SOCOM: Combined Assault

di Marco Modugno
E quattro. La saga videoludica del SEALs della Marina americana, acclamato franchise esclusivo delle console Sony raggiunge, con questo Combined Assault, il quarto appuntamento, e probabilmente l'ultimo su piattaforma PS2, con il pubblico degli appassionati guerrafondai da salotto. La ricetta è simile, forse troppo, a quella imbandita in passato. C'è una campagna single player di 18 missioni, interamente ambientata nell'inventata regione caucasica dell'Adjikistan, scontato crogiolo di scontri etnici, guerriglia, coltivazione d'oppio, commercio illegale di armi e così via. Com'è facilmente immaginabile, saremo ancora una volta al comando di un team di quattro incursori della Marina USA, impegnati in missioni di sabotaggio, ricognizione o eliminazione dietro le linee nemiche.


Purtroppo, il fatto che la campagna sia localizzata in un'unica regione non giova particolarmente alla varietà dei paesaggi, di uno squallore tale da far spegnere il sorriso perfino al Joker di Batman. Tundre brulle, boscaglia grigia e casupole cadenti fanno da scenario alle peripezie guerresche dei prodi SEALs, che avranno di sicuro dovuto ricorrere ad un trattamento antidepressivo, una volta rientrati in patria. I limiti di una grafica ancora "old-gen", inoltre, si fanno sentire. Specie ora che siamo (mal) abituati allo splendore regalatoci quotidianamente dai titoli usciti per Xbox 360, PS3 e Wii. D'altronde la vecchia gloriosa PS2 ha fatto ormai il suo tempo, anche se è lodevole constatare come, a differenza della concorrenza, la Sony continui a rilasciare nuovi giochi anche per la vecchia console. Il problema, semmai, sta nell'opportunità di farlo a prezzo pieno, quando sarebbe forse il caso di allineare il costo di un titolo all'effettiva levatura tecnica dello stesso.
Oltretutto, fino ad un anno fa, SOCOM 4 era dato per certo come titolo della line-up d'esordio della PS3. Invece nisba: il dvd nelle nostre mani nemmeno si avvia, sulla neonata console, alla faccia della tanto discussa retrocompatibilità. Per vedere i SEALs in alta definizione, dovremo attendere un quinto capitolo, per il momento non ancora annunciato.

La prima nota stonata che si coglie esaminando SOCOM CA è infatti proprio il fatto che, al costo di un gioco nuovo, viene commercializzato una sorta di add-on che altro non fa che regalarci una nuova campagna, bellina ma non eclatante, aggiungendo le stesse opzioni multiplayer competitive del titolo precedente. Chi possiede SOCOM 3, quindi, desidererà acquistare il quarto capitolo solo se interessato alle missioni in singolo, dal momento che nessun nuovo apporto gli verrà, invece, dal pur godibile comparto online.
Né possono sopperire del tutto a questa mancanza le novità in termini di gameplay, rappresentate in sostanza da una diversa fase di selezione dell'equipaggiamento di missione, arricchito di ogni sorta di armi leggere, granate e alti ordigni più o meno letali, e da un migliorato sistema di controllo dei membri del team, attivabili attraverso un'interfaccia punta e clicca molto simile a quanto abbiamo già visto nei giochi della serie Rainbow Six. Il che finirà per farvi abbandonare, a meno che non l'adoperiate per giocare online, l'headset e i macchinosi comandi verbali, ancora presenti ma assai meno immediati della pressione di un tasto.


Intendiamoci, Combined Assault ha comunque la sua sostanza, garantita da uno dei migliori franchise d'azione targati Sony, tra i pochi a garantire anche ai possessori di PS2 un'esperienza online degna di questo nome. Le 18 missioni sono ambientate in mappe piuttosto vaste, percorribili liberamente, permettendo così diversi approcci tattici. Ed è lodevole anche la possibilità rimessa al giocatore di scegliere in che ordine affrontarle. Il gameplay, poi, pur inficiato da un'intelligenza artificiale di alleati e avversari piuttosto discontinua e snervante, si presenta solido e avvincente, a patto che non siate stufi d'impersonare il solito incursore alleato impegnato nella solita crisi mediorientale (almeno nei videogiochi, non sarebbe possibile un po' più di fantasia? Eppure l'uomo ha combattuto centinaia di conflitti in ogni epoca: possibile che sui nostri monitor non si veda altro che seconda guerra mondiale e controguerriglia contemporanea?).
La possibilità di condurre la campagna in cooperativo con tre amici, poi, che si sostituiranno ai nostri compagni di squadra virtuali, nonché l'implementazione di un sistema d'interazione con il gioco SOCOM: Fireteam Bravo uscito per PSP, che permette alle missioni completate all'interno di esso di modificare, se portate correttamente a termine, le situazioni e i pericoli che incontreremo in quelle di Combined Assault, costituiscono simpatiche aggiunte che rendono meno amaro da mandare giù il boccone del multiplayer competitivo completamente clonato da SOCOM 3. Che vuol dire sì trovare i serve già pieni di gente che gioca. Ma anche prenderle di santa ragione per settimane, se siete nuovi, da quelli che abitano online già da mesi e mesi.

A questo punto è presto detto. Se siete fan sfegatati della serie, vi ritroverete come a casa vostra in questo nuovo capitolo, apprezzando le novità e rimpiangendo quel che ancora non si è fatto in termini di miglioramento dell'IA. Anche se siete "soldati della domenica", però, è bene che sappiate che, ora come ora, sarà per voi ben difficile trovare qualcosa di meglio, in termini d'azione bellica, che giri sulla vostra fedele PS2. I riflettori delle software house, infatti, sono puntati su piattaforme d'ultima generazione e SOCOM: Combined Assault potrebbe davvero, se i dati delle vendite di PS3 raggiungeranno finalmente livelli di soddisfazione per la casa madre, il canto del cigno della saga.
Un cigno pronto a trasformarsi in un'araba fenice, però, che risorge dalle proprie ceneri e, potete scommetterci, si prepara, ancora di nascosto, a regalarci un titolone per PS3, aggiornato a tutti gli standard grafici e tecnici della migliore "next-gen", in grado di rispedire i Chimera di Resistance ben oltre gli Urali!
Quando tornerete dall'inospitale Adjikistan, perciò, fatevi sentire. Magari sapremo dirvi qualcosa di più in merito.