Silpheed: The Lost Planet
di
OPERAZIONE "ASPIRINA"
Come già scritto, il viaggio per debellare l'antipatico virus alieno é suddiviso in otto differenti stage, tutti legati tra loro da una trama che viene narrata tramite brevi ma simpatici filmati in computer grafica e da lunghi stralci di racconto scritto, letti ad alta voce da un entusiasta narratore. Il tipo di scenari da affrontare in Silpheed: The Lost Planet é piuttosto vario e spazia da furiose scorribande negli affollati spazi siderali a tristi ricognizioni sulla devastata superficie del pianeta, oramai invasa da orribili forme di vita aliena. Sebbene la visuale del gioco sia basilarmente a volo d'uccello (con scrolling verticale), di tanto in tanto appositi giochi di telecamera variano l'impostazione dello schermo, portandolo magari in soggettiva o spostando la visuale nei modi più bizzarri, sebbene questi giochi di regia concorrano a rendere alcune parti dell'azione un po' caotiche e servano spesso a sottolineare alcuni particolari passaggi. Durante il "tranquillo" scorrere dei livelli si viene avvertiti dell'arrivo di un nemico particolarmente grosso e cattivo (di solito in concomitanza con la metà e la fine del livello, come prassi), che richiederà di norma un allucinante quantitativo di colpi prima di cedere il passo: il design di tali "boss" non é particolarmente innovativo o geniale e ancora una volta ci ritroveremo a bucherellare granchi giganti e serpentoni meccanici. Talvolta nel bel mezzo di un livello si viene anche raggiunti da navicelle d'appoggio, che provvederanno a ricaricare gli scudi della Silpheed e permetteranno di modificare le armi installate sulla stessa. L'interazione con i fondali nei vari livelli é parecchio ridotta e si limita a qualche pericolo di collisione con elementi dello sfondo (magari animati). Da sottolineare l'estrema brevità dei livelli di gioco, tra le più rimarchevoli mai incontrare in sparatutto di questo genere: alcune zone possono essere attraversate in tempi che viaggiano sull'arco di un paio di minuti. Considerando che tutto Silpheed: The Lost Planet é composto da soli otto "stage" si può capire bene come la longevità non sia uno dei piatti forti del gioco
Come già scritto, il viaggio per debellare l'antipatico virus alieno é suddiviso in otto differenti stage, tutti legati tra loro da una trama che viene narrata tramite brevi ma simpatici filmati in computer grafica e da lunghi stralci di racconto scritto, letti ad alta voce da un entusiasta narratore. Il tipo di scenari da affrontare in Silpheed: The Lost Planet é piuttosto vario e spazia da furiose scorribande negli affollati spazi siderali a tristi ricognizioni sulla devastata superficie del pianeta, oramai invasa da orribili forme di vita aliena. Sebbene la visuale del gioco sia basilarmente a volo d'uccello (con scrolling verticale), di tanto in tanto appositi giochi di telecamera variano l'impostazione dello schermo, portandolo magari in soggettiva o spostando la visuale nei modi più bizzarri, sebbene questi giochi di regia concorrano a rendere alcune parti dell'azione un po' caotiche e servano spesso a sottolineare alcuni particolari passaggi. Durante il "tranquillo" scorrere dei livelli si viene avvertiti dell'arrivo di un nemico particolarmente grosso e cattivo (di solito in concomitanza con la metà e la fine del livello, come prassi), che richiederà di norma un allucinante quantitativo di colpi prima di cedere il passo: il design di tali "boss" non é particolarmente innovativo o geniale e ancora una volta ci ritroveremo a bucherellare granchi giganti e serpentoni meccanici. Talvolta nel bel mezzo di un livello si viene anche raggiunti da navicelle d'appoggio, che provvederanno a ricaricare gli scudi della Silpheed e permetteranno di modificare le armi installate sulla stessa. L'interazione con i fondali nei vari livelli é parecchio ridotta e si limita a qualche pericolo di collisione con elementi dello sfondo (magari animati). Da sottolineare l'estrema brevità dei livelli di gioco, tra le più rimarchevoli mai incontrare in sparatutto di questo genere: alcune zone possono essere attraversate in tempi che viaggiano sull'arco di un paio di minuti. Considerando che tutto Silpheed: The Lost Planet é composto da soli otto "stage" si può capire bene come la longevità non sia uno dei piatti forti del gioco