SnowCross
di
Redazione Gamesurf
Incide negativamente sulla spettacolarità dell'azione anche la scelta d'inserire una sola visuale di gioco, che, in verità, é la migliore possibile. Ma si sa, melium abundare, quam deficere... A fronte di animazioni piuttosto legnose e raramente credibili, segnaliamo poi la presenza di ottimi fondali in bitmap, che ben si integrano con i restanti elementi poligonali. Un velo pietoso và calato sul sonoro, povero nella forma e nella sostanza: le voci campionate (tanto del telecronista, quanto dei piloti) si contano sulle dita di una mano e il commento musicale é caratterizzato da melodie (?) techno, adatte alla frenesia della gara, ma esili negli arrangiamenti
I'M A LOSER BABY, SO WHY DON'T YOU KILL ME?
Da mancanze macroscopiche di natura strutturale e concettuale discendono altri inevitabili inconvenienti a carattere "fisiologico": essi riguardano la risposta ai comandi eccessivamente brusca (consigliamo l'uso di un pad dotato di leve analogiche), il conseguente e poco appagante comportamento dei vecoli, l'assenza di un editor per costruire nuovi circuiti, una localizzazione impropria, e la sfida limitata a un solo livello di difficoltà. In realtà, é possibile aggirare quest'ultima lacuna, evitando d'incrementare i valori delle slitte, ma in tal caso, verrebbe sfortunatamente a mancare una componente essenziale del titolo, che risiede appunto nel potenziamento dei mezzi. L'elemento maggiormente frustrante resta comunque la totale casualità delle collisioni: laddove urtare una montagna non provoca alcuna conseguenza, é possibile invece essere disarcionati dal minimo contatto con un'altra slitta. Si tratta di circostanze fin troppo ricorrenti e la frustrazione é dietro l'angolo...
I'M A LOSER BABY, SO WHY DON'T YOU KILL ME?
Da mancanze macroscopiche di natura strutturale e concettuale discendono altri inevitabili inconvenienti a carattere "fisiologico": essi riguardano la risposta ai comandi eccessivamente brusca (consigliamo l'uso di un pad dotato di leve analogiche), il conseguente e poco appagante comportamento dei vecoli, l'assenza di un editor per costruire nuovi circuiti, una localizzazione impropria, e la sfida limitata a un solo livello di difficoltà. In realtà, é possibile aggirare quest'ultima lacuna, evitando d'incrementare i valori delle slitte, ma in tal caso, verrebbe sfortunatamente a mancare una componente essenziale del titolo, che risiede appunto nel potenziamento dei mezzi. L'elemento maggiormente frustrante resta comunque la totale casualità delle collisioni: laddove urtare una montagna non provoca alcuna conseguenza, é possibile invece essere disarcionati dal minimo contatto con un'altra slitta. Si tratta di circostanze fin troppo ricorrenti e la frustrazione é dietro l'angolo...
SnowCross
SnowCross
Poteva rivelarsi un'ottima sorpresa, questo SnowCross, atteso prodotto dalle forti connotazioni arcade e dal background inedito. Un team di sviluppo in costante ascesa, come Vicarious Visions, sembrava fornire le credenziali necessarie e la giusta credibilità al gioco. Il risultato finale è tuttavia deludente, frutto di un'approssimazione generale nel comparto tecnico, di macroscopiche lacune nel sistema di controllo, d'incertezze imperdonabili nell'intelligenza artificiale. La sola modalità torneo, accompagnata da un esile numero di circuiti, non sopperisce alla grave assenza dell'opzione multigiocatore. Peccato, perchè l'impatto iniziale è discreto e sufficientemente coinvolgente, ma evidenti limiti nella meccanica delle collisioni e nella risposta ai comandi minano irrimediabilmente l'appeal del titolo.
Rimandato a Natale 2002.
Rimandato a Natale 2002.