unico vero difetto il fatto che alla lunga possa risultare un po' schematico e ripetitivo, sebbene l'incremento di difficoltà metta bene una pezza. Se siete appassionati dell'ideale salariano dei pirati non potete farvelo sfuggire assolutamente; in alternativa potreste comunque trovare in lui un gioco scanzonato ed indubbiamente divertente.
Il primo Pirates! fu un vecchio gioco per C64 realizzato dallo stesso Sid Meier, ovvero colui che ha reso noto il nome Civilization. Nel 2005 un nuovo Pirates!, anch'esso firmato Sid Meier, fece la sua comparsa prima su PC e poi su Xbox. Oggi, a due anni di distanza, quello specifico gioco è convertito per la piattaforma portatile di casa Sony. Come già dicemmo allora, non è possibile far rientrare questo gioco in una specifica categoria, a meno di non accettare come buona quella di "gioco sui pirati", il ché non è affatto una banalizzazione: tali e tante sono infatti le occupazioni svolte da questi assai romanzati furfanti del mare.
Ecco pertanto che, dopo una breve introduzione nella quale saremo chiamati a scegliere il nome del nostro eroe, la sua abilità primaria (duello alla spada, corteggiamento, medicina, eccetera) nonché la difficoltà iniziale del gioco, ci ritroveremo al comando di una nave nel bel mezzo del mar dei Caraibi. Come gestire la nostra fortuna sarà da allora affar nostro: potremo assumere le insegne di una delle quattro nazioni o pirateggiare senza un padrone, potremo vivere da mercanti acquistando a poco e rivendendo a molto oppure abbordare i galeoni e smerciare i beni rubati, potremo corteggiare le figlie dei governatori o saccheggiare le città dopo averle assalite. Per ciascuna di queste attività, salvo le più basilari, il titolo ci porrà al cospetto di mini-giochi: questi andranno da quelli più calmi e riflessivi, come l'assedio terrestre delle cittadine, a quelli più frenetici in cui sarà vitale la coordinazione occhio-mano, primi fra tutti i duelli e i balli. Le vicende personali del protagonista faranno da sfondo a tutte le avventure sottoforma di specifiche quest che ci verranno richieste prima di fornirci la mappa della fortezza segreta del Marchese di Montalban.
Tecnicamente parlando, Pirates! si avvale di una grafica che fa della pulizia e dell'efficienza il suo punto forte, e nonostante ciò riesce a proporre dei modelli 3D piuttosto ben dettagliati, e texturizzati gradevolmente. Lo stile grafico strizza forse un po' l'occhio alla saga caraibica della Lucas (Monkey Island), ma le similitudini si limitano alle tinte pastello ed al taglio "da cartone animato" che si dà al tutto. Gli unici elementi grafici forse troppo semplificati sono quelli relativi agli assalti terresti, con truppe molto abbozzate e terreni eccessivamente quadrettati; la caccia al tesoro, che sfrutta più o meno le stesse risorse, soffre degli stessi problemi. La colonna sonora è composta principalmente da motivetti allegri o incalzanti, adatti alle varie situazioni di gioco, e lascia spazio al "silenzio della navigazione" durante le lunghe traversate. I doppiaggi sono limitati a brevi battute di una o due parole, più per circostanza che per altro, cosa che rende i dialoghi una sorta di "film muto" piuttosto divertente. L'intero gioco è ben tradotto in Italiano.
La giocabilità è abbastanza immediata: certo, avrete bisogno di un attimino di "ambientamento" quando affronterete un minigioco per la prima volta, ma i comandi sono relativamente semplici e si ricordano con tranquillità; addirittura, dalla prima versione (quella per PC) qualche cosa è anche andata semplificandosi, a causa della ridotta disponibilità di tasti (per esempio, nella danza i comandi sono passati da sei a quattro). La difficoltà è ben calibrata, in quanto è anche possibile aumentarla "on the road" ogni volta che vi fermate per spartire il bottino (la percentuale che vi spetterà dipenderà proprio dalla difficoltà): aumentandola è possibile registrare innanzitutto una riduzione degli "aiuti", e in seguito un sensibile miglioramento dell'IA. Raggiungendo progressivamente il vostro "limite di sopportazione" dovreste arrivare allo scontro con Montalban (ammesso che lo stiate cercando) in massimo una decina di ore di gioco, ma questo non porrà necessariamente fine alla partita: potrete infatti continuare a pirateggiare fintanto che la salute del vostro personaggio reggerà allo scorrere degli anni, cosa che comunque non avverrà molte ore dopo. Oltre alla possibilità di iniziare nuovamente la partita (magari schierati con un'altra nazione), la longevità è garantita da una piccola opzione MultiPlayer che permette di sfidare gli amici nel minigioco della battaglia navale, eventualmente con l'aggiunta di qualche BOT pilotato dall'IA.
Sostanzialmente, nonostante qualche variazione, Pirates! ha conservato intatto il suo charme e la sua spigliata e variegata giocabilità, e ugualmente ha conservato come unico vero difetto il fatto che alla lunga possa risultare un po' schematico e ripetitivo, sebbene l'incremento di difficoltà metta bene una pezza. Se siete appassionati dell'ideale salariano dei pirati non potete farvelo sfuggire assolutamente; in alternativa potreste comunque trovare in lui un gioco scanzonato ed indubbiamente divertente.