Sonic & All-Stars Racing Transformed
Gli spin-off “motorizzati” delle più svariate saghe di videogiochi non sono certo più una novità, ed ogni generazione di console ospita solitamente uno o più titoli di quello che é effettivamente diventato un filone autonomo: quello del Kart-battleracing. Sonic & All-Stars Racing Transformed rientra ovviamente in questa categoria, e come il precedente Sonic & SEGA All-Stars Racing si propone di mettere insieme personaggi tratti dai più famosi brand della casa Giapponese - e non solo, visto che compare anche Ralph Spaccatutto - e farli concorrere in una serie di gare automobilistiche.
“Automobilistiche”? Non esattamente: la caratteristica innovativa del gioco consiste infatti nel fatto che all'attraversamento di appositi anelli azzurri il mezzo condotto cambierà forma, alternandosi tra automobile (appunto), motoscafo ed aeroplano. La trasformazione del veicolo é tutt'altro che puramente estetica, dato che le tre forme differiranno anche notevolmente per quanto concerne il controllo e le prestazioni: i motoscafi devono infatti fare i conti con onde e mareggiate, oltre a dover effettuare delle virate più complesse rispetto ai mezzi gommati, mentre gli aerei dovranno anche destreggiarsi con la quota e con percorsi tendenzialmente meno restrittivi.
La maggior parte dei percorsi stessi incarnerà tra l'altro la natura trasformista del titolo: molti, se non tutti, offriranno bivi e strade alternative e spesso e volentieri muteranno nel corso dei tre giri. In certi circuiti il medesimo tratto può infatti essere affrontato nelle tre incarnazioni differenti a seconda della tornata, magari perché la pista gommabile si apre o si distrugge, lasciando spazio a canali acquatici o al vuoto cosmico. Certi bivi offrono oltretutto la possibilità di scelta, in quanto seguendo una strada piuttosto che l'altra ci si ritroverà a guidare un mezzo piuttosto che un altro.
É importante però imparare subito una cosa: la trasformazione é possibile SOLO attraverso gli appositi anelli. Mancarne uno o cercare di “saltare” da una strada ad un'altra verrà infatti considerato come un “fuori pista”, con conseguente riposizionamento del mezzo. Oltre a questo dettaglio, per il resto il gioco si comporta come un normale battleracing: oltre all'analogico sinistro per la guida e il controllo di quota, dovrete gestire principalmente tre comandi, vale a dire l'acceleratore, il freno/sgommata e il tasto di attivazione dell'eventuale item raccolto, il quale come di consueto può essere un temporaneo turbo, un'arma a traiettoria dritta o a ricerca, una mina e altro ancora, fino all'elusivo “All-Star” che tramuta il mezzo in un aereo invulnerabile per un lasso di tempo limitato.
Come nella maggior parte dei kart-game, anche S&ASRT sfrutta il sistema delle sgommate e delle evoluzioni per ottenere dei “turbo” temporanei: mantenendo premuto il freno durante una curva é infatti possibile sgommare sulla strada - o surfare sull'acqua, o cabrare in aria - raggiungendo nel tempo tre livelli di power-up: rilasciare il tasto a quel punto attiverà il turbo di cui parliamo. L'analogico destro é invece il comando preposto alle capriole da effettuare a mezz'aria durante i salti e durante le trasformazioni per ottenere ulteriori turbo: in forma di aereo l'evoluzione non genererà turbo ma permetterà di schivare all'ultimo secondo ostacoli e proiettili.
Il gioco offre una modalità carriera non lineare composta da eventi affrontabili nelle tre categorie C, B e A: ciascuna categoria presenterà ovviamente difficoltà ed obbiettivi differenti, e superarla premierà il giocatore con le apposite stelle, da 1 a 3 NON cumulative. Questo significa che, volendo fare un esempio, superare una gara in classe B conferirà due stelle, ma anche che a quel punto l'unico altro modo in cui sarà possibile ottenere ulteriori stelle da quello specifico evento sarà di vincerlo in classe A, la quale attribuirà solo la terza.
Le stelle sono comunque fondamentali nel percorso della carriera, perché servono per aprire i “lucchetti” che chiudono alcuni percorsi di prove, oltre che per sbloccare i vari personaggi - il roster conta 22 corridori, di cui solo 10 immediatamente disponibili. In linea di massima si può andare avanti piuttosto spediti affrontato la carriera in classe B, ma per sbloccare tutto e tutti non c'é scampo: bisogna vincere tutto in classe A, e non sarà per niente facile. Per quanto infatti non abbiamo registrato la fastidiosa tendenza dell'IA nel bersagliare il giocatore tipica di molti altri kart-battleracing, questa corre e combatte in maniera certamente dignitosa, dando all'esperienza in singolo un taglio tutt'altro che elementare.
Le prove inoltre non si limitano alla canonica gara: il giocatore dovrà affrontare corse a tempo tra anelli-checkpoint, evitando il traffico stradale, cercando di sgommare il più a lungo possibile o di rimanere costantemente in turbo, oltre a dover sopravvivere a corse-battaglia con un numero di vite limitato. L'intera carriera sarà tra l'altro affrontabile in co-op split screen fino in 4 giocatori, e molte di queste modalità saranno poi disponibili anche per il multiplayer in locale e online, affiancate da alcune apposite come la classica arena o il “cattura l'alieno e riportalo all'Ufo” (veramente spassosa).
L'impatto grafico é decisamente accattivante: molto colorato, veloce, fluido e piuttosto dettagliato, naturalmente sempre in tema con lo stile della serie di Sonic ma strizzando anche l'occhio alle numerosi altri brand di riferimento, tra cui Nights, After Burner, Golden Axe, Shinobi e tanti altre ancora. Molto buoni anche i numerosi effetti speciali, sia ambientali (onde, lava e quant'altro), sia legati alle armi. L'unico difetto é un evidente calo di frame rate in split-screen, specie nelle situazioni più “esplosive”, nonché una riduzione drastica degli effetti (per esempio, ombre che vengono create a distanze molto più ridotte): sacrifici che però mantengono il gameplay sempre frizzante.
Il sonoro ha invece bisogno di alcuni commenti separati: per prima la musica, sempre ottima, che riproduce temi noti delle varie saghe in ciascun circuito di riferimento (e a sentire il tema di Golden Axe scende sul serio la lacrimuccia ai nostalgici) e gradevole anche nei menù - anche se in questi rischia di diventare un pochino ripetitiva. Ottimi anche gli effetti speciali, un po' meno i doppiaggi dei corridori, ma comunque sufficienti. Quello che invece é veramente eccessivo é il tono dato alla voce fuori campo: qualsiasi messaggio audio viene pronunciato con la foga di un DJ anni '80, il ché può anche far sorridere, ma diventa ben presto fastidioso, soprattutto quando in gioco, e specialmente in multiplayer, si raccolgono item a ciclo continuo.
Come s'é accennato nella descrizione del sistema, prendere confidenza coi comandi di gioco non é complesso - alla fin fine sono tre tasti più l'analogico - mentre magari é richiesta un minimo di pratica in più per affinare la gestione dei tre mezzi, soprattutto quando il percorso si apre e non é sempre chiarissimo come si debba proseguire. In single player pensa l'IA a rendere l'esperienza assolutamente non banale e la caccia alle stelle, specie in classe A, vi terrà impegnati per numerose ore - sull'ordine delle 10-12, ma la stima può variare tantissimo in base alle vostre abilità. Ovviamente poi c'é il multiplayer online a garantire ancora altre numerosissime ore di divertimento.
In conclusione, Sonic & All-Stars Racing Transformed é un titolo pienamente soddisfacente tanto in singolo quanto in multy, ma soprattutto un battleracing che si distingue dalla massa grazie all'introduzione delle trasformazioni, le quali - non ci stancheremo mai di ripeterlo - sono tutt'altro che estetiche. Dategli un'occhiata: potrebbe valerne seriamente la pena!
“Automobilistiche”? Non esattamente: la caratteristica innovativa del gioco consiste infatti nel fatto che all'attraversamento di appositi anelli azzurri il mezzo condotto cambierà forma, alternandosi tra automobile (appunto), motoscafo ed aeroplano. La trasformazione del veicolo é tutt'altro che puramente estetica, dato che le tre forme differiranno anche notevolmente per quanto concerne il controllo e le prestazioni: i motoscafi devono infatti fare i conti con onde e mareggiate, oltre a dover effettuare delle virate più complesse rispetto ai mezzi gommati, mentre gli aerei dovranno anche destreggiarsi con la quota e con percorsi tendenzialmente meno restrittivi.
La maggior parte dei percorsi stessi incarnerà tra l'altro la natura trasformista del titolo: molti, se non tutti, offriranno bivi e strade alternative e spesso e volentieri muteranno nel corso dei tre giri. In certi circuiti il medesimo tratto può infatti essere affrontato nelle tre incarnazioni differenti a seconda della tornata, magari perché la pista gommabile si apre o si distrugge, lasciando spazio a canali acquatici o al vuoto cosmico. Certi bivi offrono oltretutto la possibilità di scelta, in quanto seguendo una strada piuttosto che l'altra ci si ritroverà a guidare un mezzo piuttosto che un altro.
É importante però imparare subito una cosa: la trasformazione é possibile SOLO attraverso gli appositi anelli. Mancarne uno o cercare di “saltare” da una strada ad un'altra verrà infatti considerato come un “fuori pista”, con conseguente riposizionamento del mezzo. Oltre a questo dettaglio, per il resto il gioco si comporta come un normale battleracing: oltre all'analogico sinistro per la guida e il controllo di quota, dovrete gestire principalmente tre comandi, vale a dire l'acceleratore, il freno/sgommata e il tasto di attivazione dell'eventuale item raccolto, il quale come di consueto può essere un temporaneo turbo, un'arma a traiettoria dritta o a ricerca, una mina e altro ancora, fino all'elusivo “All-Star” che tramuta il mezzo in un aereo invulnerabile per un lasso di tempo limitato.
Come nella maggior parte dei kart-game, anche S&ASRT sfrutta il sistema delle sgommate e delle evoluzioni per ottenere dei “turbo” temporanei: mantenendo premuto il freno durante una curva é infatti possibile sgommare sulla strada - o surfare sull'acqua, o cabrare in aria - raggiungendo nel tempo tre livelli di power-up: rilasciare il tasto a quel punto attiverà il turbo di cui parliamo. L'analogico destro é invece il comando preposto alle capriole da effettuare a mezz'aria durante i salti e durante le trasformazioni per ottenere ulteriori turbo: in forma di aereo l'evoluzione non genererà turbo ma permetterà di schivare all'ultimo secondo ostacoli e proiettili.
Il gioco offre una modalità carriera non lineare composta da eventi affrontabili nelle tre categorie C, B e A: ciascuna categoria presenterà ovviamente difficoltà ed obbiettivi differenti, e superarla premierà il giocatore con le apposite stelle, da 1 a 3 NON cumulative. Questo significa che, volendo fare un esempio, superare una gara in classe B conferirà due stelle, ma anche che a quel punto l'unico altro modo in cui sarà possibile ottenere ulteriori stelle da quello specifico evento sarà di vincerlo in classe A, la quale attribuirà solo la terza.
Le stelle sono comunque fondamentali nel percorso della carriera, perché servono per aprire i “lucchetti” che chiudono alcuni percorsi di prove, oltre che per sbloccare i vari personaggi - il roster conta 22 corridori, di cui solo 10 immediatamente disponibili. In linea di massima si può andare avanti piuttosto spediti affrontato la carriera in classe B, ma per sbloccare tutto e tutti non c'é scampo: bisogna vincere tutto in classe A, e non sarà per niente facile. Per quanto infatti non abbiamo registrato la fastidiosa tendenza dell'IA nel bersagliare il giocatore tipica di molti altri kart-battleracing, questa corre e combatte in maniera certamente dignitosa, dando all'esperienza in singolo un taglio tutt'altro che elementare.
Le prove inoltre non si limitano alla canonica gara: il giocatore dovrà affrontare corse a tempo tra anelli-checkpoint, evitando il traffico stradale, cercando di sgommare il più a lungo possibile o di rimanere costantemente in turbo, oltre a dover sopravvivere a corse-battaglia con un numero di vite limitato. L'intera carriera sarà tra l'altro affrontabile in co-op split screen fino in 4 giocatori, e molte di queste modalità saranno poi disponibili anche per il multiplayer in locale e online, affiancate da alcune apposite come la classica arena o il “cattura l'alieno e riportalo all'Ufo” (veramente spassosa).
L'impatto grafico é decisamente accattivante: molto colorato, veloce, fluido e piuttosto dettagliato, naturalmente sempre in tema con lo stile della serie di Sonic ma strizzando anche l'occhio alle numerosi altri brand di riferimento, tra cui Nights, After Burner, Golden Axe, Shinobi e tanti altre ancora. Molto buoni anche i numerosi effetti speciali, sia ambientali (onde, lava e quant'altro), sia legati alle armi. L'unico difetto é un evidente calo di frame rate in split-screen, specie nelle situazioni più “esplosive”, nonché una riduzione drastica degli effetti (per esempio, ombre che vengono create a distanze molto più ridotte): sacrifici che però mantengono il gameplay sempre frizzante.
Il sonoro ha invece bisogno di alcuni commenti separati: per prima la musica, sempre ottima, che riproduce temi noti delle varie saghe in ciascun circuito di riferimento (e a sentire il tema di Golden Axe scende sul serio la lacrimuccia ai nostalgici) e gradevole anche nei menù - anche se in questi rischia di diventare un pochino ripetitiva. Ottimi anche gli effetti speciali, un po' meno i doppiaggi dei corridori, ma comunque sufficienti. Quello che invece é veramente eccessivo é il tono dato alla voce fuori campo: qualsiasi messaggio audio viene pronunciato con la foga di un DJ anni '80, il ché può anche far sorridere, ma diventa ben presto fastidioso, soprattutto quando in gioco, e specialmente in multiplayer, si raccolgono item a ciclo continuo.
Come s'é accennato nella descrizione del sistema, prendere confidenza coi comandi di gioco non é complesso - alla fin fine sono tre tasti più l'analogico - mentre magari é richiesta un minimo di pratica in più per affinare la gestione dei tre mezzi, soprattutto quando il percorso si apre e non é sempre chiarissimo come si debba proseguire. In single player pensa l'IA a rendere l'esperienza assolutamente non banale e la caccia alle stelle, specie in classe A, vi terrà impegnati per numerose ore - sull'ordine delle 10-12, ma la stima può variare tantissimo in base alle vostre abilità. Ovviamente poi c'é il multiplayer online a garantire ancora altre numerosissime ore di divertimento.
In conclusione, Sonic & All-Stars Racing Transformed é un titolo pienamente soddisfacente tanto in singolo quanto in multy, ma soprattutto un battleracing che si distingue dalla massa grazie all'introduzione delle trasformazioni, le quali - non ci stancheremo mai di ripeterlo - sono tutt'altro che estetiche. Dategli un'occhiata: potrebbe valerne seriamente la pena!
Sonic & All-Stars Racing Transformed
8
Voto
Redazione
Sonic & All-Stars Racing Transformed
Sonic corre, scivola sull'acqua, volta, vince e convince: Sumo Digital ha saputo migliorare enormemente la già buona prestazione del precedente battleracing, implementando ben tre tipologie di guida nella medesima gara, realizzando un'esperienza campagna assolutamente non facile né breve e, naturalmente, fornendo un comparto multiplayer di tutto rispetto. All-Star!!!