Singstar

di Luca 'Lord Axl' Gambino

All'interno di un panorama videoludico che sembra traboccare di cloni-spazzatura e di una ripetitività che spesso ha qualcosa di disarmante, Sony tenta, per la seconda volta, di farci giocare e interagire con la nostra console in un modo totalmente differente da quanto visto finora. Dopo averci regalato i nostri "quindici minuti di celebrità" con Eye Toy e fatto dimenare le anche con "Eye Toy Groove", tutti peraltro con ottimi riscontri commerciali, alla Sony si sono messi in testa di farci intraprendere una fulgida carriera di cantante solista. E' questa la prerogativa principale di SingStar che, oltre al DVD con il gioco vero e proprio, include due microfoni collegabili alla porta USB della PS2 con i quali dare prova delle nostre doti canore. Attraverso le modalità di gioco previste dai programmatori Sony (lo stesso team responsabile dello sviluppo di Eye Toy), SingStar vi permetterà di mettervi direttamente a confronto con alcune delle più famose e attuali celebrità dell'attuale firmamento canoro. Ma come si gioca con SingStar? Niente di più facile. Basterà semplicemente scegliere la canzone con la quale confrontarsi e cantare. Seguendo il testo che apparirà a video e soprattutto facendo ben attenzione a rispettare la metrica della canzone, saremo chiamati a riprodurre quanto più fedelmente possibile il brano prescelto.

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Saranno star del calibro di George Michael, Dido, Avril Lavigne e il sempreverde Elvis Presley a formare l'ossatura artistica di Singstar che, con un ventaglio di quasi trenta brani, adrà sicuramente a ricoprire la maggior parte dei gusti canori degli utenti. Non abbiano paura i non anglofoni, perché ad affiancare queste star straniere ci saranno anche ottimi interpreti nostrani quali Daniele Silvestri, Subsonica ("Nuova Ossessione" è sicuramente uno dei brani più trascinanti tra quelli proposti nell'intero gioco) e Alexia. Insomma, ce n'è sicuramente per tutti i gusti, con un occhio di riguardo al divertimento più puro con alcuni brani sopra le righe quali "Take on Me" degli A-ha e un pezzo che rasenta il growl più puro per gentile concessione dei grandi Motorhead.

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Il perno centrale dell'intero gioco è rappresentato dalla modalità carriera che, così come suggerito dal nome, vi metterà nei panni di un giovane cantante in erba che, girovagando per i vari locali di una città virtuale, metterà alla prova le proprie doti canore nella speranza di suscitare l'interesse dei vari scopritori di talenti, sempre alla caccia di nuove star da lanciare nel firmamento musicale. Attraverso le varie prove e i punteggi ottenuti (ogni nota "presa" vi darà un certo punteggio), vedrete la vostra fama crescere, con successivo interessamento delle major che vi chiameranno per produrre demo e provini vari che saranno solo il primo passo per la vostra scalata al successo. Ovviamente, prima di mettervi alla prova con la modalità carriera, di gran lunga la più impegnativa del gioco, avrete la possibilità di affinare la vostra abilità con le modalità di prova, dove stecche e stonature varie non saranno tenuta in altissima considerazione.

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Ovviamente, ad affiancare la modalità carriera, ci saranno anche modalità tipiche dei party-games, con possibilità di potersi confrontare con un avversario umano impegnato sullo stesso brano in un "battle mode" che diventerà sicuramente il polo d'attrazione delle vostre cene tra amici o riunioni di redazione (su cui, ovviamente, stendiamo un velo pietoso). I tre crescenti livelli di difficoltà garantiranno, poi, una continua rincorsa da parte del giocatore a migliorare le proprie performance anche in presenza di un sistema che ai livelli più impegnativi è poco incline a passare sopra anche i minimi errori. Al contrario, lascia piuttosto perplessi l'eccessiva permissività del livello di difficoltà più basso, in cui sarà sufficiente biascicare la canzone per ottenere giudizi più che positivi. Ad aiutarvi a migliorare le vostre prestazioni, arriva la possibilità di registrare le proprie performance, salvandole su memory card, in modo da poterle comodamente riascoltare per "limare" le sezioni in cui la vostra esecuzione non ha brillato. Prima di chiudere, non rimane che segnalare la compatibilità di singstar con la cam di Eye Toy, dandovi quindi la possibilità di potervi guardare durante l'esecuzione dei brani. Come dite? Non c'è limite al peggio?

C'è poco da dire. Sony rappresenta un esempio a cui gli altri (Microsoft? Nintendo? Ci siete?), dovrebbero quantomeno allinearsi. Prodotti come Singstar o EyeToy non solo completano la lineup, ma sono anche capaci di far scoprire le doti più "aggregative" della console, aprendo di fatto i piacere videoludici ad un pubblico più ampio (e infatti non è un caso che Sony abbia già preparato un bundle per Singstar). Onore al merito, quindi, al gigante nipponico, capace ancora una volta di centrare il segno con un prodotto fuori dagli schemi. Qualche dubbio, forse, può ricadere sulla scelta dei brani, alcuni oggettivamente difficili da cantare e forse troppo sbilanciata a favore del pubblico femminile, ma non è difficile pensare che anche questa sia una mossa ben studiata da parte del marketing Sony. Rimane l'amaro in bocca per la mancata compatibilità con una qualsiasi modalità online. Potersi scambiare le performance, verificare i punteggi degli altri giocatori o scaricare nuovi brani avrebbe garantito uno sviluppo più omogeneo e compatto della community. Sarà l'online mode il perno centrale del già annunciato SingStar 2 in uscita il prossimo Natale? Staremo a vedere.