Ski Racing 2005
di
Fabio Trifoni
Orfani ormai delle gesta sciistiche, e delle sue magiche interviste, dell' Alberto Tomba nazionale, nell' attesa della prossima apertura della stagione invernale, ecco che la JoWood risveglia dal letargo videoludico chi aveva ormai abbandonato ogni speranza nel vedere trasportata l' emozione delle doppie lamine sul proprio PC. Ski Racing 2005 si propone come un titolo dedicato alla simulazione sciistica (con un testimonial di tutto rispetto: Hermann Maier!) che lascia nell' armadio molte componenti arcade, e ci butta subito a capofitto alla conquista della competizione sportiva invernale più ambita: la Coppa del Mondo di Sci. Ben 18 località sciistiche, fra cui Alta Badia, Val Gardena e Bormio, dove sarà possibile cimentarsi nelle quattro specialità che caratterizzano questa disciplina: slalom speciale, gigante, superG. e discesa libera. Oltre a questa modalità, (suddivisa in 5 livelli crescenti di difficoltà), potremo inoltre cimentarci nelle singole discese sbloccate durante la fase "Coppa del Mondo" nella classica modalità a tempo (Time Attack) o in un multiplayer a turni. Sarà anche possibile, superando il primo turno di coppa, accedere ad un editor di piste nel quale potremo disegnare personalmente la discesa modificando la posizione dei paletti.
Ma andiamo con ordine.
Prepararsi alla competizione.
Iniziamo a creare il nostro sciatore-virtuale con l' ausilio di un editor decisamente sterile e veramente poco dettagliato relegato esclusivamente alla scelta della tuta, maschera e poco altro. Una volta stabilite queste caratteristiche potremo di fatto cominciare la nostra avventura verso il podio. La modalità principale su cui SR2005 si basa è il campionato, ove il superamento con successo di ogni singola gara di questo sport alpino porta gli agognati punti che permetteranno al giocatore di turno di guadagnare posizioni sul ranking mondiale. Migliorando i tempi, il nostro ego-virtuale guadagnerà non solo punti classifica, ma anche dei punti abilità con un conseguente incremento dei parametri di velocità, carving, angolazione e soppressione del salto, che ci permetteranno di essere più competitivi nelle discese successive. L' approccio alla discesa non è decisamente dei più semplici, anche se i movimenti da compiere sono fondamentalmente tre riuscire a calibrare al meglio la partenza, impostare la miglior traiettoria per compiere le curve senza inforcare i paletti, e frenare -, prendere la mano con questo semplice sistema di controllo in modo che si raggiungano risultati quantomeno onorevoli richiede un alta dose di concentrazione e soprattutto un elevata pazienza. Saranno innumerevoli le inforcate con relative cadute (a volte decisamente disastrose l' effetto "rag-doll" forse poteva essere usato più sapientemente) sia alle prime battute di gioco sia dopo aver acquisito un discreto livello di abilità (invece che alla seconda si cade alla terza porta!). E' però innegabile il fatto che questa difficoltà, a tratti eccessiva, fa si che ogniqualvolta che si termina una discesa di qualsivoglia disciplina regala al giocatore un senso di soddisfazione che risulterà appagante per gli sforzi e gli imprechi fatti in precedenza.
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Di contro, tanto cresce la soddisfazione nel migliorare i nostri tempi di discesa, quanto la curva bioritmica che indica il livello di frustrazione in ognuno di noi tende ad impennarsi velocemente: credere di arrivare primi al campionato mondiale, conquistando podi e racimolando punti con un solo tentativo è pura fantascienza. L' alta percentuale di errore ( a volte fare uno slalom di tre o quattro porte parallele mantenendo lo stesso ritmo di discesa è pressoché impossibile), infatti, ci costringe ad imparare quasi a memoria ogni singola gara facendo crescere in noi, appunto, quel senso di frustrazione e di nervosismo che dovrebbe essere pressoché assente specialmente in prodotti di questo genere. E' anche vero che questa è una particolarità che sicuramente farà la gioia degli amanti delle simulazioni sportive, ma è altrettanto vero che tutto questo va a discapito della longevità del prodotto nonostante l' ottima varietà di piste che ci propone il titolo. Sotto il profilo tecnico, Ski Racing 2005 si presenta decisamente semplice e modesto. Il sonoro si relega a delle musiche anonime e degli effetti audio decisamente mediocri, che si riducono notevolmente durante la fase della gara. Nota non disprezzabile è per il motore grafico, il quale risulta sempre fluido e privo di "defaillance" riuscendo a regalare la sensazione di velocità al giocatore (ma la realtà è ben altra cosa!). A parte questa parentesi positiva, però, il resto dell' aspetto grafico galleggia in un mare di mediocre asetticità fatto di texture poco dettagliate, scenari scialbi e alla lunga ripetitivi e modelli virtuali degli atleti non granchè dettagliati.
In conclusione Ski Racing 2005 si presenta come un prodotto assai modesto sotto il punto di realizzazione tecnica, ma che sicuramente non verrà disprezzato dagli amanti delle simulazioni sportive di sci alpino. Sicuramente se sviluppato con maggior cura tecnica poteva aspirare a ben altra valutazione. Come attenuante ci sta il fatto che ricreare le atmosfere agonistiche che questo sport genera ai praticanti e non risulta decisamente impossibile, ma è sicuramente da apprezzare il fatto che i ragazzi di Kock Media ci abbiano provato nel produrre un titolo il quale potrebbe comunque allietare dei pomeriggi lenti ed un po' svogliati di appassionati del genere.
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Ma andiamo con ordine.
Prepararsi alla competizione.
Iniziamo a creare il nostro sciatore-virtuale con l' ausilio di un editor decisamente sterile e veramente poco dettagliato relegato esclusivamente alla scelta della tuta, maschera e poco altro. Una volta stabilite queste caratteristiche potremo di fatto cominciare la nostra avventura verso il podio. La modalità principale su cui SR2005 si basa è il campionato, ove il superamento con successo di ogni singola gara di questo sport alpino porta gli agognati punti che permetteranno al giocatore di turno di guadagnare posizioni sul ranking mondiale. Migliorando i tempi, il nostro ego-virtuale guadagnerà non solo punti classifica, ma anche dei punti abilità con un conseguente incremento dei parametri di velocità, carving, angolazione e soppressione del salto, che ci permetteranno di essere più competitivi nelle discese successive. L' approccio alla discesa non è decisamente dei più semplici, anche se i movimenti da compiere sono fondamentalmente tre riuscire a calibrare al meglio la partenza, impostare la miglior traiettoria per compiere le curve senza inforcare i paletti, e frenare -, prendere la mano con questo semplice sistema di controllo in modo che si raggiungano risultati quantomeno onorevoli richiede un alta dose di concentrazione e soprattutto un elevata pazienza. Saranno innumerevoli le inforcate con relative cadute (a volte decisamente disastrose l' effetto "rag-doll" forse poteva essere usato più sapientemente) sia alle prime battute di gioco sia dopo aver acquisito un discreto livello di abilità (invece che alla seconda si cade alla terza porta!). E' però innegabile il fatto che questa difficoltà, a tratti eccessiva, fa si che ogniqualvolta che si termina una discesa di qualsivoglia disciplina regala al giocatore un senso di soddisfazione che risulterà appagante per gli sforzi e gli imprechi fatti in precedenza.
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Di contro, tanto cresce la soddisfazione nel migliorare i nostri tempi di discesa, quanto la curva bioritmica che indica il livello di frustrazione in ognuno di noi tende ad impennarsi velocemente: credere di arrivare primi al campionato mondiale, conquistando podi e racimolando punti con un solo tentativo è pura fantascienza. L' alta percentuale di errore ( a volte fare uno slalom di tre o quattro porte parallele mantenendo lo stesso ritmo di discesa è pressoché impossibile), infatti, ci costringe ad imparare quasi a memoria ogni singola gara facendo crescere in noi, appunto, quel senso di frustrazione e di nervosismo che dovrebbe essere pressoché assente specialmente in prodotti di questo genere. E' anche vero che questa è una particolarità che sicuramente farà la gioia degli amanti delle simulazioni sportive, ma è altrettanto vero che tutto questo va a discapito della longevità del prodotto nonostante l' ottima varietà di piste che ci propone il titolo. Sotto il profilo tecnico, Ski Racing 2005 si presenta decisamente semplice e modesto. Il sonoro si relega a delle musiche anonime e degli effetti audio decisamente mediocri, che si riducono notevolmente durante la fase della gara. Nota non disprezzabile è per il motore grafico, il quale risulta sempre fluido e privo di "defaillance" riuscendo a regalare la sensazione di velocità al giocatore (ma la realtà è ben altra cosa!). A parte questa parentesi positiva, però, il resto dell' aspetto grafico galleggia in un mare di mediocre asetticità fatto di texture poco dettagliate, scenari scialbi e alla lunga ripetitivi e modelli virtuali degli atleti non granchè dettagliati.
In conclusione Ski Racing 2005 si presenta come un prodotto assai modesto sotto il punto di realizzazione tecnica, ma che sicuramente non verrà disprezzato dagli amanti delle simulazioni sportive di sci alpino. Sicuramente se sviluppato con maggior cura tecnica poteva aspirare a ben altra valutazione. Come attenuante ci sta il fatto che ricreare le atmosfere agonistiche che questo sport genera ai praticanti e non risulta decisamente impossibile, ma è sicuramente da apprezzare il fatto che i ragazzi di Kock Media ci abbiano provato nel produrre un titolo il quale potrebbe comunque allietare dei pomeriggi lenti ed un po' svogliati di appassionati del genere.
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Ski Racing 2005
6.5
Voto
Redazione
Ski Racing 2005
Il titolo di Kock Media si evidenzia più per la sua struttura simulativa piuttosto che per le componenti arcade solitamente più presenti in questo genere di titoli. Un titolo tecnicamente modesto che con un po' più di accuratezza nella realizzazione avrebbe sicuramente preso una posizione più rilievo nel mondo videoludico. Le note negative presenti, invece, collocano il titolo in una nicchia riservata esclusivamente agli appassionati di questo sport e agli amanti delle simulazioni.