Sly Raccoon

Sly Raccoon
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Sly Raccoon

Mario 64: con lui, il genere dei platform aveva voltato pagina. Quel titolo, ricco di grandissime potenzialità, sanciva solennemente il trapasso dai platform 2D a quelli 3D. Finiva l'epoca delle due dimensioni, che aveva contraddistinto per ovvie carenze hardware tutti i giochi delle generazioni precedenti, e cominciava l'era dei platform 3D. Da quel giorno, nessun gioco di piattaforme è riuscito a essere così originale, o a segnare un netto distacco dai titoli presenti nello stesso periodo sul mercato.

Di fatto, da quel lontano 1997 di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, e in questi anni abbiamo avuto modo di provare platform di tutti i tipi. Una constatazione però va fatta: ultimamente, tranne sporadici casi, l'originalità non è di certo la carta vincente degli sviluppatori, e anche questo Sly Raccoon purtroppo non è l'eccezione che conferma la regola. Ma andiamo con calma, e non sminuiamo un prodotto di questo livello, che, senza possibilità di smentita, è uno dei giochi più divertenti e meglio realizzati degli ultimi tempi.

Sucker Punch: da questa software house e dal loro lavoro germogliò Sly Raccoon, progetto ambizioso annunciato lo scorso maggio all'E3, ma al tempo ancora lontano dal poter mostrare le proprie potenzialità. Se il loro intento era quello di creare una platform divertente, che ricordasse da vicino un cartone animato, dobbiamo ammettere che hanno fatto centro.



La trama
Il plot narrativo viene illustrato attraverso filmati o strisce che ricordano i vecchi fumetti: ottimo lo stile adottato dai programmatori. Sono infatti tutte le scene di intermezzo, curatissime sia per realizzazione tecnica sia in quanto a dialoghi tra i personaggi, che convincono appieno e regalano quello stile cartoonesco che Sly Raccoon è in grado di sfoggiare. Se quindi l'intento era quello di creare un cartone animato interattivo, le aspettative non sono state deluse: coca cola alla mano ed ecco che si apre il valzer dei siparietti dove Sly Cooper e Murray ci regalano delle esilaranti conversazioni, dove molto più che impliciti sono i rimandi alla serie di Metal Gear Solid... Sullo sfondo, il mondo creato dai Sucker Punch, dove cell shading e splendide animazioni si fondono per rendere il tutto una sorta di cartone animato interattivo.

Nato in una famiglia di grandi tradizioni ladresche, Sly Cooper è pronto a ricevere il Thievius Raccoonus, una sorta di bibbia tramandata di padre in figlio e contenente tutti i segreti del mestiere di rapinatore. Nel giorno del suo ottavo compleanno, proprio quando Sly si accinge a ereditare il manoscritto, cinque loschi figuri rubano il libro e lo dividono in cinque parti, una a testa. Toccherà ora a Sly, con i suoi fidati amici nonché complici Bentley e Murray, derubare i cinque cattivoni e rimettere insieme il libro.

Sly Raccoon
8

Voto

Redazione

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Sly Raccoon

La Sony estrae dal cilindro un piccolo gioiello, dove trovate originali e sfaccettature da stealth game che vanno a svecchiare un gameplay altrimenti datato, danno vita a un ottimo platform come non lo si vedeva da tempo. Favoloso il lavoro dei Sucker Punch, capaci di mescolare un riuscitissimo cell shading con delle ambientazioni fantastiche, e una trama curata, divertente e arricchita da numerose scene di intermezzo e dialoghi esilaranti.
Certo, qualcosa da imputare ci sarebbe. Cosa? La mancanza di libertà lasciata al giocatore, o la linearità dei livelli. Io preferisco pensarla così: un gameplay che a prima vista pare avere lo spessore della carta velina, ma che appunto, grazie alla sua linearità, semplicità e freschezza, che lo fanno diventare un cartone, si dimostra grande. Promosso!

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