Skate 3

di Fabio Fundoni
Quando l'abrasione é terribilmente trendy
La saga di Electronic Arts dedicata allo skateboard arriva al suo terzo capitolo dopo aver raccolto critiche positive con il passare degli anni. Questa volta il nostro scopo sarà quello di sfondare nel mondo dei professionisti, non solo affinando varie capacità nel compiere evoluzioni più o meno elaborate, ma soprattutto lanciando il nostro personalissimo marchio e vendendo tante tavole da skate, insomma campioni e imprenditori. Mica male come prospettiva!

Immersi nella cittadina di Port Carverton avremo la possibilità di mostrare a tutti il nostro valore, tra salti, trick ed esibizioni varie. Tutto sarà suddiviso in “missioni”, avviabili raggiungendo il punto prestabilito sulla mappa. Ogni volta che supereremo le prove con successo la nostra fama aumenterà e la cosa sarà misurabile dalle tavole da skate che riusciremo a vendere. Dimostrare di essere capaci di superare con un salto una cascata e creare un video promozionale sarà una manna per le nostre quotazioni, facendo salire la febbre per il nostro team.

Si, perché con il passare del tempo e l'aumentare del successo potremo dare vita ad una vera e propria squadra, con altri skater pronti a sfrecciare su e giù per Carverton griffati di tutto punto per farci pubblicità. La modalità non si discosta poi troppo dal passato: una città da visitare dove potremo trovare varie missioni da svolgere per mandare avanti la nostra carriera, senza però accantonare la possibilità di muoversi in tutto relax come in un qualsiasi free roaming alla scoperta di tutti i segreti creati dagli sviluppatori.

Tavola analogica
Basta compiere qualche giro per le non troppo trafficate strade di Port Carverton per rendersi subito conto che, chi si attendeva un sostanzioso miglioramento tecnico rispetto a Skate 2, rimarrà decisamente deluso. L'aspetto grafico del gioco non ha subito particolari upgrade continuando ad avere il suo picco nella realizzazione ambientale e alcune pecche nelle animazioni dei personaggi, sempre un po' troppo posticce e tendenti all'esagerazione, soprattutto in fase di caduta.

Questa volta i ragazzi del team Black Box hanno deciso di regalare ai propri fan un'ambientazione che potesse realmente rappresentare un sogno ad occhi aperti per qualsiasi amante dello skate. Non c'é strada, muro o scalinata che non possa essere letta come una possibilità per dare prova delle proprie abilità (o della propria follia). Persino le panchine che dovrebbero rappresentare un momento di ristoro per i cittadini spesso hanno una forma affusolata, chiaro richiamo a compiere un balzo e scivolarci sopra con il nostro fidato skate. La scelta é insomma molto “comoda” per il giocatore, ma fa perdere un certo senso di realismo che invece si sentiva in precedenza. Le missioni disponibili sono comunque abbastanza varie, talvolta dovrete persino lanciarvi da uno strapiombo per segnare un record di ossa rotte!

I controlli non variano dal passato, basandosi principalmente sull'utilizzo delle due leve analogiche del nostro gamepad. Mentre una servirà per gestire il peso del corpo del nostro avatar, l'altra sarà dedicata al movimento della tavola stessa. Facile capire come, combinando i due input, potremo dare vita praticamente a qualsiasi tick, logicamente in abbinamento ai vari tasti a nostra disposizione. Per chi si avvicinasse solo ora alla saga in questione sarà logicamente il caso di fare un salto alla strampalata scuola di Coach frank, un simpatico quanto bislacco maestro di skate che vi insegnerà le basi per fare bella figura sulle quattro rotelle. Tra una battuta e l'altra vi ritroverete molto presto a scorrazzare liberamente, sebbene padroneggiare ogni singola mossa necessiterà ore e ore di allenamento, come d'altra parte é giusto che sia in una disciplina simile.

Social Skate 3
Con un gameplay dunque affinato e un vasto territorio su cui scatenarsi, viene però a mancare una reale innovazione rispetto al passato che possa dare realmente voglia di mettere mano a questo ennesimo capitolo. Cerchiamo di capirci: il gioco é realmente ben fatto, ma non c'é il salto qualitativo che ci si attende in un sequel, semmai é abbastanza forte l'odore di “aggiornamento” che troppo spesso sentiamo nei titoli sportivi con uscite a cadenza annuale. Si é però cercato di potenziare l'editor riguardante i parchi in cui fare skate e ora il giocatore ha tra le mani un mezzo davvero potente per dare vita alle proprie fantasie.

Naturalmente però aumentare le opzioni e le possibilità a riguardo, mostra facilmente il fianco ad uno dei principali problemi del mondo console, cioé la legnosità dei controlli rispetto alla classica accoppiata mouse&tastiera che han fatto la fortuna dei PC. Si, potrete praticamente creare qualsiasi rampa o quant'altro, ma sarà necessario armarsi di pazienza biblica, fattore che potrebbe scoraggiare la maggior parte dei giocatori, ma premiare i più costanti e volenterosi.

L'altro punto su cui Skate 3 ha deciso di calcare la mano é il tanto chiacchierato “social”, cioé un mix di opzioni e modalità che tengono costantemente in contatto l'utente con tutto il mondo che gravita attorno al titolo in questione. Se la vostra console sarà collegata a internet potrete essere sempre a conoscenza di quello che starà accadendo, come le ultime novità riguardo contenuti scaricabili o simili, senza dimenticare quello che faranno i vostri amici o gli altri gamer incontrati online. Prende forma un interessante meccanismo che migliora la possibilità di fare foto e registrare i propri video per poi mandarli sui server di Electronic Arts, rendendoli visibili e giudicabili da tutti. Più i nostri contenuti saranno graditi, più venderemo tavole da skate con il nostro marchio, per dare vita ad un circolo virtuoso che si riallaccia alla modalità in single player.

Grindando” il monumento
Naturalmente si é tenuto d'occhio anche il multiplayer, avviabile online per un massimo di sei utenti in contemporanea che possono sfidarsi tutti contro tutti o a squadre. Le modalità sono abbastanza classiche e vanno a riproporre le discipline viste nel gioco in solitaria, ma in più potrete dare vita al vostro team, reclutando altri giocatori, o entrare in una formazione già esistente. Inutile dire che anche in questa situazione più vittorie si inanelleranno, più skate si riusciranno a vendere.

Come si diceva all'inizio dell'articolo, il gioco non offre nessuna meraviglia per quanto riguarda il comparto tecnico, ma rimane decisamente godibile. La grafica inizia ad essere un po' datata e mostra il fianco (leggi: “cali di frame rate”) in alcune occasioni. La fisica, importantissima, é più che sufficiente, ma rendere più fluidi alcuni movimenti dei protagonisti era cosa auspicabile. Buono il sonoro, dove Electronic Arts ci ha ormai abituato bene offrendo una corposa play list che spazia dal punk al country, mentre voci (tutte in inglese, a differenza dei testi tradotti in italiano) e d effetti sonori fanno il loro dovere accompagnandoci tra una “grindata” e l'altra.

Le missioni sono tante, ma non troppo varie, anche se l'online aiuta molto per quel che riguarda la longevità a patto, ovviamente, di mettersi in testa di imparare a governare a dovere lo skate, prendere la situazione sottogamba non vi porterà molto lontano, relegandovi sempre nelle posizioni meno nobili delle classifiche. Skate 3 dunque é un gioco pregevole che però non riesce a mantenere le aspettative che ci si attendeva. Certo, se il tipo di gioco vi incuriosisce é consigliabile iniziare subito da questo capitolo, ma se avete già il precedente potreste ritrovarvi con un “quasi clone”. Peccato, Black Box avrebbe potuto creare qualcosa di più di un semplice bel gioco, anche se non si può certo parlare di delusione totale. Aspettiamo Skate 4, ma la rivoluzione dovrà esserci, per forza o per amore.