Silent Hunter III
di
Fabio Trifoni
All' inizio infatti è facile incappare con problemi al lancio o al ricarico dei siluri, dovuto alla scarsità di risorse tecnologiche o di personale che dispone il nostro sommergibile, lacune che verranno poi colmate con nuovi strumenti o con equipaggio più competente man mano che avanzeremo nel tempo e che si porteranno a termine le varie missioni. Di contro, il tempo passa anche per i nostri nemici ed anche loro, come noi, avranno modo di potenziare i loro dispositivi di attacco e rilevazione dandoci filo da torcere nel prosieguo della campagna. La gestione dell'equipaggio è un altro nodo fondamentale in SH3. Gli ufficiali presenti, infatti, risponderanno anch' essi agli ordini in maniera "dinamica", il morale e le conseguenti prestazioni, quindi, varieranno in base alle scelte prese in battaglia.
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Le varie interazioni con l' equipaggio e i risultati ottenuti nelle missioni determineranno anche la stima generale per il nostro ego virtuale, con conseguenti offerte di nuovo personale da unire al vostro. Insomma, l' atmosfera ricreata dai ragazzi della Ubisoft è curata nei minimi dettagli, e visto il tipo di prodotto esaminato, risulta decisiva in termini di longevità e gameplay. Riuscire ad affondare una nave nemica darà un senso di appagamento e soddisfazione mai sentito prima in nessun altra simulazione. Anche perché Silent Hunter III raggiunge l' apice con il comparto grafico. Oltre ad animazioni 3D del nostro sottomarino curate nei minimi particolari per meglio ricreare la situazione di quello che succede in cabina di comando durante l' evento bellico, la ciliegina sulla torta è per le animazioni esterne all' U-boot. Non accadrà mai di vedere incrociatori e corazzate nemiche affondare allo stesso modo ma si potranno ammirare esplosioni sempre diverse magari con fumate che, a volte, copriranno la nostra visuale al periscopio con la conseguente modifica alla nostra tattica di attacco (ricordiamo che la riserva di munizioni è limitata alla capacità di carico del nostro sottomarino!). Inoltre, SH3, ci propone una animazione di specchi d' acqua mai vista, con onde che si infrangono verosimilmente sulle chiglie delle navi o mentre esplodono verso l' alto per lo schianto di un aereo abbattuto o per un siluro che ha colpito il bersaglio con una cura di particolari da lasciare a bocca aperta, un realismo , sotto questo aspetto, senza precedenti.
Ma, volendo essere pignoli, il gioco non è esente da difetti. Sarebbe stata gradita una localizzazione completa del prodotto in italiano e non solo relegata al manuale d' istruzioni, inoltre il comparto audio, se, pur offrendo un ottima atmosfera di gioco, fosse stato più vario non avrebbe di certo guastato (le comunicazioni radio sono sempre le stesse). Sono comunque difetti a cui ci si può passar sopra anche perché bastano poche battute di gioco per poter entrare subito nel vivo dell' azione... pardon della simulazione. Se poi uniamo, alla pressoché infinita campagna dinamica, un editor per le varie missioni ed un multiplayer in modalità sia competitiva (scontro diretto) che cooperativa (più U-boot contro un convoglio) avremo una longevità talmente alta che ci lascerà incollati al monitor per molte ore. Assolutamente da avere.
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Le varie interazioni con l' equipaggio e i risultati ottenuti nelle missioni determineranno anche la stima generale per il nostro ego virtuale, con conseguenti offerte di nuovo personale da unire al vostro. Insomma, l' atmosfera ricreata dai ragazzi della Ubisoft è curata nei minimi dettagli, e visto il tipo di prodotto esaminato, risulta decisiva in termini di longevità e gameplay. Riuscire ad affondare una nave nemica darà un senso di appagamento e soddisfazione mai sentito prima in nessun altra simulazione. Anche perché Silent Hunter III raggiunge l' apice con il comparto grafico. Oltre ad animazioni 3D del nostro sottomarino curate nei minimi particolari per meglio ricreare la situazione di quello che succede in cabina di comando durante l' evento bellico, la ciliegina sulla torta è per le animazioni esterne all' U-boot. Non accadrà mai di vedere incrociatori e corazzate nemiche affondare allo stesso modo ma si potranno ammirare esplosioni sempre diverse magari con fumate che, a volte, copriranno la nostra visuale al periscopio con la conseguente modifica alla nostra tattica di attacco (ricordiamo che la riserva di munizioni è limitata alla capacità di carico del nostro sottomarino!). Inoltre, SH3, ci propone una animazione di specchi d' acqua mai vista, con onde che si infrangono verosimilmente sulle chiglie delle navi o mentre esplodono verso l' alto per lo schianto di un aereo abbattuto o per un siluro che ha colpito il bersaglio con una cura di particolari da lasciare a bocca aperta, un realismo , sotto questo aspetto, senza precedenti.
Ma, volendo essere pignoli, il gioco non è esente da difetti. Sarebbe stata gradita una localizzazione completa del prodotto in italiano e non solo relegata al manuale d' istruzioni, inoltre il comparto audio, se, pur offrendo un ottima atmosfera di gioco, fosse stato più vario non avrebbe di certo guastato (le comunicazioni radio sono sempre le stesse). Sono comunque difetti a cui ci si può passar sopra anche perché bastano poche battute di gioco per poter entrare subito nel vivo dell' azione... pardon della simulazione. Se poi uniamo, alla pressoché infinita campagna dinamica, un editor per le varie missioni ed un multiplayer in modalità sia competitiva (scontro diretto) che cooperativa (più U-boot contro un convoglio) avremo una longevità talmente alta che ci lascerà incollati al monitor per molte ore. Assolutamente da avere.
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Silent Hunter III
8.5
Voto
Redazione
Silent Hunter III
Temuto dalle forze alleate e comandato con abilità e strategia dai capitani tedeschi nella Seconda Guerra Mondiale, il sottomarino diventò una delle armi più letali naziste durante tutto l' arco del conflitto. La Ubisoft decide di trasportare in formato videoludico la drammatica realtà dell' epoca con una simulazione curata nei minimi particolari. Effetti grafici di incredibile spessore un gameplay di primo livello ed una longevità particolarmente alta, ne esce fuori un prodotto incredibilmente accattivante che incollerà per molte ore al monitor appassionati e non. Non può mancare alla nostra collezione