SnowCross

di Redazione Gamesurf
La modalità di gioco saliente risiede nel torneo, che, agli inizi, permette di cimentarsi nella sola categoria "sport". Vincendo le prime sei gare é possibile accedere ai successivi circuiti e godere dei dodici scenari disponibili. Col veicolo impostato alle condizioni originali, l'impresa si rivelerà quasi proibitiva, ma l'esecuzione di salti, trick e performance spettacolari corre in aiuto del giocatore, incrementando la velocità, l'accelerazione e il bilanciamento dei cinque mezzi selezionabili. E' una componente, questa, su cui fa perno in modo consistente l'intera meccanica di gioco e che appare, nonostante tutto, minata da una realizzazione ingenua quanto approssimativa. In primo luogo questo si rileva nell'assegnazone dei punti, pressoché omogenea per tutti i generi di "slide"; in secondo luogo si riscontra nel sistema di controllo, che si avvale di appena due tasti per l'esecuzione di 24 acrobazie; infine é discutibile lo studio dei veicoli, che sono indifferentemente adatti a ogni tipo di manovra. Di conseguenza, provare trick di volta in volta differenti e più pericolosi regala esili benefici e scarsa gratificazione. L'impressione finale é che l'aspetto "acrobatico" del titolo sia stato ricavato in maniera artificiosa, privo di un valido fondamento e poco integrato con gli altri elementi del gioco

JOLLY BLUE, LA SALA GIOCHI..
La matrice spiccatamente arcade di SnowCross é emblematica di un mutamento in atto nello scenario dei videogiochi per PC, dove il target di riferimento ha assunto sembianze diverse, confondendosi con gli utenti delle console in un costante processo di contaminazione. Non sorprende, allora, che il titolo targato Vicarious Visions somigli a un "coin op", piuttosto che alla tradizionale simulazione per computer, o che i giocatori, oggi, richiedano un approccio ai titoli immediato e un parco software ampio, molteplice. Nessun problema: un'impostazione arcade é spesso sinonimo di divertimento puro, punto e basta, a patto che, tuttavia, essa non si riveli un furbo pretesto per curare sommariamente la meccanica dell'azione, l'intelligenza artificiale del sistema, la precisione dei controlli, oppure per omettere modalità di gioco alternative e trascurare il fattore longevità. In poche parole la scelta "arcade" é ottima se non significa approssimare per difetto i contenuti