SONIC ADVENTURE
di
Redazione Gamesurf
SEI AVVENTURE IN UNA
Sebbene la star assoluta del gioco sia indiscutibilmente Sonic, la sua storia si intreccia inesorabilmente con quella di altri cinque personaggi, come nel caso di Tails (una volpe con due code, per i meno informati...), che si incontra praticamente al termine del primo Action Stage. Dopo aver fatto la conoscenza di tali personaggi di contorno, il giocatore riceve la possibilità di utilizzarli come protagonisti in altrettante mini-avventure, di durata inferiore a quella di Sonic ma comunque totalmente differenti e spesso ambientate in stage esclusivi e inaccessibili agli altri personaggi. La particolare soluzione narrativa scelta dal Sonic Team propone l'intera vicenda ben distribuita per tutte e sei le avventure, per cui diventa possibile svelare l'intero intreccio narrativo unicamente portando a termine le storie di ciascun personaggio
State dunque pur certi che, per esempio, la risposta ad un interrogativo incontrato durante l'avventura di Knuckles (l'echidna rossa, sempre per i meno informati, cui é anche dedicato l'apposito box a corredo della recensione...) potrebbe trovarsi in un passo narrativo riguardante Amy (la porcospina rosa...). La presenza di sei differenti personaggi da utilizzare conferisce al gioco una varietà praticamente ineguagliata da nessun altro platform game sul mercato, consolidata anche dal differente gameplay rinvenibile nei differenti Action Stage dedicati a ciascun personaggio. Se per portare a termine un livello con Sonic basta infatti raggiungere il "traguardo" e fare esplodere la suddetta "campana", giocare con Knuckles significa mettersi alla ricerca di tre pezzi di smeraldo disposti casualmente all'interno dei livelli, utilizzando un apposito indicatore sonoro. Il caso più estremo di questa differenziazione si ottiene usando il gatto Big, i cui Action Stage sono praticamente dei piccoli simulatori di pesca in cui é necessario far abboccare all'amo la sua amica rana Froggy (é una lunga storia...)
SPETTACOLO DI VARIETA'?
La varietà in Sonic Adventure non é solamente derivata dalla presenza dei sei differenti personaggi, ma anche dalla gigantesca, ciclopica quantità di trovate e innovazioni presenti nei vari action stage. In pratica ciascun "livello" del gioco comprende apposite sequenze speciali, dei punti "clue" che inseriscono nella "normale" azione ulteriori sconvolgimenti, riuscendo a mantenere la noia anni luce lontana dal giocatore. Fare un elenco di tutte le caratteristiche meritevoli di menzione é arduo, ma dovendo citarne alcune non si può non parlare del livello "Ice Cap Zone", terminante in una lunga rocambolesca fuga sullo snowboard (con tanto di ostacoli e acrobazie). Oppure il livello Casinopolis, composto da tutta una serie di giochi d'azzardo, compresi due flipper perfettamente godibili, uno dei quali basato sullo splendido (e spesso incompreso) Nights, videogioco del Sonic Team sviluppato per Sega Saturn. Oppure ancora lo stage "Sky Deck", un vero capolavoro di frenesia e design, difficilmente eguagliato in altri giochi analoghi
Sebbene la star assoluta del gioco sia indiscutibilmente Sonic, la sua storia si intreccia inesorabilmente con quella di altri cinque personaggi, come nel caso di Tails (una volpe con due code, per i meno informati...), che si incontra praticamente al termine del primo Action Stage. Dopo aver fatto la conoscenza di tali personaggi di contorno, il giocatore riceve la possibilità di utilizzarli come protagonisti in altrettante mini-avventure, di durata inferiore a quella di Sonic ma comunque totalmente differenti e spesso ambientate in stage esclusivi e inaccessibili agli altri personaggi. La particolare soluzione narrativa scelta dal Sonic Team propone l'intera vicenda ben distribuita per tutte e sei le avventure, per cui diventa possibile svelare l'intero intreccio narrativo unicamente portando a termine le storie di ciascun personaggio
State dunque pur certi che, per esempio, la risposta ad un interrogativo incontrato durante l'avventura di Knuckles (l'echidna rossa, sempre per i meno informati, cui é anche dedicato l'apposito box a corredo della recensione...) potrebbe trovarsi in un passo narrativo riguardante Amy (la porcospina rosa...). La presenza di sei differenti personaggi da utilizzare conferisce al gioco una varietà praticamente ineguagliata da nessun altro platform game sul mercato, consolidata anche dal differente gameplay rinvenibile nei differenti Action Stage dedicati a ciascun personaggio. Se per portare a termine un livello con Sonic basta infatti raggiungere il "traguardo" e fare esplodere la suddetta "campana", giocare con Knuckles significa mettersi alla ricerca di tre pezzi di smeraldo disposti casualmente all'interno dei livelli, utilizzando un apposito indicatore sonoro. Il caso più estremo di questa differenziazione si ottiene usando il gatto Big, i cui Action Stage sono praticamente dei piccoli simulatori di pesca in cui é necessario far abboccare all'amo la sua amica rana Froggy (é una lunga storia...)
SPETTACOLO DI VARIETA'?
La varietà in Sonic Adventure non é solamente derivata dalla presenza dei sei differenti personaggi, ma anche dalla gigantesca, ciclopica quantità di trovate e innovazioni presenti nei vari action stage. In pratica ciascun "livello" del gioco comprende apposite sequenze speciali, dei punti "clue" che inseriscono nella "normale" azione ulteriori sconvolgimenti, riuscendo a mantenere la noia anni luce lontana dal giocatore. Fare un elenco di tutte le caratteristiche meritevoli di menzione é arduo, ma dovendo citarne alcune non si può non parlare del livello "Ice Cap Zone", terminante in una lunga rocambolesca fuga sullo snowboard (con tanto di ostacoli e acrobazie). Oppure il livello Casinopolis, composto da tutta una serie di giochi d'azzardo, compresi due flipper perfettamente godibili, uno dei quali basato sullo splendido (e spesso incompreso) Nights, videogioco del Sonic Team sviluppato per Sega Saturn. Oppure ancora lo stage "Sky Deck", un vero capolavoro di frenesia e design, difficilmente eguagliato in altri giochi analoghi
SONIC ADVENTURE
SONIC ADVENTURE
Anche valutandolo a oltre due anni dalla sua uscita, Sonic Adventure rimane uno dei migliori giochi mai prodotti per Dreamcast e uno dei videogame più vari, singolari e completi apparsi sul mercato negli ultimi anni. Di certo non privo di difetti, e sotto certi aspetti troppo semplice, il gioco del Sonic Team risulta pur sempre un'esperienza indimenticabile per gli amanti dei platform game e dei giochi d'azione, che rimarranno rapiti dalle avventure offerte da Sonic Adventure. Insomma, se possedete un Dreamcast e non avete ancora questo gioco il consiglio è quello di procurarsene una copia e goderselo fino al nocciolo. Difficilmente ne rimarrete delusi.
SECONDO COMMENTO
"Adventure". Il titolo è già parziale indizio di quello che troverete nell'incarnazione a 128 bit del mitico porcospino blu. Avventura perchè il passaggio attraverso le tre dimensioni ha inevitabilmente sacrificato parte dell'incessante freneticità che ha contraddistinto i precedenti titoli bidimensionali. Intendiamoci, questo non vuol assolutamente dire che il capolavoro Sega sia un Mario 64 antropomorfo: giocare a Sonic significa ancora sfrecciare alla velocità del suono, schizzare da una piattaforma all'altra e "pensare veloce". La sensazione di vivere una vita ai 200 Km/h è resa ancor più convincete dall'incredibile realizzazione tecnica che il Sonic Team ha saputo ottenere: fluidità praticamente incrollabile, texture eccellenti e colori vividi ricoprono livelli, a tratti molto lunghi, appositamente strutturati per lasciare il giocatore a bocca aperta fra un'evoluzione volante e l'altra. Peccato per alcuni problemi, piuttosto marcati invero, nella gestione delle telecamere di gioco... che però non possono intaccare un capolavoro che, anche grazie ad alcune trovate, come l'allevamento dei Chao, può contare su una longevità di tutto rispetto.
A oltre due anni e mezzo di distanza dalla sua uscita, Sonic Adventure si conferma indiscutibile capolavoro dell'industria videoludica moderna, sfoggiando un impatto grafico ancora al passo coi tempi, dove tuttora insuperato, e portando con se il dolce odore dei ricordi.
Andrea Focacci
TERZO COMMENTO
Il calendario segna 19 giugno 2000 nel momento in cui scrivo queste righe, a sottolineare che l'età dei proclami e delle grida sensazionalistiche, per il Dreamcast, è definitivamente passata. Eppure qualcosa di grande e significativo la "console sfortunata" è riuscita a presentarlo, partendo proprio dal qui presente Sonic Adventure. Un gioco di Sonic come non si vedeva da tanti, troppi anni, un platform 3D ancora ubriacante e ancora una volta diverso dal rivale di sempre, Mario. Sonic Adventure rappresenta effettivamente l'essenza del porcospino blu, trasportata in un piccolo universo di texture e poligoni, che si apre davanti al giocatore nel momento in cui viene premuto il pulsante Start. Grafica spettacolare, velocissima e quasi abbagliante, giocabilità da primato anche per merito dei numerosi personaggi (e delle relative avventure) disponibili, sonoro che vale l'acquisto della soundtrack originale dedicata. Sarebbe facile, per i più critici, bollare Sonic Adventure come un remake degli episodi a 16 bit, ma sarebbe anche ingeneroso e ingiusto, viste le tantissime possibilità offerte dal titolo Sonic Team, partendo dalle semplici corse mozzafiato sui palazzi di Station Square per arrivare al sottogioco A-Life. Se possedete un Dreamcast e non avete ancora acquistato questo titolo, sappiate che non solo vi siete persi uno dei migliori platform 3D degli ultimi anni, ma avete fatto un vero e proprio torto alla vostra "autostima" di videogiocatori.
Alessandro Martini
SECONDO COMMENTO
"Adventure". Il titolo è già parziale indizio di quello che troverete nell'incarnazione a 128 bit del mitico porcospino blu. Avventura perchè il passaggio attraverso le tre dimensioni ha inevitabilmente sacrificato parte dell'incessante freneticità che ha contraddistinto i precedenti titoli bidimensionali. Intendiamoci, questo non vuol assolutamente dire che il capolavoro Sega sia un Mario 64 antropomorfo: giocare a Sonic significa ancora sfrecciare alla velocità del suono, schizzare da una piattaforma all'altra e "pensare veloce". La sensazione di vivere una vita ai 200 Km/h è resa ancor più convincete dall'incredibile realizzazione tecnica che il Sonic Team ha saputo ottenere: fluidità praticamente incrollabile, texture eccellenti e colori vividi ricoprono livelli, a tratti molto lunghi, appositamente strutturati per lasciare il giocatore a bocca aperta fra un'evoluzione volante e l'altra. Peccato per alcuni problemi, piuttosto marcati invero, nella gestione delle telecamere di gioco... che però non possono intaccare un capolavoro che, anche grazie ad alcune trovate, come l'allevamento dei Chao, può contare su una longevità di tutto rispetto.
A oltre due anni e mezzo di distanza dalla sua uscita, Sonic Adventure si conferma indiscutibile capolavoro dell'industria videoludica moderna, sfoggiando un impatto grafico ancora al passo coi tempi, dove tuttora insuperato, e portando con se il dolce odore dei ricordi.
Andrea Focacci
TERZO COMMENTO
Il calendario segna 19 giugno 2000 nel momento in cui scrivo queste righe, a sottolineare che l'età dei proclami e delle grida sensazionalistiche, per il Dreamcast, è definitivamente passata. Eppure qualcosa di grande e significativo la "console sfortunata" è riuscita a presentarlo, partendo proprio dal qui presente Sonic Adventure. Un gioco di Sonic come non si vedeva da tanti, troppi anni, un platform 3D ancora ubriacante e ancora una volta diverso dal rivale di sempre, Mario. Sonic Adventure rappresenta effettivamente l'essenza del porcospino blu, trasportata in un piccolo universo di texture e poligoni, che si apre davanti al giocatore nel momento in cui viene premuto il pulsante Start. Grafica spettacolare, velocissima e quasi abbagliante, giocabilità da primato anche per merito dei numerosi personaggi (e delle relative avventure) disponibili, sonoro che vale l'acquisto della soundtrack originale dedicata. Sarebbe facile, per i più critici, bollare Sonic Adventure come un remake degli episodi a 16 bit, ma sarebbe anche ingeneroso e ingiusto, viste le tantissime possibilità offerte dal titolo Sonic Team, partendo dalle semplici corse mozzafiato sui palazzi di Station Square per arrivare al sottogioco A-Life. Se possedete un Dreamcast e non avete ancora acquistato questo titolo, sappiate che non solo vi siete persi uno dei migliori platform 3D degli ultimi anni, ma avete fatto un vero e proprio torto alla vostra "autostima" di videogiocatori.
Alessandro Martini