Ski Park Manager
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Per il resto, i parametri da tenere sott'occhio sono veramente tanti e non c'è la possibilità di affidare al computer alcun controllo, per cui la difficoltà risulta inevitabilmente sopra la media. Il gioco soffre inoltre, per fortuna non sempre, della sindrome da "le cose accadono e non capisco perché": capita infatti di andare in perenne passivo e di avviarsi sin dalle prime fasi della partita al fallimento della "missione", senza poter fare niente per invertire la rotta.
Gli effetti sonori sono abbastanza patetici e si limitano ad effetti tipo "Uaaooo..." o simili, mentre tra gli effetti grafici spicca quello relativo alla precipitazione nevosa, la quale tuttavia è rappresentata in maniera un po' troppo approssimativa: in pratica, non nevica direttamente (e credibilmente) sopra il paesaggio ma l'effetto viene a trovarsi "sopra tutto", il che crea un po' di confusione e anche fastidio.
Per quanto riguarda invece i lati positivi, i quali per fortuna non mancano, abbiamo innanzitutto la varietà degli scenari disponibili (che però poi a conti fatti appaiono tutti molto simili tra loro), seguita da un approcio al gioco abbastanza intuitivo ed anche stimolante: Ski Park Manager rappresenta infatti pur sempre una novità nel suo genere, e la voglia di riuscire a fare del proprio meglio per ampliare la propria stazione e per conquistare nuovi visitatori può prevalere su certi difetti di giocabilità e di codice.
Per concludere, vi segnalo che prima di lanciare il gioco è necessario abbassare la profondità di colore del proprio desktop a 16 bit, altrimenti non si riesce a utilizzare correttamente il puntatore del mouse: dopo aver segnalato il problema al centro assistenza Microids, molto gentilmente e alquanto celermente mi è stato assicurato il rilascio a breve termine di un'apposita patch. Nel mentre, un'altra pezza (versione 1.51) è già uscita da tempo per rimediare ad alcune "sviste" dei programmatori. Una sola domanda mi sorge spontanea: e se uno non avesse l'accesso ad Internet?
Consigliato ai soli fanatici del genere; gli altri, prima di aprire il loro bravo portafogli, ci diano un'occhiata.