Sky Odyssey
di
Redazione Gamesurf
Console e simulatori di volo. Due mondi a parte delimitati da "recinzioni" (interfaccia e tipo di utente) che, tranne in casi rari, vengono superate fin troppo di rado, con risultati spesso trascurabili. Sono infatti pochissimi gli appartenenti al genere "simulativo" che vengono ricordati con onore nel mondo delle macchine da gioco, per motivi dovuti più alla mancanza di iniziativa degli sviluppatori che ai reali limiti delle console odierne. Nella estrema penuria di flying game degni di nota, due titoli tornano alla mente, pur appartenenti a sottocategorie abbastanza diverse tra loro: Ace Combat e Pilotwings. Il primo, portato al successo da Namco, ha finora rappresentato più l'evoluzione di un semplice sparatutto che una reale alternativa ai simulatori per PC, mentre il secondo può considerarsi effettivamente uno degli esperimenti più riusciti nel tentativo di dare alle console un simulatore di volo realistico. Entrambi questi titoli hanno in comune l'aver raggiunto un buon successo di vendite, a cui aspira oggi lo stesso Sky Odyssey, proposta Sony nel difficile settore dei "simulatori aerei per console"
TRA REALISMO E DIVERTIMENTO
Parlando in tono generico dei simulatori di volo, é doveroso sottolineare nuovamente le distinzioni che esistono tra un computer a uso domestico e una console, a partire dall'interfaccia utente fino ad arrivare allo stesso giocatore, che nel settore console é sicuramente più incline all'azione pura e ai controlli immediati. Sky Odyssey fa tesoro di queste conoscenze presentando sin dalla schermata dei titoli diverse alternative di gioco, che offrono all'acquirente la possibilità di gettarsi da subito nella cabina di pilotaggio evitando lo studio approfondito di manuale, controlli ed eventuali obiettivi
Già queste modalità di gioco "veloci" mettono in evidenza una particolarità che accomuna Sky Odyssey al già citato Pilotwings: l'assenza di combattimenti, violenza o scontro diretto con avversari. Il titolo Sony appartiene infatti alla nicchia dei cosiddetti videogiochi pacifisti e, nella fattispecie, a quella dei simulatori di volo civile. Anche se le foto qui attorno possono far dubitare della natura simulativa del gioco (per via dei colori sgargianti e dell'interfaccia fin troppo "consolara") il termine risulta quantomai azzeccato se consideriamo l'accurato modello di volo presente in Sky Odyssey, che riproduce in maniera assolutamente fedele e realistica il comportamento di un oggetto sospeso in aria e sottoposto a tutte le forze fisiche coinvolte nel volo: dalla semplice forza di gravità fino ai numerosi fenomeni atmosferici, come pioggia, neve e correnti di varia natura. La prima, grande soddisfazione, in Sky Odyssey, si ottiene dall'acquisire una completa padronanza dei diversi aerei a disposizione, che offrono prestazioni radicalmente diverse pur essendo totalmente personalizzabili dall'utente
TRA REALISMO E DIVERTIMENTO
Parlando in tono generico dei simulatori di volo, é doveroso sottolineare nuovamente le distinzioni che esistono tra un computer a uso domestico e una console, a partire dall'interfaccia utente fino ad arrivare allo stesso giocatore, che nel settore console é sicuramente più incline all'azione pura e ai controlli immediati. Sky Odyssey fa tesoro di queste conoscenze presentando sin dalla schermata dei titoli diverse alternative di gioco, che offrono all'acquirente la possibilità di gettarsi da subito nella cabina di pilotaggio evitando lo studio approfondito di manuale, controlli ed eventuali obiettivi
Già queste modalità di gioco "veloci" mettono in evidenza una particolarità che accomuna Sky Odyssey al già citato Pilotwings: l'assenza di combattimenti, violenza o scontro diretto con avversari. Il titolo Sony appartiene infatti alla nicchia dei cosiddetti videogiochi pacifisti e, nella fattispecie, a quella dei simulatori di volo civile. Anche se le foto qui attorno possono far dubitare della natura simulativa del gioco (per via dei colori sgargianti e dell'interfaccia fin troppo "consolara") il termine risulta quantomai azzeccato se consideriamo l'accurato modello di volo presente in Sky Odyssey, che riproduce in maniera assolutamente fedele e realistica il comportamento di un oggetto sospeso in aria e sottoposto a tutte le forze fisiche coinvolte nel volo: dalla semplice forza di gravità fino ai numerosi fenomeni atmosferici, come pioggia, neve e correnti di varia natura. La prima, grande soddisfazione, in Sky Odyssey, si ottiene dall'acquisire una completa padronanza dei diversi aerei a disposizione, che offrono prestazioni radicalmente diverse pur essendo totalmente personalizzabili dall'utente
Sky Odyssey
7
Voto
Redazione
Sky Odyssey
Sky Odyssey può definirsi un buon esperimento nel genere dei simulatori di volo per console, settore fin troppo trascurato dai produttori di videogame. Ottime la riproduzione del modello di volo, la fedeltà nella risposta del velivolo ai controlli e la varietà nei compiti da portare a termine, resi ancora più interessanti dai ricchi ambienti che fanno da contorno. Senza combattimenti e nemici da abbattere, l'imperativo in Sky Odyssey è volare, e (soprattutto) riuscire a farlo nel modo più esperto e originale possibile (il gioco mette alla prova, prima di tutto, l'abilità dell'utente con il sistema di controllo). E' un vero peccato che la realizzazione tecnica sia così modesta, a parte le ottime musiche, perché un gioco con un simile concept avrebbe meritato sicuramente di più di un paesaggio costretto dalla nebbia e dalla risoluzione "lampeggiante" dei titoli PS2 meno ottimizzati. Come la grafica, anche la difficoltà non incoraggia a dedicare al titolo Sony più dei canonici dieci minuti di prova, per via della frustrazione in costante agguato a ogni minimo errore: è fin troppo facile pregiudicare l'esito di una missione con un atterraggio leggermente ritardato, oppure distruggere il velivolo urtando un elemento del fondale giudicato trascurabile. Questi particolari rendono il prodotto Sony un acquisto consigliato solo ai veri fan del genere, alle persone particolarmente pazienti e a chi fosse davvero nemico giurato dei "semplici" giochi arcade.