Slave Zero

di Redazione Gamesurf
Il gioco si sviluppa tutto di notte, probabilmente una scelta di atmosfera, ma anche una scelta dettata dalla bassa varietà delle texture, questo accorgimento permette però una buona fluidità di gioco su sistemi non proprio all'avanguardia e una notevole profondità di visuale
I nemici che incontrerete sono realizzati molto bene e con un alto numero di poligoni, si possono fondamentalmente dividere in tre grandi categorie: i mezzi di terra, simili a carri armati, i robot, che comprendono gli slave e altri robot di dimensioni minori, capaci di camminare, correre e volare, e gli aracnidi, simili a grossi ragni meccanici, con la possibilità di camminare indifferentemente sulle pareti e sui soffitti

La varietà é buona, ma purtroppo già nei primi livelli incontreremo la grande maggioranza dei nemici, se i primi livelli saranno pieni di novità, prsoguendo le novità saranno sempre minori
Anche le armi disponibili non saranno molte, anzi in pratica solamente tre: i missili, un'arma a proiettili ed una a energia. Le armi non saranno sempre le stesse, poiché in ogni livello si potranno trovare uno o più potenziamenti, ma ciò non toglie che la scelta verterà sempre su tre sole armi
I potenziamenti saranno notevoli e alla fine disporrete di armi dalla potenza devastante e altamente spettacolari, ma i giocatori abituati a decine di armi disponibili potrebbero storcere il naso
Il gioco é legato ad una storia ben strutturata, ma i livelli si rivelano del tutto lineari, senza lasciare praticamente nessuna scelta al giocatore se non eliminare tutti gli avversari e proseguire per l'unica strada possibile
La longevità nel single player é decisamente buona, le missioni da completare sono 12, ma sovente divise in più sottomissioni, lo Slave é sovente vulnerabile e avanzare nei livelli senza essere eliminati non sarà facile già a livello intermedio. Del multiplayer taciamo, senza la patch non potrete neppure giocare in Lan, ad ogni modo sarà difficile trovare server adeguati su Internet.