Sinking Island

di Tommaso Alisonno
Isola di Sagorah: il miliardario Walter Jones, proprietario dell'albergo-grattacelo unica costruzione dell'isola, viene trovato morto dal suo fedele avvocato e braccio destro, apparentemente precipitato da una rupe con la sua sedia a rotelle. A far luce sull'evento viene mandato un ispettore di polizia di talento, Jack Norm, mentre all'isola si avvicina un uragano tropicale di preoccupante entità. Ben presto, l'investigatore scoprirà che la morte di Walter Jones non è stata incidentale, ma che si tratta di omicidio: fortunatamente, sull'isola sono presenti solo dieci persone che possano essere sospettate, ma sfortunatamente l'arrivo dell'uragano limita non di poco il tempo a sua disposizione. Ora tocca a voi: nei panni di Jack Norm avete tre giorni per investigare sui luoghi e gli abitanti dell'isola in cerca del o dei colpevoli.


Dalla matita e dalla fantasia artistica di Benoit Sokal, autore tra l'altro di quell'intramontabile capolavoro che risponde al nome di Syberia, ecco giungere una nuova avventura grafica, questa volta dal taglio estremamente poliziesco. Facciamo pertanto conoscenza con Jack Norm (non ci sarà da stupirsi infatti se in futuro dovessimo sentire ancora parlare di lui), una sorta di giovane e moderno ispettore Colombo che dovrete guidare tra le spiagge di Sagorah e fra le sontuose camere del Jones Hotel, cercando prove ed indizi, interrogando ripetutamente i sospettati e soprattutto mettendo volta per volta in relazione il materiale reperito, fino alla soluzione del caso. Un elemento interessante che distingue sin dall'inizio Sinking Island dalla massa delle avventure grafiche è l'elemento "tempo": potrete infatti affrontare il gioco in modalità classica oppure con dei limiti di tempo entro cui raggiungere determinati obiettivi. Per fare un esempio, alle 16:00 del primo giorno il cadavere di Walter Jones sarà portato via per l'autopsia: in modalità "classica" semplicemente le 16:00 "non arriveranno" finché non avrete svolto tutte le indagini necessarie sul corpo, mentre in modalità "a tempo" l'arrivo di quel fatidico orario comporterà la sparizione di eventuali prove residue, decretando così il fallimento dell'indagine (e il conseguente game over).

Il sistema di controllo si avvale ancora una volta della premiata ditta punta&clicca, con il puntatore del mouse che cambierà di forma a seconda dell'oggetto o del personaggio selezionato. Il tasto sinistro impartirà i comandi (doppio click per far correre Jack), mentre il destro permetterà di accedere all'inventario degli oggetti utili raccolti, i quali saranno necessari per compiere alcune azioni ma raramente costituiranno prova. Man mano che raccoglierete prove, indizi e dichiarazioni, dicevamo, avrete necessità di metterle in correlazione tra loro: per aiutarvi in questo lavoro avrete con voi un pratico PPA (Personal Police Assistant, naturalmente...), ossia un'interfaccia grafica dove, in base alle domande che Jack si porrà sul caso, potrete raggruppare delle prove e metterle in relazione tra loro. L'indagine sarà divisa in "tasselli", come un vero e proprio Puzzle: a ciascun tassello corrisponderà una domanda, ed un'apposita barra di progresso si riempirà man mano che accumulate le prove necessarie per formulare la risposta corretta (fermo restando che starà a voi riconoscere le prove necessarie tra il mucchio che reperirete).


Una particolare funzione del PPA potrà addirittura confrontare direttamente tra loro due elementi, come ad esempio la foto di una scarpa e un'impronta sulla sabbia, o la più classica delle impronte digitali. Inoltre, il PPA terrà conto di tutte le ipotesi a carico e a discolpa dei vari sospettati, nonché la loro posizione in tempo reale giacché tenderanno a muoversi parecchio all'interno del seppur limitato spazio disponibile. In modalità "a tempo", come già detto, avrete i minuti contati per giungere alle conclusioni di ogni singolo tassello, mentre in modalità "classica" potrete affrontare più tasselli contemporaneamente e lo svolgimento della vicenda seguirà i vostri progressi.
Tecnicamente, Sinking Island propone ambienti semplicemente spettacolari, come d'altronde è lecito aspettarsi conoscendo Sokal e il suo irraggiungibile stile dalle tinte a tratti volutamente decadenti niente di meglio per realizzare un enigmatico grattacielo in mezzo ad un'isola in tempesta. I fondali sono interamente bidimensionali, ad inquadratura fissa (niente scrolling) ed impreziositi da numerose meravigliose animazioni, che vanno dai lampi tra le nuvole, visibili anche dalle finestre, alle palme squassate dal forte vento fino allo sgocciolare di un tubo in sala macchine. È un vero peccato che i modelli 3D dei personaggi non siano assolutamente al medesimo livello: se si fa eccezione per il protagonista, gli altri risultano per la maggior parte poco più che abbozzati con modelli semplici in cui sono stati aggiunti dei tratti distintivi addirittura troppo marcati, quasi grotteschi, ed anche le animazioni sono spesso innaturali.

Un divario non indifferente, pertanto, tra lo stile innegabile di Sokal e la realizzazione curata da altri membri del team. Il comparto audio si avvale di incessanti e completi suoni d'ambiente, ovviamente associabili ai già citati eventi atmosferici e non, ma manca per il resto di una vera e propria colonna sonora. I dialoghi sono interamente doppiati in Italiano, e nonostante la traduzione sia semplicemente impeccabile, la maggior parte dei doppiatori non riesce ad esprimersi con la naturalezza necessaria per creare una sospensione di incredulità. Insomma: si sarebbe potuto fare certamente di meglio in questo campo.
Il sistema di gioco è, come sempre, semplice e immediato (dopotutto si tratta di usare quasi esclusivamente il tasto sinistro del mouse). La vicenda è interessante, i personaggi ben delineati e gli intrecci tra loro non sempre immediatamente visibili: ovviamente ciascuno di loro avrebbe avuto una motivazione per attentare alla vita della vittima, e pertanto nessuno potrà mai essere escluso a priori. Ottimo il fatto che talvolta vi troviate ad assistere a dialoghi di vario tipo tra i sospettati, delineando ancora più chiaramente i loro caratteri e le loro relazioni. Il sistema del PPA è molto interessante e ben implementato, sebbene qualche volta voi "corriate più di lui": capiterà, infatti, di raccogliere un gran numero di prove ma di non poterle utilizzare perché nel frattempo vi manca un elemento per "chiudere il tassello" su cui state lavorando, cosa particolarmente fastidiosa quando avete già la risposta ma avete a che fare con la puntigliosità di Jack; quando poi anche questo elemento farà la sua comparsa e riuscirete ad andare oltre, probabilmente potreste chiudere un altro paio di tasselli automaticamente con le prove che avete per le mani.

Un altro elemento che nel gioco genera un po' di tedio è il fatto che gli spostamenti siano piuttosto lenti, specie quando dovete attraversare numerose locazioni "vuote", soprattutto tra le spiagge. Dal secondo giorno, poi, le locazioni saranno piuttosto limitate e vi verrà presto una sensazione di "claustrofobia", forse anche specificamente voluta (dopotutto siete prigionieri dell'isola), ma non per questo necessariamente gradevole. Nel complesso, però, un'indagine divertente ed interessante, ben studiata e che non mancherà di soddisfare tanto i giocatori esperti quanto i neofiti. Forse un po' breve nel suo svolgimento dall'inizio alla fine, Sinking Island ha comunque il non innegabile vantaggio rispetto alla massa delle avventure grafiche di poter essere giocata in due maniere differenti, cosa che naturalmente prolunga la sua longevità fino a valori più che accettabili.

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