Silent Hill 2: Restless Dreams

di Luca 'Lord Axl' Gambino
Non si tratta certo di eletti, bensì di dannati che in questo luogo di indicibili orrori arrivano per espiare, o altrimenti affrontare direttamente, le ragioni che li hanno spinti a rendersi protagonisti di gesti al di fuori di ogni razionalità. Chiusa la parentesi, ritroviamo il nostro James ai confini della misteriosa cittadina intento a ponderare sulle vere ragioni che lo hanno portato a Silent Hill, visto che egli stesso si rende conto che una lettera di Mary non può avere alcuna spiegazione nell'ordine delle cose terrene. In realtà, e qui non sveliamo nulla in quanto ciò non viene spiegato nel gioco, James é chiamato a Silent Hill da uno dei tanti spiriti dell'aldilà che controllano questo luogo misterioso e che hanno portato tra le sue nebbie diversi altri personaggi. Queste persone diventeranno il cast di comprimari che a mano a mano incontreremo e insieme vanno a comporre, con le loro personali storie di sofferenza, privazione e paura, il grottesco affresco della trama narrata nel gioco Konami. Angela, una donna all'apparente ricerca della madre, Laura, una bambina dispettosa che appare/scompare sulla strada del protagonista, Eddie, un impacciato ragazzotto che dietro alla sua apparenza inoffensiva nasconde una spiccata inclinazione alla violenza. Ma il comprimario più importante é di certo Maria, una donna dall'aspetto identico alla moglie di James che ci seguirà per buona parte dell'avventura, complicando ulteriormente le nostre possibilità di venire a capo della situazione

TRA SONNI AGITATI E FALSE PROMESSE
Purtroppo, la peculiare natura di Silent Hill 2: Restless Dreams fa sì che gran parte del suo impatto sul giocatore sia legato alla sorpresa ed é per questo che non andremo oltre nell'illustrare i particolari del gioco rischiando di rovinare l'effetto finale a chi decidesse di acquistarlo. Abbandoniamo quindi l'aspetto narrativo per passare a quello squisitamente pratico: come già nel predecessore, Silent Hill 2 prende la forma di un gioco d'avventura in terza persona basato sull'esplorazione di ambienti e risoluzione enigmi, con in un più l'aggiunta di combattimenti. L'aspetto interessante del titolo Konami risiede nella possibilità data al giocatore di "definire" l'importanza di ogni aspetto regolando all'inizio dell'avventura il grado di difficoltà dei puzzle e dei combattimenti. Per esempio, scegliendo il massimo per gli enigmi e il minimo per i combattimenti, potremo esplorare tranquillamente la città di Silent Hill senza incorrere negli scontri con i vari mostri, dedicandoci esclusivamente alla narrazione come nel più classico degli adventure. Ovviamente, il bilanciamento migliore deve includere, almeno a parere di chi scrive, una buona componente cerebrale insieme alla parte più arcade, per quanto tale aspetto risulti molto meno curato a causa di una certa macchinosità dei controlli