SOCOM: Fireteam Bravo 2

di Marco Modugno
Il ritorno di Sandman. No, il nemico giurato dell'Uomo Ragno, comparso anche nell'ultimo capitolo cinematografico dedicato alle gesta dell'aracnide più famoso del mondo non c'entra nulla. Stiamo parlando, invece, del leader del Fireteam Bravo dei SEALs della Marina USA, pronto a tornare in azione più pimpante che mai, in compagnia del suo inseparabile gregario, dopo il successo del primo capitolo PSP firmato SOCOM. Il teatro d'operazioni, stavolta, è l'immaginaria repubblica caucasica dell'Adjikistan, pericoloso calderone di tensioni etniche e religiose, covo di signori della guerra e della droga efferati e di spietati trafficanti di uomini. La localizzazione delle 14 missioni della campagna in un unico scenario geografico, però, non penalizza in alcun modo la varietà delle ambientazioni che il giocatore dovrà attraversare, dalla tundra a terreni boscosi, da centri abitati a tunnel sotterranei. Le mappe da perlustrare appaiono fin da subito molto più vaste di quelle viste nel predecessore. Il percorso, però, si sviluppa in modo lineare e il free-roaming che qualcuno si sarebbe augurato rimane ancora una realtà fuori portata.


Forse, però, è meglio così visto che l'utente tipicamente "mordi e fuggi" della PSP avrebbe rischiato di perdersi, se gli fosse stato dato modo di girovagare a piacere in scenari di simile ampiezza. In ogni caso, gli incursori della Marina non sono pagati per fare escursioni e lo schema di dover seguire un percorso prestabilito per raggiungere gli obiettivi di missione non appare poi così incredibile anche se visto in chiave tattica.
Come il solito, oltre all'obiettivo principale, sono disponibili bersagli secondari e/o bonus, che permettono, se raggiunti, di sbloccare armi ed equipaggiamenti extra. Non solo, però. Il perseguimento di scopi che apparentemente esulano dallo schema della missione principale, permette di ottenere punti comando, utilizzabili immediatamente per ricevere, ad esempio, lanci di rifornimenti o utili attacchi aerei per "ammorbidire" una postazione particolarmente ben difesa. Ma anche d'aumentare la vostra influenza sulla popolazione locale, stimolandola a fornirvi armi provenienti dal mercato nero o a rivelarvi la posizione dei vostri nemici. Queste caratteristiche non possono che accrescere il livello d'immedesimazione e coinvolgimento del gioco, che in tutte le sue caratteristiche tecniche e di gameplay si porta dietro l'ottima eredità del primo capitolo portatile della serie.

Rimane quindi l'intuitività dei comandi, favorita dall'ottimo sistema di blocco del bersaglio che mette al riparo dalla frustrazione di dover tentare tiri di precisione con un'interfaccia limitata come è lo stick della PSP. Facile anche impartire ordini al nostro gregario che, il più delle volte, mostrerà di avere abbastanza IA in zucca da tenersi al coperto e non farsi impallinare alla prima occasione, contribuendo nello stesso tempo al vostro sforzo bellico con il dovuto ardore.
Anche il motore grafico, mutuato dal precedente capitolo, fa il suo dovere al meglio, mostrandoci paesaggi ben renderizzati e modelli umani credibili, anche se non particolarmente vari. Nelle mischie più affollate il tutto subisce qualche rallentamento di troppo, ma bisogna tener presente le capacià effettive dell'engine della piattaforma hardware, che non è propriamente un Supercray. Stesse note positive per il comparto sonoro, forte di pezzi orchestrali di buon spessore tra una missione e l'altra e di una panoplia di voci e suoni credibile, meglio ancora se ascoltata in cuffia.


L'unica nota negativa del gameplay che siamo tentati di non perdonare agli sviluppatori della Zipper è la totale assenza di checkpoints. Provate a dimenticare d'usare un medikit e crepare nel bel mezzo di un livello di quelli tosti e, peggio per voi, vi toccherà ricaricare daccapo e buona notte! Non ci sembra che una scelta simile si addica alla clientela tipica di una console portatile, spesso devota a partite veloci ritagliate nei momenti d'intervallo dal lavoro o dallo studio, o durante gli spostamenti con i mezzi pubblici. La prossima volta, per favore, pensate anche a chi si sente frustrato nel rigiocare per la sesta volta un a missione perché qualche programmatore ben pensante ha pensato che, senza salvataggi intermedi, si sarebbe potuta migliorare la longevità del gioco.
In realtà, in effetti, la trama principale può essere esaurita, con un minimo di abilità, in una mezza dozzina di ore di gioco. Non è moltissimo, visto il prezzo pieno a cui il gioco è venduto. Però, come il solito, sul piatto della bilancia va pesato anche un eccellente comparto multiplayer che si avvale di 12 mappe dedicate e di ben 7 modalità di gioco, tra cui la nuovissima "tug of war" per obiettivi, davvero avvincente. Ovviamente si può giocare anche via Internet, oltre che in wi-fi locale, fino ad un massimo di 16 contendenti, record tuttora imbattuto nell'universo PSP.

Ma le ciliegine non sono finite. Ed ecco che il gioco Zipper ci permette di accedere ad un nuovo livello di connettività tra console. Se possedete anche una PS2 con il gioco SOCOM: Combined Assault vi sarete già resi conto di come le due campagne single player sono collegate a doppio filo. Il bello è che, giocando una missione su PSP che preveda, ad esempio, l'eliminazione di una data stazione di avvistamento, ecco che poi, una volta che avrete collegato le due console e avrete sincronizzato i dati, la campagna di Combined Assult subirà una modifica e, magari, il livello successivo si rivelerà più facile per i quattro SEALs che operano sulla PS2, per merito del successo dei loro due commilitoni gestiti sulla macchina tascabile. Questa chicca e l'implementazione, già vista negli altri titoli della serie, dell'utilizzo dell'headset nelle partite online consegnano a quest'ulteriore puntata della saga di SOCOM, ancora una volta, la palma di miglior shooter della gamma PSP. Il che, visti i nomi della concorrenza anche molto blasonata, non ci pare cosa da poco. Per questo ci sentiamo assolutamente a posto con la coscienza nel consigliarvelo. Sia che abbiate giocato il primo capitolo, sia che siate alla vostra prima uscita in missione con i SEALs.