Skies of Arcadia
di
Una volta disponibili i magic cannons é possibile anche usare le magie come nelle battaglie standard, anche se i risultati migliori si ottengono con le armi speciali che hanno però il difetto di poter essere usate solo in determinate condizioni. A volte capita anche che sia necessario prendere una decisione tattica che influenza il vantaggio o lo svantaggio nei confronti della nave nemica nei turni successivi. I colori indicano la probabilità di riuscita degli attacchi e si ha anche una limitata percezione della situazione del nemico consentendo quindi di impostare di conseguenza le proprie azioni
ANCHE L'OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE
Skies of Arcadia ha goduto di una cura veramente notevole anche nel comparto della realizzazione tecnica e ha giovato della decisione di creare un ambiente completamente poligonale, libero dalla limitazioni dei Giochi di Ruolo apparsi sui 32 bit. Città e dungeon fino a oggi sono stati visualizzati attraverso aree generalmente piane o con una struttura a "gradini" (lo stesso Grandia 2 per Dreamcast non costituisce un'eccezione in questo senso), mentre nel titolo Sega gli ambienti sono spesso sviluppati anche per altezza dando un feeling complessivo simile a quello dei due Zelda per Nintendo 64, con gli inevitabili vantaggi derivati dall'hardware del Dreamcast
Nonostante la dimensione di alcune aree, non c'é nessun segno di bad clipping e di difetti grafici degni di nota e il fatto che le case e le stanze non comportano caricamenti all'entrata (in poche parole sono messe in memoria assieme all'area e i muri semplicemente diventano trasparenti) rende il tutto ancora più impressionante. Le texture sono di eccellente qualità così come i modelli poligonali dei personaggi. In particolare la presenza di basilari animazioni facciali in tutte le fasi del gioco riesce a dare quasi vita propria ai protagonisti, complici anche le inquadrature ravvicinate o in primo piano di tutti i dialoghi. Ottima anche la possibilità di guardarsi intorno in prima persona e la visuale aggiustabile tramite i grilletti analogici
ANCHE L'OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE
Skies of Arcadia ha goduto di una cura veramente notevole anche nel comparto della realizzazione tecnica e ha giovato della decisione di creare un ambiente completamente poligonale, libero dalla limitazioni dei Giochi di Ruolo apparsi sui 32 bit. Città e dungeon fino a oggi sono stati visualizzati attraverso aree generalmente piane o con una struttura a "gradini" (lo stesso Grandia 2 per Dreamcast non costituisce un'eccezione in questo senso), mentre nel titolo Sega gli ambienti sono spesso sviluppati anche per altezza dando un feeling complessivo simile a quello dei due Zelda per Nintendo 64, con gli inevitabili vantaggi derivati dall'hardware del Dreamcast
Nonostante la dimensione di alcune aree, non c'é nessun segno di bad clipping e di difetti grafici degni di nota e il fatto che le case e le stanze non comportano caricamenti all'entrata (in poche parole sono messe in memoria assieme all'area e i muri semplicemente diventano trasparenti) rende il tutto ancora più impressionante. Le texture sono di eccellente qualità così come i modelli poligonali dei personaggi. In particolare la presenza di basilari animazioni facciali in tutte le fasi del gioco riesce a dare quasi vita propria ai protagonisti, complici anche le inquadrature ravvicinate o in primo piano di tutti i dialoghi. Ottima anche la possibilità di guardarsi intorno in prima persona e la visuale aggiustabile tramite i grilletti analogici