Sonic Adventure 2

di Redazione Gamesurf
L'ARTE DEL PERFEZIONAMENTO
Chiunque avesse giocato a Sonic Adventure tanto da arrivare a controllare anche il bestio robotico E-102, si ricorderà forse di come i livelli dedicati a tale personaggio fossero piuttosto limitati e lasciassero intravedere solo qualche stralcio di vera intuizione nel design degli stage. In Sonic Adventure 2 la situazione é cambiata, fortunatamente
Eliminata alla radice la possibilità di muovere Tails "normalmente", si é trasformato il volpino in un vero e proprio pilota di quel grosso mecha che é poi il suo aereo muta-forma, al pari di Eggman. Se a una prima occhiata e nelle prime fasi di gioco tali aree possono sembrare limitate e piuttosto ripetitive, é sufficiente raggiungere perlomeno il punto in cui a entrambi i personaggi viene fornita la possibilità di fluttuare nell'aria grazie a le nuove risorse applicate ai due cosi di metallo. Più o meno contemporaneamente (ma volendo sin dai livelli precedenti), gli stage dedicati a Tails ed Eggman si tramutano in un'orgia di nemici da abbattere con decine di missili da utilizzare contemporaneamente. Allo stesso modo le esperienze di gioco dei due personaggi sono quelle che da più vicino ricordano i classici giochi di piattaforme, con dei passaggi lunghissimi, impegnativi e, naturalmente, quanto mai divertenti, in cui occorre mostrare precisione, pulizia nei salti, attenzione, tempismo e velocità

Nulla da dover precisare di particolare per quel che riguarda i passaggi dedicati a Sonic e Shadow, spettacolari, divertenti e capaci di sorprendere come solo i vari Mario riescono a fare (seppur con una ricetta del tutto differente). Come se non bastasse in Sonic Adventure 2 sono incluse nuove possibilità di movimento azzeccatissime e adrenaliniche come il tanto decantato grind su sbarre e supporti vari, possibilità che si traduce nella realizzazione di livelli in grado di lasciare il giocatore continuamente col fiato sospeso (segnaliamo su tutti Sky Rail per Shadow e Final Rush per Sonic). Ma non mancano anche nuovi marchingegni e nuovi ostacoli che rendono il cammino dei due porcospini elettrizzante e pericoloso, senza dimenticare di citare qualche idea che arriva direttamente dal primo episodio di Sonic (é il caso di alcuni grossi rulli rotanti presenti nell'avventura di Shadow che ricordano in maniera impressionante alcune zone della Scrap Brain Zone di Sonic 1). Potremmo facilmente riempire altre ore nel tentativo d'indicare tutti gli elementi e le trovate che rendono i livelli di Sonic e di Shadow capaci di valere da soli l'intero gioco e, soprattutto, fungere da validi rappresentanti di uno dei modi migliori d'intere i platform game degli ultimi dieci anni... ma semplicemente, per motivi di spazio e tempo, passiamo oltre