Singles 2: Triple Trouble

Singles 2 Triple Trouble
di
SIMULARE SENTIMENTI O ARCHITETTARE FLIRT?
Sull'onda spumeggiante e ruggente della simulazione che intende distendersi su ogni centimetro quadrato di vita umana ecco proporsi Singles 2: Triple Trouble Triplo Inganno (S2TT), titolo il cui forte accento maschilista-machista è ben più dell'eco marina di una raffinata conchiglia. E' un richiamo del sesso (più o meno) forte che grida sullo schermo videoludico la sua grinta testosteronica ed esibisce le proprie doti nell'approccio al (più o meno) gentil sesso. E' una lettura tipicamente "tardo-italiana"? E' meglio correggere così: il machismo del "conquistador" rappresenta solo la prima metà della chiave di lettura di S2TT. La seconda non è meno affascinante, perché coinvolge l'intricata trama gestionale che sta dietro ad ogni rapporto sociale caratterizzato dal movente sentimentale. La lezione impartita da S2TT è dunque la seguente: l'ondata muscolar-erotica rischia di diventare un'onda anomala che vanifica una meticolosa strategia di vita quotidiana, oppure può infrangersi miseramente su un secco due di picche calato senza indugi dalla sensuale mano della velina dell'appartamento di fronte. Gli ingredienti del filtro magico dell'amore? Le frecce di Cupido? Placate i vostri mal sopiti istinti primordiali, raffreddate la vostra brama di libidine perché S2TT non è un gioco a sfondo marcatamente erotico. Anzitutto perché i sentimenti non sono un gioco. E poi perché intrecciare, coordinare e sviluppare relazioni, possibilmente in modo proficuo, non è un "gioco da ragazzi". Richiede l'iniziazione e l'addestramento alla subdola arte della seduzione, ma allo stesso tempo impone un esercizio della ferrea logica razionale tanto assidua quanto è la frequentazione di una palestra per un sedicenne alle prime armi. Cuore e ragione insieme? Chi tira più forte? Giocate con S2TT e lo scoprirete. Anche dopo una buca solenne, o una notte infuocata.


SOLO GIOCO?
Due sentieri si offrono dinnanzi all'aspirante amante sentimentale: preso per mano in un pedagogico story-mode che conduce, "mossa dopo mossa", ad imparare il manuale del perfetto seduttore, portando a termine incursioni sessuali con la vittima predestinata. Il fast-food dei rapporti sociali usa-e-getta imita qui grossolanamente i più moderni metodi di contraccezione: rapidi, funzionali, affidabili e biodegradabili, socialmente e naturalmente. Se invece l'appetito del giocatore lo invoglia ad una più accurata e oculata gestione della propria vita videoludica, sulla quale poi cercare variopinte relazioni, allora ecco il secondo sentiero. S2TT permette infatti di tuffarsi direttamente nell'oceano della simulazione per affrontare l'ebbrezza della vita sociale a trecentosessanta gradi, libero di provarci con chi vuole e come vuole. Ma qui siamo ancora sul pianeta Marte, cioè sul lato maschilista della sfera sociale. Dobbiamo teletrasportarci sul più affabile pianete di Venere, patria delle tenerezze, delle dolcezze, delle carezze che, se erogati secondo dosaggi opportuni, possono sortire effetti più soddisfacenti di un approccio brutalmente diretto. Eppure entrambi gli estremi, qui calcati con tinte ovviamente spinte, sono a disposizione da subito al giocatore.

INTERFACCIA INVITANTE
Per pilotare il groviglio di rapporti sociali in cui il giovane amante videoludico viene avviluppato è necessario mettergli a disposizione un'interfaccia di gioco adeguata. In un prodotto ad impianto simulativo, seppur concentrato su uno specifico versante, l'architettura resta quella tradizionale, senza stravolgimenti che ne mutilino le funzioni o innovazioni che invece le espandano. La qualità che più risalta è l'ergonomia delle icone e la loro resa grafica: la prima disegna uno schema generale ordinato e immediatamente comprensibile; la seconda aggiunge un tocco di piacevolezza grafica a barre di stato e indicatori altrimenti poco simpatici ai neofiti del genere. Tre sono i grandi settori su cui si distribuisce l'interfaccia di S2TT. Partendo da sinistra, i comandi basilari per la velocità del gioco, i salvataggi e la quantità di denaro, vitale quanto la salute, che invece occupa la porzione centrale ed è suddivisa in differenti scale che variano da un livello minimo (situazione allarmante) ad uno massimo (situazione ottimale). Gli indicatori non includono solo grandezze fisiologiche (sonno, fame) ma anche psicologiche (felicità) e sociali (lavoro, amicizie).


GRAFICA PROCACE
Su una questione di pura estetica come è la visualizzazione grafica, dove l'occhio è l'organo in cui pulsa viva l'emozione, un titolo del calibro di S2TT non delude proprio nel punto più strategico: la visuale d'insieme. Dettagliata nelle forme, abbondante di oggettistica, vivacemente cromatica: tocchi di eleganza che spargono intenso profumo sulla grafica di S2TT. Profumo però fa rima con fumo, e il fumo di S2TT potrebbe essere scambiato per una cortina fumogena che nasconde o maschera abilmente una cura grafica a volte lacunosa, a volte apparentemente grezza nel dettaglio delle textures. Ma il fascino visivo di S2TT promana da una fonte diversa, dallo stile con cui i modelli umani sembrano fuoriuscire dallo schermo per acquisire una plasticità e una fisionomia quasi realistici. La stessa possibilità di personalizzare i protagonisti adottando una moda nell'abbigliamento, negli accessori e nella cura del corpo, permette al giocatore di interpenetrarsi più profondamente (!) con il suo alter-ego digitale. Tutto succo prelibato che si riversa nel calice della giocabilità. Grafica veramente "on fashion", alla moda, allineata sul trend del trentenne che ricorda, con qualche nostalgia e qualche dispiacere, l'ammuffito modello wasp (white anglosaxon protestant) del tanto citato yuppismo americano. Ma qui il salto generazionale è stato compiuto e la fauna sociale che popola la terra di S2TT è decisamente più all'avanguardia, libera da condizionamenti politici e morali, ed impegnata in una salubre ricerca di guadagno per campare.

IL PIACERE DELL'UDITO
Ad una sartoria grafica così abilmente (anche troppo) eseguita, corrisponde un comparto audio che non sempre risponde con tono vivace alle situazioni più piccanti, preferendo adagiarsi su stili preconfezionati. Con precisa scansione, quasi da metronomo, S2TT parla alle orecchie con melodie da sottofondo, da ore piccole, ma anche da motivetto da fischiettare allegro e soprattutto spensierato. Le voci dei protagonisti assomigliano più a vocine da fumetti visibili anche graficamente nel caratteristico baloon che non a voci riprodotte in senso"umano". Ma restano comunque gradevoli all'udito, purché l'aspettativa non sia quella del realismo.

CONCLUSIONE PROVVISORIA
Niente realismo? Un simulatore irrealistico? Allora si tratta di una finzione più che di una simulazione. I conti non tornano, vero? Proprio così. Alla fine della giornata sentimental-simulata, ecco qui il nodo che blocca lo scorrere della corda, l'empasse che interrompe il culmine dell'eros videoludico, ed è lì, lì che sta per..puff! La corsa dell'eccitazione trova un implacabile abs, che rischia di far svanire l'incanto. Chiedere un puro realismo sarebbe eccessivo. Forse un approccio meno adolescenziale-travestito-da-maturità potrebbe essere la chiave del successo per il terzo episodio di Singles. Ma si sa: la purezza è la peggior amica della carne.

Singles 2: Triple Trouble
7

Voto

Redazione

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Singles 2: Triple Trouble

Titolo dalla sensazione ibrida, questo Singles 2: Triple Trouble, perché organizza un appuntamento tra un'avveduta strategia nel programmare e condurre una vita sociale densa di relazioni per accoppiarla con la disinibita brama di rapporti sentimentali finalizzati esplicitamente al rapporto sessuale. Un caso di "blind date" finito male? Un incrocio che soltanto la fantasia videoludica poteva concepire? Oppure un intrigante incontro di razionalità e passione? Mentre le mani del giocatore sciolgono il sottile nodo che tiene legati questi due "corpi" in provocante "reggiseno" videoludico, gli occhi sono allietati da modelli e ambienti ispirati ad uno stile davvero "glamour" e "trendy", colorati e ricchi, senza raggiungere però il top. Anzi, spesso scendendo volutamente verso le zone inferiori.

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