Smackdown Vs. Raw 2006
di
Paolo Mulas
Negli ultimi anni la popolarità del wrestling sta toccando picchi altissimi in Italia, proprio nel nostro paese lo sport/spettacolo per eccellenza sta vivendo una seconda giovinezza, caratterizzata da trasmissioni televisive molto seguite, riviste specializzate, giocattoli di ogni tipo e addirittura tour itineranti che sono andati a toccare alcune delle principali città italiane. Proprio partendo da queste premesse, è comprensibile la grande attesa attorno a WWE Smackdown vs Raw 2006, settimo capitolo della saga Thq/Yuke's e ormai da anni punto di riferimento per l'intero genere videoludico.
Un successo dovuto soprattutto alla grande correttezza degli sviluppatori, che ogni anno pur non modificando in maniera sostanziale la formula collaudata e vincente della serie, riescono sempre ad apportare dei ritocchi preziosi ed introdurre delle novità in grado di migliorare l'episodio precedente.
La strada intrapresa con il capitolo di quest'anno, porta la serie verso un ulteriore livello di realismo; è stata infatti introdotto per la prima volta un indicatore della resistenza che influenzerà in maniera notevole nell'economia dei match. Qualsiasi movimento del giocatore, sia una corsa verso le corde, e sia soprattutto una mossa particolarmente potente, farà sì che la barra dell'energia si svuoti parzialmente. Se il contatore viene azzerato, il lottatore finirà per qualche secondo stordito e quindi in balia dell'avversario, bisognerà quindi approfittare di ogni momento di stanca dell'incontro, mandando per esempio a terra l'avversario o fuggendo fuori dal ring, per ricaricarsi di energia (tramite la pressione del tasto select). La resistenza fisica interferisce inoltre anche sui danni provocati dalle varie mosse, una power bomb eseguito da un wrestler stanco non vale certo quella eseguita da un lottatore nel pieno delle sue energie. La presenza di questo nuovo parametro di cui tenere conto (peraltro disattivabile), porterà ad un maggiore comportamento strategico in ogni incontro; all'intelligenza del giocatore è affidato infatti il compito di individuare e di crearsi i tempi giusti, nel quale far rifiatare il proprio combattente, alternandoli saggiamente a momenti di grande furia agonistica.
Rimanendo sempre sul tema della giocabilità, le altre novità sono certamente più modeste ma comunque interessanti; la velocità di gioco pare essere leggermente ridotta rispetto al passato, un segnale sicuramente positivo, dato che l'eccessiva frenesia in alcune situazioni di gioco era una delle pecche dei precedenti episodi. Presente ancora una volta la barra della mossa speciale, da riempire comportandosi in maniera coerente al proprio status di lottatore, hell o face; cattivi o buoni tanto per semplificare. Così il lottatore "buono", potrà arrivare alla sua mossa finale producendosi in mosse spettacolari, richiamando l'affetto del pubblico e così via, mentre la controparte "cattiva", riempirà la rispettiva barra comportandosi in maniera sleale, per esempio utilizzando armi (approfittando magari di uno svenimento dell'arbitro) o levando le protezioni dai paletti. Per il resto la struttura del Smackdown vs Raw 2006 si rifà in maniera piuttosto decisa a quella del suo predecessore, soprattutto per quel che riguarda il sistema di controllo, con un tasto adibito alle prese (forti o deboli) che poi genereranno le varie mosse, ed uno per i colpi semplici. Il divertimento del titolo nasce dal fatto che è possibile riprodurre praticamente tutto ciò che avviene in un incontro del wrestling. Mosse, contromosse, voli dal paletto, uso di armi improprie, interferenze, battaglie fuori dal quadrato, schienamenti repentini e tutto ciò che fa letteralmente impazzire i numerosissimi fan di questo sport. Ogni lottatore su schermo disporrà di oltre 50 tipi di mosse, alcune delle quali riprendono verosimilmente le abilità tipiche dell'atleta riprodotto.
A proposito di questi ultimi, sono presenti tutti i lottatori più famosi, da John Cena a Randy Orton, da Big Show all'Undertaker, più tante leggende da sbloccare (Hulk Hogan e Bret Hart su tutti). Mancano naturalmente gli ultimi arrivi della WWE, come Bogey Man o Ken Kennedy ed anche alcune superstar minori come Nunzio (che qui in Italia riscuote però grandissimo successo). Menzione speciale per Eddie Guerrero, il grandissimo lottatore recentemente scomparso è presente, ed avere la possibilità di poterne rivedere le gesta, seppur in maniera virtuale, è fonte di grande commozione per tutti.
I lottatori sono estremamente diversificati nelle varie caratteristiche (forza, carisma, velocità e resistenza) e nello stile di lotta che ricalca le capacità fisiche del singolo atleta. Una superstar leggera non potrà sollevare un peso massimo, e dovrà quindi basarsi principalmente su attacchi volanti e rapidi, mentre i combattenti più potenti dovranno sfruttare al massimo la propria forza bruta. Il sistema di danni è tornato senza alcuna variazione, è consigliabile concentrarsi su determinate zone del corpo per indebolire l'avversario (specialmente con prese di sottomissione); i vari colpi inoltre subiti o inferti si rifletteranno anche sui movimenti del lottatore, che a seconda dei danni ricevuti zoppicherà o si toccherà la parte del corpo ferita.
La giocabilità del titolo si attesta ancora una volta su livelli molto alti; il gioco vanta un sistema di controllo piuttosto intuitivo che consente in maniera semplice di compiere qualsiasi azione, ed inoltre nonostante sia da subito divertente e coinvolgente, ciò non inficia in alcun modo la grande profondità del gameplay. Buona l'intelligenza artificiale, anche se in qualche frangente vi è qualche problema nel posizionamento dell'arbitro e soprattutto alcuni lottatori tenderanno ad "incastrarsi" in prossimità di alcuni ostacoli. Ottima anche la longevità; sono presenti decine e decine di tipologie di incontri, dal classico uno contro uno, ad incontri di gabbia (per la prima volta sarà possibile uscire anche dalla porticina laterale), di scala, di coppia, risse e reali e tantissimi altri, tra cui spicca il nuovo buried alive (letteralmente sepolto vivo). Bisognerà portare il proprio avversario nella bara (situata in prossimità dell'ingresso dell'arena) e lì rinchiuderlo! Curiosamente alle lottatrici non sarà permesso partecipare a tutti i tipi di match ma solo ai più semplici, oltre che al Fulffil your fantasy, una sorta di battaglia all'ultima cuscinata.
Per il giocatore in singolo, la modalità portante è ancora una volta la carriera, nella quale si dovrà traghettare un novellino della federazione fino alla conquista della cintura di campione mondiale. Tanti i bivi e le situazioni in cui sarà il giocatore a determinarsi il proprio futuro, peccato però che una volta terminata la stagione si debba necessariamente ricominciare. Discorso migliore per il multiplayer, fino a sei giocatori potranno combattere contemporaneamente in qualsiasi tipo di incontro senza nessun problema di gestione da parte della cpu, presente anche l'online, più curato rispetto allo scorso episodio, ma che soffre comunque di qualche problemino di connessione. Ritornando alle opzioni per il singolo giocatore, non possiamo non citare l'inedita modalità manager. Il giocatore dovrà occuparsi di gestire uno dei due roster, mettendo sotto contratto i vari lottatori (facendo attenzione però al budget disponibile), organizzando gli incontri, le faide e gli eventi, nel tentativo di superare lo share del proprio avversario. Interessante per certi versi, ma piuttosto limitato e ripetitivo. Nascerà presto una serie parallela manageriale?
Passando all'analisi dell'aspetto tecnico, anche in questo versante bisogna segnalare delle evidenti migliorie; i wrestlers sono ancor più fedeli alle loro controparti reali, i modelli poligonali sono ottimamente realizzati e proporzionati, e possono vantare delle texture curatissime che ben evidenziano le numerose caratteristiche quali muscoli, tatuaggi ed accessori d'ogni lottatore. Ottime anche le animazioni, assolutamente verosimili, varie, e perfettamente adatte ad ogni contesto, dall'ingresso dei lottatori sul ring fino alla riproduzione delle mosse. La fluidità si mantiene sempre su discreti livelli anche nei momenti più caotici, e le arene possono vantare una riproduzione del pubblico su livelli finalmente sufficienti. Buono il sistema di collisioni, anche se sporadicamente avviene qualche strana compenetrazione. Da segnalare anche un piccolo bug che irrompe in occasione di qualche irish whip, dove il lottatore anziché correre pare pattinare.
Si assesta su buoni livelli anche il comparto sonoro, le musiche che fanno da sottofondo ai menù ed agli incontri sono adattissime, ed inoltre tutti i dialoghi all'interno della modalità carriera sono stati doppiati dagli stessi protagonisti. Per la prima volta nella storia della serie, il titolo è interamente tradotto con testi a schermo in italiano; si denota però da alcuni strani errori che il traduttore non abbia grandi conoscenze in materia.
Tecnicamente curatissimo, ricchissimo di modalità e con importanti novità che non alterano la giocabilità del titolo ma lo rendono ancor più coinvolgente e profondo, fanno di Smackdown Vs Raw 2006 il miglior gioco di wrestling disponibile sul mercato.
Un successo dovuto soprattutto alla grande correttezza degli sviluppatori, che ogni anno pur non modificando in maniera sostanziale la formula collaudata e vincente della serie, riescono sempre ad apportare dei ritocchi preziosi ed introdurre delle novità in grado di migliorare l'episodio precedente.
La strada intrapresa con il capitolo di quest'anno, porta la serie verso un ulteriore livello di realismo; è stata infatti introdotto per la prima volta un indicatore della resistenza che influenzerà in maniera notevole nell'economia dei match. Qualsiasi movimento del giocatore, sia una corsa verso le corde, e sia soprattutto una mossa particolarmente potente, farà sì che la barra dell'energia si svuoti parzialmente. Se il contatore viene azzerato, il lottatore finirà per qualche secondo stordito e quindi in balia dell'avversario, bisognerà quindi approfittare di ogni momento di stanca dell'incontro, mandando per esempio a terra l'avversario o fuggendo fuori dal ring, per ricaricarsi di energia (tramite la pressione del tasto select). La resistenza fisica interferisce inoltre anche sui danni provocati dalle varie mosse, una power bomb eseguito da un wrestler stanco non vale certo quella eseguita da un lottatore nel pieno delle sue energie. La presenza di questo nuovo parametro di cui tenere conto (peraltro disattivabile), porterà ad un maggiore comportamento strategico in ogni incontro; all'intelligenza del giocatore è affidato infatti il compito di individuare e di crearsi i tempi giusti, nel quale far rifiatare il proprio combattente, alternandoli saggiamente a momenti di grande furia agonistica.
Rimanendo sempre sul tema della giocabilità, le altre novità sono certamente più modeste ma comunque interessanti; la velocità di gioco pare essere leggermente ridotta rispetto al passato, un segnale sicuramente positivo, dato che l'eccessiva frenesia in alcune situazioni di gioco era una delle pecche dei precedenti episodi. Presente ancora una volta la barra della mossa speciale, da riempire comportandosi in maniera coerente al proprio status di lottatore, hell o face; cattivi o buoni tanto per semplificare. Così il lottatore "buono", potrà arrivare alla sua mossa finale producendosi in mosse spettacolari, richiamando l'affetto del pubblico e così via, mentre la controparte "cattiva", riempirà la rispettiva barra comportandosi in maniera sleale, per esempio utilizzando armi (approfittando magari di uno svenimento dell'arbitro) o levando le protezioni dai paletti. Per il resto la struttura del Smackdown vs Raw 2006 si rifà in maniera piuttosto decisa a quella del suo predecessore, soprattutto per quel che riguarda il sistema di controllo, con un tasto adibito alle prese (forti o deboli) che poi genereranno le varie mosse, ed uno per i colpi semplici. Il divertimento del titolo nasce dal fatto che è possibile riprodurre praticamente tutto ciò che avviene in un incontro del wrestling. Mosse, contromosse, voli dal paletto, uso di armi improprie, interferenze, battaglie fuori dal quadrato, schienamenti repentini e tutto ciò che fa letteralmente impazzire i numerosissimi fan di questo sport. Ogni lottatore su schermo disporrà di oltre 50 tipi di mosse, alcune delle quali riprendono verosimilmente le abilità tipiche dell'atleta riprodotto.
A proposito di questi ultimi, sono presenti tutti i lottatori più famosi, da John Cena a Randy Orton, da Big Show all'Undertaker, più tante leggende da sbloccare (Hulk Hogan e Bret Hart su tutti). Mancano naturalmente gli ultimi arrivi della WWE, come Bogey Man o Ken Kennedy ed anche alcune superstar minori come Nunzio (che qui in Italia riscuote però grandissimo successo). Menzione speciale per Eddie Guerrero, il grandissimo lottatore recentemente scomparso è presente, ed avere la possibilità di poterne rivedere le gesta, seppur in maniera virtuale, è fonte di grande commozione per tutti.
I lottatori sono estremamente diversificati nelle varie caratteristiche (forza, carisma, velocità e resistenza) e nello stile di lotta che ricalca le capacità fisiche del singolo atleta. Una superstar leggera non potrà sollevare un peso massimo, e dovrà quindi basarsi principalmente su attacchi volanti e rapidi, mentre i combattenti più potenti dovranno sfruttare al massimo la propria forza bruta. Il sistema di danni è tornato senza alcuna variazione, è consigliabile concentrarsi su determinate zone del corpo per indebolire l'avversario (specialmente con prese di sottomissione); i vari colpi inoltre subiti o inferti si rifletteranno anche sui movimenti del lottatore, che a seconda dei danni ricevuti zoppicherà o si toccherà la parte del corpo ferita.
La giocabilità del titolo si attesta ancora una volta su livelli molto alti; il gioco vanta un sistema di controllo piuttosto intuitivo che consente in maniera semplice di compiere qualsiasi azione, ed inoltre nonostante sia da subito divertente e coinvolgente, ciò non inficia in alcun modo la grande profondità del gameplay. Buona l'intelligenza artificiale, anche se in qualche frangente vi è qualche problema nel posizionamento dell'arbitro e soprattutto alcuni lottatori tenderanno ad "incastrarsi" in prossimità di alcuni ostacoli. Ottima anche la longevità; sono presenti decine e decine di tipologie di incontri, dal classico uno contro uno, ad incontri di gabbia (per la prima volta sarà possibile uscire anche dalla porticina laterale), di scala, di coppia, risse e reali e tantissimi altri, tra cui spicca il nuovo buried alive (letteralmente sepolto vivo). Bisognerà portare il proprio avversario nella bara (situata in prossimità dell'ingresso dell'arena) e lì rinchiuderlo! Curiosamente alle lottatrici non sarà permesso partecipare a tutti i tipi di match ma solo ai più semplici, oltre che al Fulffil your fantasy, una sorta di battaglia all'ultima cuscinata.
Per il giocatore in singolo, la modalità portante è ancora una volta la carriera, nella quale si dovrà traghettare un novellino della federazione fino alla conquista della cintura di campione mondiale. Tanti i bivi e le situazioni in cui sarà il giocatore a determinarsi il proprio futuro, peccato però che una volta terminata la stagione si debba necessariamente ricominciare. Discorso migliore per il multiplayer, fino a sei giocatori potranno combattere contemporaneamente in qualsiasi tipo di incontro senza nessun problema di gestione da parte della cpu, presente anche l'online, più curato rispetto allo scorso episodio, ma che soffre comunque di qualche problemino di connessione. Ritornando alle opzioni per il singolo giocatore, non possiamo non citare l'inedita modalità manager. Il giocatore dovrà occuparsi di gestire uno dei due roster, mettendo sotto contratto i vari lottatori (facendo attenzione però al budget disponibile), organizzando gli incontri, le faide e gli eventi, nel tentativo di superare lo share del proprio avversario. Interessante per certi versi, ma piuttosto limitato e ripetitivo. Nascerà presto una serie parallela manageriale?
Passando all'analisi dell'aspetto tecnico, anche in questo versante bisogna segnalare delle evidenti migliorie; i wrestlers sono ancor più fedeli alle loro controparti reali, i modelli poligonali sono ottimamente realizzati e proporzionati, e possono vantare delle texture curatissime che ben evidenziano le numerose caratteristiche quali muscoli, tatuaggi ed accessori d'ogni lottatore. Ottime anche le animazioni, assolutamente verosimili, varie, e perfettamente adatte ad ogni contesto, dall'ingresso dei lottatori sul ring fino alla riproduzione delle mosse. La fluidità si mantiene sempre su discreti livelli anche nei momenti più caotici, e le arene possono vantare una riproduzione del pubblico su livelli finalmente sufficienti. Buono il sistema di collisioni, anche se sporadicamente avviene qualche strana compenetrazione. Da segnalare anche un piccolo bug che irrompe in occasione di qualche irish whip, dove il lottatore anziché correre pare pattinare.
Si assesta su buoni livelli anche il comparto sonoro, le musiche che fanno da sottofondo ai menù ed agli incontri sono adattissime, ed inoltre tutti i dialoghi all'interno della modalità carriera sono stati doppiati dagli stessi protagonisti. Per la prima volta nella storia della serie, il titolo è interamente tradotto con testi a schermo in italiano; si denota però da alcuni strani errori che il traduttore non abbia grandi conoscenze in materia.
Tecnicamente curatissimo, ricchissimo di modalità e con importanti novità che non alterano la giocabilità del titolo ma lo rendono ancor più coinvolgente e profondo, fanno di Smackdown Vs Raw 2006 il miglior gioco di wrestling disponibile sul mercato.
Smackdown Vs. Raw 2006
8.5
Voto
Redazione
Smackdown Vs. Raw 2006
Senza troppi giri di parole, Smackdown vs raw 2006 è sicuramente il miglior gioco di wrestling disponibile. L'ultimo nato di casa Thq, aggiunge ancor più profondità alla collaudata formula del gameplay grazie a delle importanti innovazioni. Aggiungeteci una ottima realizzazione tecnica ed una longevità elevatissima, e capirete perché sia un gioco da consigliare a tutti gli amanti di questo sport/spettacolo e non solo.