Socom 2: U.S. Navy Seals
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Intendiamoci, le missioni risultano essere piacevolmente variegate, ma non esisteranno all'interno della missione stessa, eventi che tenderanno a spostare o a modificare il punto d'arrivo dell'operazione. Sebbene alcune informazioni raccolte come bonus potrebbero avvantaggiarvi nelle operazioni future, queste si dimostreranno più come palliativi o un semplice intrattenimento fine a sé stesso, dato che alla prova dei fatti niente andrà a cambiare. Vi capiterà, per esempio, di ascoltare furtivamente la conversazione tra alcuni soldati avversari e questo, secondo il sistema, dovrebbe facilitarvi il compito nelle missioni successive, visto che ormai siete a conoscenza dei sistemi difensivi del vostro nemico e potrete quindi avvantaggiarvi da quanto appreso. Tutte balle. Il sistema di gioco non verrà mai influenzato da eventi esterni e tutto passerà sempre dalla vostra testa e dalle vostre mani, anche se alcuni elementi secondari delle missioni potrebbero in qualche modo avvantaggiarvi per le missioni future. Il ritrovamento di una mappa, per esempio, potrebbe farvi partire nella missione successiva con l'obbiettivo finale già in bella evidenza nella vostra Tactical Map, risparmiandovi la ricerca dell'obbiettivo con conseguente risparmio di tempo e di potenziali pericoli per i vostri subordinati. Sempre a proposito delle missioni è da segnalare ancora una volta la struttura "Try & error" che vi porterà al successo finale facendo tesoro degli errori commessi, che vi costringeranno a iniziare innumerevoli volte la stessa missione, vista la mancanza di check point o punti di salvataggio interni alla mappa.
A voi, quindi, la scelta di affrontare la missione "alla Rambo", pagandone le conseguenze con largo spargimento di liquido ematico (vostro o nemico), oppure agire di soppiatto sfruttando le condizioni ambientali e cercando di cogliere le falle difensive dei vostri nemici. Uno dei cambiamenti più riusciti rispetto al primo episodio di SOCOM risiede proprio nella possibilità data ai nostri soldati di sfruttare al meglio le risorse ambientali. Alberi, rocce e alte sterpaglie forniranno ai nostri eroi riparo da sguardi poco amichevoli. Se l'effetto finale viene effettivamente raggiunto, con i nostri che riescono a spostarsi agevolmente tra l'erba, dobbiamo sforzarci di chiudere un occhio nel giudicare la realizzazione tecnica dell'effetto grafico in oggetto che vi vedrà compenetrare allegramente gli elementi della vegetazione, con questi ultimi che tendono poi a rimanere stoicamente in piedi malgrado il nostro passaggio. Niente che faccia gridare allo scandalo, anche perché, come detto poc'anzi, il difetto principale di SOCOM risiede ancora una volta nella gestione piuttosto approssimativa dell'Intelligenza artificiale nemica e dei vostri compagni di team. Entrando più nello specifico, ci ritroveremo a gestire compagni che, ancora una volta gestiti in maniera eccellente dal sistema di riconoscimento vocale Sony, tenderanno sempre a muoversi facendosi scoprire dai vostri nemici, spesso vanificando quanto di buono fatto per mantenervi nascosti ai loro occhi. Spesso e volentieri tenderanno anche ad ostacolare i vostri movimenti e a ritardare le vostre azioni, risultando di fatto un gradino indietro rispetto al primo SOCOM. Sullo stesso livello, purtroppo basso, è l'intelligenza artificiale dei nemici che tende sempre a rendere i nostri avversari piuttosto prevedibili e scontati.
Niente, o quasi, da ridire nell'aspetto grafico del gioco, sempre molto curato e pulito, con modelli poligonali accurati e credibili e con ambientazioni realistiche sia nelle sue rappresentazioni in esterno, sia negli ambienti interni, ricreati con dovizia di particolari. Quello che sembra essere peggiorato, rispetto alla precedente versione è il framerate, questa volta più instabile rispetto al passato, anche se il tutto avviene al di sotto di quel livello di guardia che non andrà ad inficiare sul gameplay. A fare da contraltare ad una versione single player sicuramente buona ma con qualche pecca, arriva la modalità online dove SOCOM2 dimostra ancora una volta di non avere assolutamente rivali (almeno per il momento). Nuove mappe, molte delle quali riprese dal single player, nuove modalità di gioco e soprattutto un migliorato sistema di controllo (anche se non tutti potranno rendersene conto da subito), garantiscono ancora una volta al titolo della Zipper la palma del miglior titolo online su PS2, titolo ampiamente riconosciuto da una community sempre più vasta e organizzata. Chiudiamo l'analisi su SOCOM2 con un accenno al sonoro del titolo che così come per il primo episodio presenta un discreto doppiaggio in italiano e musiche a tema epico-eroico che vi gaseranno non poco, rendendovi fieri dei vostri successi. Quello su cui abbiamo da ribattere, specie sul doppiaggio, non è tanto la qualità tecnica dello stesso, quanto piuttosto sull'inutilità di alcune involontarie escursioni nel campo della comicità di alcune frasi che stemperano inevitabilmente la tensione che si va a creare durante la missione.
Sony ha giocato sicuramente sul velluto, con questo SOCOM2, partendo dalla solida base rappresentata dall'ottimo esordio e ricamandoci sopra qualche piccola modifica e variazione sul tema, lasciando inalterata la struttura di gioco e l'atmosfera da "eroi" che si respira durante gli 8 livelli che farete vostri in una decina di ore complessive. Il risultato è sicuramente buono, ma ci saremmo aspettati qualcosina in più, soprattutto sul versante dell'IA, ancora una volta deficitaria. Sarà veramente il tre il "numero perfetto" ?