Singstar Rocks!

Singstar Rocks
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Di nuovo sugli schermi i videoclips con supporto karaoke che costituiscono il cuore della serie Singstar. Il fatto che la serie abbia raggiunto una cadenza piuttosto regolare con diverse uscite annue fa molto piacere a chi già possiede il supporto microfonato, ed è sintomo del fatto che il prodotto è valido ed è stato apprezzato dalla comunità videoludica.
Anche le categorie musicali stanno mano a mano venendo coperte dalle varie espansioni. Mentre le prime hanno pensato principalmente ad aggiungere nuove modalità di gioco, per quel che concerne il multyplayer, quelle che si sono aggiunte in seguito hanno provveduto a soddisfare un po' tutte le tipologie di gusti degli ascoltatori: gli anni '80 erano stati visitati, la musica pop abbondava un po' in ogni espansione, e anche le ugole dedicate esclusivamente al panorama italiano sono state soddisfatte con l'uscita di Top.it. Mancava solo un po' di buon sano rock, e la Sony questa volta non si fa sfuggire nulla.


Questa sera sul palco per voi...
A breve dall'uscita di Guitar Hero, ecco che giunge quest'espansione di Singstar sul rock'n'roll a fargli compagnia, quasi fosse possibile fare interagire i due supporti (chissà...magari in un imprecisato prossimo futuro...). A differenza però del brand dedicato alla chitarra questo nuovo Singstar offre un rock un po' meno pesante, a tratti commerciale a seconda dei pezzi.
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Ma questa volta non c'è da rammaricarsene, per due motivi principali. Prima di tutto perché le nuove leve proposte dalla tracklist sono state scelte con buon gusto, e tra i nomi fa piacere scorgere quelli dei The Killers, dei Kings Of Leon, i Bloc Party, i Jet...e tanti altri ancora. E tutti presenti con i rispettivi successi e non con canzoni secondarie o b-sides. Per chi apprezza questo genere c'è davvero di che rallegrarsi, anche per quel che riguarda brani meno recenti come ad esempio quello delle Hole, la mitica Song 2 dei Blur, I Nirvana con "Come As You Are", gli Offspring con la famosa "Self-Esteem" (e allora giù tutti a cantare a squarcia gola "Naaa-naaa-na-na-na-na-naaaa....") fino ad arrivare alla ormai onnipresente "Smoke On The Water" dei Deep Purple o a "Paint It, Black" dei Rolling Stones.
Insomma, per quanto riguarda la lista brani, che in fondo è la caratteristica principale su cui si concentra l'interesse dei potenziali acquirenti, c'è davvero di che rimanere contenti. Se vogliamo, qualche passo falso (o che non ha molto a che fare con il genere) può essere quello di inserire Gwen Stefani o gli Undertones: la prima perché ci sarebbe da obiettare che non sa molto di rock, ma si può intuire che la scelta sia stata fatta anche per soddisfare la classica corrente mainstream, ed i secondi perché non molto conosciuti sul nostro territorio come potevano esserlo altri brani.
Va notato invece come, per la prima volta, non ci sia la minima localizzazione: nessun brano nella nostra lingua. Del resto si sa, il paese è ben più famoso per la canzone popolare che non per il pullulare di appassionati di rock. Peccato perché pare che altre versioni in altri paesi europei vedano una massiccia presenza di gruppi indigeni a rappresentare la voce rock della tal nazione.
Chi non mastica altro che la nostra lingua farebbe meglio quindi a pensarci bene ed osservare l'eventuale conoscenza dei brani presenti, anche perché potrà sembrare il contrario, ma il rock è un genere tutt'altro che facile da cantare.

Con il rock le cose si fanno più "dure"
Ecco, per quanto la tracklist ci abbia entusiasmato, dobbiamo ammettere che la sfruttabilità canora è leggermente inferiore. Le tonalità richieste, i timbri vocali, sono i più disparati e la vostra voce farà fatica ogni volta ad adattarsi. Un episodio quindi che richiederà molta più pratica, ed una conoscenza ottimale sia dei testi che delle sfumature dello spartito. Si perché anche la velocità fa la sua parte, quindi il fiato andrà sviluppato più per star dietro a quello che viene cantato piuttosto che non nel mantenimento delle note lunghe.
Era comunque immaginabile: il pop è sicuramente il genere più immediato e che meglio si presta al karaoke, ma il rock, per contro, saprà ripagare con maggiori soddisfazioni quando si riuscirà a domare anche la strofa più dura.
Per quanto concerne i contenuti di contorno c'è tutto quello che era presente nei vecchi capitoli, quindi tutte le barie modalità multyplayer, i medley e i videoclip originali delle canzoni, anche se dobbiamo di nuovo segnalare che si tratta delle versioni edulcorate o censurate che dir si voglia. Ovviamente questo riguarda solo alcuni dei video (ad esempio quello dei Cardigans, dove la scena finale dell'incidente è quella cambiata senza lei che vola via dalla macchina, oppure quello dei Queens Of the Stone Age, dove i riferimenti pseudo-erotici sono molto minori...maledetta generazione mtv!!) mentre la maggior parte rispetta invece la versione originale.
Naturalmente manca una modalità single-player che aumenti la longevità del titolo, come era la carriera solista, ma quella, dopo la scomparsa avvenuta già nella prima espansione, temo che possiamo scordarcela definitivamente!


Comunque questo Singstar alla fine dei conti ci ha colpito positivamente. E' pur sempre questione di gusti, ma la tracklist (che trovate nell'apposito box) è massiccia, difficile spulciando i nomi trovare più di qualche singolo stonato. Se quindi vi piace il genere musicale e avete una buona stima delle vostre capacità (o volete semplicemente un buon karaoke sul quale sfogarvi gracchiando liberamente su Song 2) vi consigliamo apertamente questa espansione, sicuramente quella con la tracklist più appagante.
Singstar Rocks!
7.5

Voto

Redazione

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Singstar Rocks!

Giudicare ogni nuova espansione di Singstar è piuttosto difficile in termini oggettivi. In fondo l'interfaccia è sempre quella, così come il gameplay. A cambiare è solo la lista di brani in scaletta e la qualità, al di fuori del successo riscosso (che è un parametro non per forza affidabile) va giudicata soggettivamente. A noi la scelta è parsa molto interessante, anche perché approfondisce un genere finora bistrattato negli episodi precedenti. Mancano alternative italiane, quindi un minimo di "localizzazione", ma se ciò doveva andare a scapito di alcune canzoni presenti, allora preferiamo lasciare le cose come stanno. Se sentite di avere un'ugola pronta ad affrontare il rock procuratevi quest'espansione, ma fate attenzione perché questa volta la sfida è davvero più "dolorosa".

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