Soldier Of Fortune: Payback

Soldier Of Fortune Payback
di
SQUADRA CHE VINCE(VA) NON SI CAMBIA.
La serie di “Soldier Of Fortune” (cfr. Soldato di Ventura), non ha bisogno di presentazioni. Il primo titolo, classe 2000, sviluppato da Raven Software, ebbe un grandissimo successo, dovuto principalmente all'incredibile tasso di violenza (virtuale) che permeava il gioco; il secondo, poco più che un clone del primo prodotto e datato 2002 (sempre creato dalla Raven Software), si fece largo nella community dei videogiocatori grazie ad ottimo comparto per il multiplayer. Oggi, ad un lustro di distanza da quell'ultima apparizione, la bandiera di SoF é passata nelle mani dei programmatori della Cauldron, patrocinati da Activision. Forse, questa misconosciuta casa di programmatori di Bratislava non dirà molto ai più, ma nel novero di questi signori, possiamo contare titoli come Gene Troopers e Battle Isle : The Andosia War (e fin qui, in effetti, non é che ci sia proprio da farsene un vanto), e il decisamente migliore Knights Of The Temple 2.


Il titolo esaminato oggi, nella sua incarnazione per la scatola X di Microsoft, ci mette nei panni di Thomas Mason, un mercenario ingaggiato per quella che, almeno all'inizio, pare una semplice missione di routine : andare in una non meglio precisata regione cinese, recuperare un diplomatico (no,non il pasticcino,ndAleNet), e scortarlo fuori dal paese, insieme ad un nostro compagno d'armi. Inutile dire che le cose non vanno per il verso giusto : il nostro partner si rivelerà essere più cattivo dell'Uovo di Pasqua dell'anno scorso mangiato col pandoro, e farà perdere le sue tracce molto presto, con il diplomatico a seguito. Le dodici missioni della campagna in singolo, ci vedranno quindi andare a caccia del nostro ex collega, e del prezioso ostaggio, attraverso scenari che vanno dalla Russia alla Birmania, con poche, effettive differenze.

Il nostro alter ego digitale, avrà a disposizione ben 32 modelli di armi, ivi comprese granate di vario genere e natura, nonché la presenza, ormai diventata un must, di alcune postazioni di fuoco fisse, dalle quali distribuire Morte e Distruzione. Purtroppo, il feeling con le armi é piuttosto vago : al di la della mediocre realizzazione dei sound fx, sparare con un mitra o con un fucile a pompa non cambierà poi molto l'esperienza di gioco. Quello che invece si noterà, eccome, é l'impatto delle armi sui malcapitati avversari. Il livello di violenza é altissimo, quasi ridicolo, con smembramenti vari, parti di corpo che saltano come pop-corn e la possibilità di infierire anche sui cadaveri (tuttavia, ci chiediamo l'utilità di questa opzione, ma transeat). Sono stati implementati nuovi “kill-point”: ad esempio, sparando alle gambe di quel bieco terrorista, sarà possibile fargli saltare un piede, spezzargli la caviglia, o tranciargli la gamba a due diverse altezze della coscia.


Sparare a bruciapelo col fucile su una spalla, equivarrà a vedere un pezzo di braccio volare per i verdi pascoli, così come un colpo preciso alla gola, potrebbe risolversi con la decapitazione del poveraccio oggetto delle nostre attenzioni. Purtroppo, dopo i primi cinque minuti nei quali avremo visto tutto lo scibile sanguigno del gioco, le animazioni mostreranno una certa ripetitività, e non sarà più così divertente vedere arti che volano contro i bordi dello schermo. Questa mancanza di divertimento é dovuta anche ad altri due fattori : il primo, é la scarsissima Intelligenza Artificiale dei nemici che, al pari di mucche al macello, saranno sempre ben felici di farsi massacrare, a prescindere dall'approccio che adotteremo nelle nostre sessioni. Il secondo, é dovuto alla grafica, spesso scarna ed un paio di gradini sotto lo standard attuale.

Il conteggio dei poligoni é decisamente basso, e nonostante siano stati implementati dei simpatici effetti di luce, la bassa risoluzione delle texture rovina un quadro generale già di per se poco appagante.
Altra nota di biasimo, é per il pessimo sistema di salvataggio : non ci sarà infatti possibile salvare a piacimento la nostra avventura, ma solo in appositi checkpoint automatici, peraltro poco frequenti.
Anche sul fronte audio, SoF:Payback soffre di un doppiaggio davvero poco ispirato, e di musiche che non ci sono sembrate adatte alla storia raccontata nel gioco.
Si segnala la presenza di una discreta modalità multiplayer, con le classiche modalità quali Deathmatch, Team Deathmatch e Capture The Flag; a queste, si aggiungano le “nuove” esperienze in multigiocatore, chiamate Demolition, Elimination & Team Elimination. Peccato per la scarsità delle mappe, il cui numero si ferma a cinque.



Soldier Of Fortune: Payback
4

Voto

Redazione

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Soldier Of Fortune: Payback

Probabilmente, il buon J. Mulligans non sarà felice, di vedere la “sua” saga finire in questo modo : l’appeal dei titoli precedenti, o del primo in particolare, non trova nuova linfa in questa incarnazione, che soffre di una realizzazione tecnica imperfetta. Puntare tutto sul livello di violenza (comunque customizzabile), nell’era di Gears Of War, Bioshock e compagnia divina, non é una scelta vincente, e Soldier Of Fortune : PayBack lo dimostra ampiamente. Consigliato solo ed esclusivamente, a chi vive di pane e FPS.

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