Sniper : Ghost Warrior PC Gold
di
Alessandro Cossu
Ultimamente, il cinema, la televisione e non ultimo il nostro adorato mondo dei videogames sembra aver dimenticato la nobile arte dell'uccisione silenziosa a distanza; certo, in quasi tutti i titoli del filone degli sparatutto- siano essi più o meno blasonati, esiste la possibilità e persino talvolta l'obbligo di usare una arma da cecchino, ma prodotti basati esclusivamente sul “cecchinaggio”,si contano davvero sulla punta delle dita di una mano digitale. A (ri)colmare questa lacuna, almeno per quanto concerne la nostra macchina da gioco favorita ci ha (ri)pensato la FX Interactive, proponendo la Versione Oro de “Sniper : Ghost Warrior”, titolo già recensito per voi su Gamesurf nella sua incarnazione per la scatola X di Microsoft più o meno diciotto mesi or sono. Oggi dunque, il gioco torna sul mercato con qualche piccola miglioria, qualche nuova mappa per il multigiocatore, il DLC "Second Strike" e un po' di fix incorporate nel codice ma, nel complesso, ci troviamo di fronte al medesimo prodotto di qualche stagione fa.
La storia dietro a questo “Ghost Warrior”, per quanto concerne la campagna in singolo, ruota attorno ad una rivolta civile scoppiata in un non meglio identificato paese africano. Non si può certo dire che i programmatori siano stati prodighi di informazioni, ne all'inizio ne tantomeno andando avanti con il gioco : in ogni caso,noi entreremo nella bagarre, più o meno nel momento in cui la situazione politica é definita e una controffensiva governativa é in atto per ristabilire l'ordine. Il filmato iniziale, ben realizzato ma che mostra fin da subito alcune sbavature grafiche, ci mostrerà stralci di vita nel paese dove ci troveremo a muoverci; un paese abusato e violentato, stretto nella morsa ferrea dei rivoltosi che uccidono senza pietà chiunque si metta sulla loro strada. E'in questo clima - ahinoi, tristemente attuale, che inizieremo a vestire i panni di un Ghost Warrior, ovvero un membro di una squadra d'elite militare supersegreta-superaddestrata-supertutto, con una particolare attitudine alle uccisioni a distanza.
Nonostante le buone intenzioni dei programmatori, i brevi briefing iniziali prima di ogni missione non aiutano - non troppo,almeno,il giocatore a immedesimarsi nella storia che,oggi come allora,é troppo fragile e sfilacciata per risultare veramente interessante; a tutti gli effetti, si viene sballottati in questo o in quel campo di battaglia senza soluzione di continuità e senza che ci si senta parte di un progetto più grande. Nella pugna, d'altro canto, perdersi o rischiare di non trovare il proprio obiettivo sarà praticamente impossibile, grazie agli onnipresenti indicatori degli obiettivi e di status. In buona sostanza, il gioco prevede quasi sempre l'uccisione a distanza di un numero sempre più elevato di avversari; se é vero che é un crudo piacere veder saltare capocce a profusione per la prima mezz'ora, é altrettanto vero che al trentunesimo minuto di gioco la cosa verrà inevitabilmente a noia. Interessanti,ma non proprio utilissimi, i parametri aggiunti al nostro eroe : frequenza cardiaca, posizione, forza del vento, luce e tutto quanto possa influenzare un tiro a distanza.
L'aggiunta di una sorta di bullet-time si é invece rivelata una scelta a dir poco azzeccata : fermare il tempo per pochi attimi si dimostrerà spesso vitale in quanto il nostro sniper-man soffre di tremori diffusi anche quando deve colpire un bersaglio relativemente innocuo a distanze non proprio siderali. A questo quadro non proprio idilliaco,si vada ad aggiungere una IA invero piuttosto altalenante : potremmo in effetti dire che i nostri avversari si dividono in due categorie. Alla prima,appartengono i soldati con facoltà paranormali tali da far invidia a Allison Dubois. Questi individui sono in grado di scoprirci anche nel folto della giungla più impenetrabile, mentre siamo ammantati dal mantello dell'invisibilità di Harry Potter e più silenziosi di una chiesa a Ferragosto. Di contro, alla seconda categoria di nemici, appartengono coloro i quali non si accorgono della nostra presenza neanche se chiediamo loro da accendere, facendo nel contempo un baccano tale che al confronto il carnevale di Rio sembrerebbe una riunione di monaci votati al silenzio. Tali situazioni si sono verificate sia nelle sessioni di mero “cecchinaggio”, sia in quelle - molto gradite per variare un gameplay altrimenti troppo simile a se stesso, dove la cautela abbandona il campo in favore di una azione molto frenetica e decisamente più immediata, in linea con gli FPS alla Call Of Duty,ma senza il carisma della serie appena citata.
Questa sorta di particolare “dualità”, la si riscontra (nonostante l'indiscussa superiorità della versione PC rispetto a quella recensita a suo tempo per la Xbox 360) anche nel comparto grafico. Il Chrome Engine nella sua quarta incarnazione, tirato a lucido per l'occasione, da il meglio di se durante le sessioni che chiameremmo “Sniper-Shot”, portando a video (specialmente alzando al massimo il dettaglio) una foresta lussureggiante,viva e vitale per quanto ammantata,inevitabilmente,da un'aria di già visto e già vissuto. Nelle sezioni che seguono gli stilemi dei più classici FPS,invece,ci si scontra con ambientanzioni spesso scarne e afflitte da numerose pecche,come fenomeni di compenetrazione, gestione delle ombre tutt'altro che ottimale e tutto quel corredo di piccoli difetti che saltano maggiormente all'occhio anche in virtù del fatto che,comunque,il gioco é anzianotto e già all'epoca della sua uscita non era propriamente uno spettacolo, almeno non per le retine bramose e smaliziate dei giocatori su personal computer.
Molti di questi difetti sono in parte attenuati in modalità multiplayer, dove né i picchi di difficoltà né le bizze della IA del gioco possono influire; il titolo City Interactive offre le modalità Deathmatch, Team Deathmatch, e VIP (un giocatore é designato come VIP, il che lo rende un bersaglio più prezioso) e dobbiamo riconoscere che le mappe multi giocatore sono ben strutturate. Peccato per l'assenza di una modalità co-op, in quanto le sessioni FPS sarebbero state molto interessanti da affrontare nei panni di un cecchino e di un soldato d'assalto.
La storia dietro a questo “Ghost Warrior”, per quanto concerne la campagna in singolo, ruota attorno ad una rivolta civile scoppiata in un non meglio identificato paese africano. Non si può certo dire che i programmatori siano stati prodighi di informazioni, ne all'inizio ne tantomeno andando avanti con il gioco : in ogni caso,noi entreremo nella bagarre, più o meno nel momento in cui la situazione politica é definita e una controffensiva governativa é in atto per ristabilire l'ordine. Il filmato iniziale, ben realizzato ma che mostra fin da subito alcune sbavature grafiche, ci mostrerà stralci di vita nel paese dove ci troveremo a muoverci; un paese abusato e violentato, stretto nella morsa ferrea dei rivoltosi che uccidono senza pietà chiunque si metta sulla loro strada. E'in questo clima - ahinoi, tristemente attuale, che inizieremo a vestire i panni di un Ghost Warrior, ovvero un membro di una squadra d'elite militare supersegreta-superaddestrata-supertutto, con una particolare attitudine alle uccisioni a distanza.
Nonostante le buone intenzioni dei programmatori, i brevi briefing iniziali prima di ogni missione non aiutano - non troppo,almeno,il giocatore a immedesimarsi nella storia che,oggi come allora,é troppo fragile e sfilacciata per risultare veramente interessante; a tutti gli effetti, si viene sballottati in questo o in quel campo di battaglia senza soluzione di continuità e senza che ci si senta parte di un progetto più grande. Nella pugna, d'altro canto, perdersi o rischiare di non trovare il proprio obiettivo sarà praticamente impossibile, grazie agli onnipresenti indicatori degli obiettivi e di status. In buona sostanza, il gioco prevede quasi sempre l'uccisione a distanza di un numero sempre più elevato di avversari; se é vero che é un crudo piacere veder saltare capocce a profusione per la prima mezz'ora, é altrettanto vero che al trentunesimo minuto di gioco la cosa verrà inevitabilmente a noia. Interessanti,ma non proprio utilissimi, i parametri aggiunti al nostro eroe : frequenza cardiaca, posizione, forza del vento, luce e tutto quanto possa influenzare un tiro a distanza.
L'aggiunta di una sorta di bullet-time si é invece rivelata una scelta a dir poco azzeccata : fermare il tempo per pochi attimi si dimostrerà spesso vitale in quanto il nostro sniper-man soffre di tremori diffusi anche quando deve colpire un bersaglio relativemente innocuo a distanze non proprio siderali. A questo quadro non proprio idilliaco,si vada ad aggiungere una IA invero piuttosto altalenante : potremmo in effetti dire che i nostri avversari si dividono in due categorie. Alla prima,appartengono i soldati con facoltà paranormali tali da far invidia a Allison Dubois. Questi individui sono in grado di scoprirci anche nel folto della giungla più impenetrabile, mentre siamo ammantati dal mantello dell'invisibilità di Harry Potter e più silenziosi di una chiesa a Ferragosto. Di contro, alla seconda categoria di nemici, appartengono coloro i quali non si accorgono della nostra presenza neanche se chiediamo loro da accendere, facendo nel contempo un baccano tale che al confronto il carnevale di Rio sembrerebbe una riunione di monaci votati al silenzio. Tali situazioni si sono verificate sia nelle sessioni di mero “cecchinaggio”, sia in quelle - molto gradite per variare un gameplay altrimenti troppo simile a se stesso, dove la cautela abbandona il campo in favore di una azione molto frenetica e decisamente più immediata, in linea con gli FPS alla Call Of Duty,ma senza il carisma della serie appena citata.
Questa sorta di particolare “dualità”, la si riscontra (nonostante l'indiscussa superiorità della versione PC rispetto a quella recensita a suo tempo per la Xbox 360) anche nel comparto grafico. Il Chrome Engine nella sua quarta incarnazione, tirato a lucido per l'occasione, da il meglio di se durante le sessioni che chiameremmo “Sniper-Shot”, portando a video (specialmente alzando al massimo il dettaglio) una foresta lussureggiante,viva e vitale per quanto ammantata,inevitabilmente,da un'aria di già visto e già vissuto. Nelle sezioni che seguono gli stilemi dei più classici FPS,invece,ci si scontra con ambientanzioni spesso scarne e afflitte da numerose pecche,come fenomeni di compenetrazione, gestione delle ombre tutt'altro che ottimale e tutto quel corredo di piccoli difetti che saltano maggiormente all'occhio anche in virtù del fatto che,comunque,il gioco é anzianotto e già all'epoca della sua uscita non era propriamente uno spettacolo, almeno non per le retine bramose e smaliziate dei giocatori su personal computer.
Molti di questi difetti sono in parte attenuati in modalità multiplayer, dove né i picchi di difficoltà né le bizze della IA del gioco possono influire; il titolo City Interactive offre le modalità Deathmatch, Team Deathmatch, e VIP (un giocatore é designato come VIP, il che lo rende un bersaglio più prezioso) e dobbiamo riconoscere che le mappe multi giocatore sono ben strutturate. Peccato per l'assenza di una modalità co-op, in quanto le sessioni FPS sarebbero state molto interessanti da affrontare nei panni di un cecchino e di un soldato d'assalto.
Sniper : Ghost Warrior PC Gold
6
Voto
Redazione
Sniper : Ghost Warrior PC Gold
Oggi come allora, il titolo patrocinato da City Interactive non ci ha convinto pienamente,nonostante la scritta “Gold”,che campeggia sulla invitante scatola; le poche innovazioni aggiunte non giustificano la riedizione,nonostante il prezzo estremamente competitivo come sempre accade nelle produzioni FX. Indubbiamente, chi vive di pane e colpi sulla lunga distanza, potrebbe passar sopra alle (troppe) magagne evidenziate in fase di recensione; il buon supporto multigiocatore (anche se al momento in cui scriviamo questo articolo,i server sono totalmente vuoti)colma parzialmente tali lacune, ma nel complesso,ci aspettavamo sicuramente qualcosa di meglio...la presenza del MAP PACK e del DLC "Second Strike" potrebbero comunque invogliare i giocatori a provare un titolo venduto decisamente a basso costo.