Sonic & SEGA All-Stars Racing
Sono pochissime le software house che possono vantare una storia gloriosa come quella di SEGA. In decenni di onorata carriera, la casa giapponese ha sfornato alcuni fra i titoli più famosi dell'intero panorama videoludico, guadagnandosi la devozione di generazioni di fan. Non può dunque passare inosservato un progetto che, con una certa ambizione, schieri uno contro l'altro i principali personaggi dell'universo SEGA: una vera e propria hall of fame, come di rado é capitato di vederne. Cos'altro si potrebbe dire di un cast che annovera fra le sue file Sonic e i relativi comprimari, Amigo (da Samba de Amigo), la scimmietta Aiai da Super Monkey Ball, il tipico zombie di House of the dead, Ryo Hazuki da Shenmue e molti ancora? Con tante e tali stelle, in quanto a "celebrità" presenti all'appello, forse l'unico titolo comparabile resta lo Smash Bros. di nintendiana memoria.
A differenza di quest'ultimo, però, i concorrenti non si dovranno menare di santa ragione; qui si compete a bordo dei go-kart. Ogni veicolo é caratterizzato secondo lo stile inconfondibile del pilota: alcuni sono stati inventati appositamente per l'occasione (merita una menzione la macchina-banana di Aiai), mentre i rimanenti sono stati ripresi direttamente dalle serie d'appartenenza (la nostra stima va a chi si ricorda della motocicletta Sukopako, nonché ovviamente chi sia il suo legittimo proprietario). Le opzioni in materia non si limitano alle quattro ruote, bensì spaziano alle moto e perfino a qualche curioso mezzo volante, tipo il mitico biplano di Tails.
Ogni circuito é stato realizzato trasponendo in chiave motoristica uno spicchio del mondo SEGA; vale a dire che i tracciati ripropongono fedelmente le ambientazioni dei giochi SEGA. La parte del leone é recitata dalla saga di Sonic, che da sola ispira più di un terzo delle piste totali. Spesso i percorsi si distinguono per delle peculiarità riconducibili immediatamente ai videogame ivi rappresentati: ad esempio, un circuito tratto da Super Monkey Ball é costruito secondo una struttura rigida, che si sviluppa su piattaforme squadrate, del tutto simile ad un livello di Super Monkey Ball. Curati e rifiniti quanto basta per soddisfare l'utenza, ai circuiti si può tuttavia imputare qualche colpa circa la varietà: in particolare, dispiace che buona parte dei personaggi manchi di un'arena ad essi dedicata.
Nel gameplay si riscontrano tutti i tratti distintivi del genere kart racing. A partire dall'immediatezza: praticamente, l'unica cosa che si dovrà imparare é la disposizione dei (pochi) tasti da premere. La semplicità del modello di guida, spiccatamente arcade, consente infatti di padroneggiare fin da subito il proprio mezzo senza il minimo patema. Di conseguenza, il livello di difficoltà é orientato verso il basso e anche il traguardo più arduo verrà presto tagliato, senza che vi sia il previo bisogno di accumulare esperienza dietro al volante. Questa impostazione si rivela decisamente favorevole per coloro che cercano un gioco poco impegnativo, sebbene pregiudichi la longevità nel lungo periodo (a meno di votarsi al multiplayer).
Le gare seguono il canovaccio tipico delle corse a bordo dei kart. Ogni tracciato si caratterizza per i soliti saliscendi, i turbo, i salti esagerati ecc... Naturalmente, pur di ostacolare gli avversari, qualsiasi espediente si considera lecito: il riferimento é alle armi. L'arsenale comprende i consueti derivati bellici, quali missili, mine, bombe... Il cui funzionamento, fin dai primi videogame del genere ad oggi, é rimasto sostanzialmente immutato. Ben più interessante il bonus All-Star, che trasforma per breve tempo il kart in una entità molto veloce, capace di scaraventare fuori gli opponenti con una sola, fatale "sportellata". La trasformazione varia a seconda del personaggio: Sonic assume le sembianze di Super Sonic, Ryo Hazuki pilota il muletto di Shenmue, Aiai rotola dentro la sua palla e così via.
Fra le modalità selezionabili, l'utente può dedicarsi alle gare singole, a quelle cronometro oppure ad un gran premio (sei in totale, sulla distanza di quattro gare). Vi sono inoltre 55 missioni, che prevedono obiettivi specifici come raccogliere oggetti disseminati sul terreno, passare attraverso una sequenza di porte et similia. Dalla bontà del proprio operato dipende l'assegnazione dei Punti missione, vale a dire una valutazione da 1 a 10; ottenere l'en plein, ossia 10/10 in ogni prova, é impresa tutt'altro che proibitiva.
Il metodo di controllo si avvale della croce direzionale per sterzare, mentre ai tasti sono relegati i restanti comandi di accelerazione, freno (il cui utilizzo é vivamente sconsigliato), armi e retrovisore. Si tratta di una configurazione tradizionale, comoda, con la quale si familiarizza subito, ma che esclude il pennino: una scelta pienamente condivisibile, perché difficilmente si avrebbe potuto implementare lo stilo senza ricorrere a soluzioni macchinose, che sacrificassero parte della precisione e della prontezza indispensabili alla guida.
Complessivamente, la formula di gioco dà luogo ad una esperienza abbastanza gradevole, poco impegnativa (quindi mai frustrante), ma eccessivamente di stampo classico. La carenza di novità rilevanti pesa, in particolare per quegli utenti che conoscono ormai da anni il genere e, lecitamente, si aspettano qualcosina di più. Sonic e compagnia rischiano seriamente di cadere nell'anonimato. Date le premesse, perfino il multiplayer, modalità portante di ogni kart racing che si rispetti, ne esce irrimediabilmente svilito. Le tre tipologie di partita disponibili nel contesto multi (gara singola, battaglia a suon di oggetti, gara ad eliminazione) pagano questa situazione, non riuscendo ad esercitare una forte presa sul giocatore.
Nella sezione "acquisti" é possibile comprare diversi extra (principalmente, i piloti e le piste bloccati), spendendo una moneta particolare, cioé le miglia percorse dal proprio kart. In parole povere, maggiore la strada macinata, maggiore la roba comprata. Questo accorgimento dovrebbe fornire un bell'incentivo ad affrontare un alto numero di gare; senonché, la totalità delle feature aggiuntive viene scoperta molto in fretta, nel volgere di qualche ora, vanificando di fatto gli sforzi intrapresi al fine di elevare la longevità.
Il comparto tecnico costituisce la vera nota positiva del gioco. La grafica si distingue per il 3D ricco di poligoni e di texture definite, notevole per la console. L'immagine, nonostante una sensazione di velocità non eccelsa, scorre senza incertezze nel frame-rate. In ambito sonoro si é optato per la rielaborazione delle musiche storiche delle serie SEGA: una scelta vincente, perché si attinge a piene mani da un repertorio di indiscutibile spessore.
In conclusione, Sonic & SEGA All-Stars Racing raduna un gruppo di stelle di assoluto splendore, che ammicca agli appassionati di vecchia data come ai più giovani (in misura minore però). Ovviamente non tutti troveranno il proprio beniamino sulla griglia di partenza: é impossibile rappresentare per intero il mondo SEGA con "solo" venti partecipanti. Probabilmente, non ne basterebbero nemmeno il triplo. Al massimo, si potrebbe sollevare una obiezione circa la preponderanza delle serie Sonic (ben 7 personaggi), che sottrae spazio alle altre. Pur con un cast così importante, pur con un reparto tecnico sontuoso, questo titolo resta un videogame di kart non troppo originale, godibile ma privo di spunti che lo rendano davvero interessante.
A differenza di quest'ultimo, però, i concorrenti non si dovranno menare di santa ragione; qui si compete a bordo dei go-kart. Ogni veicolo é caratterizzato secondo lo stile inconfondibile del pilota: alcuni sono stati inventati appositamente per l'occasione (merita una menzione la macchina-banana di Aiai), mentre i rimanenti sono stati ripresi direttamente dalle serie d'appartenenza (la nostra stima va a chi si ricorda della motocicletta Sukopako, nonché ovviamente chi sia il suo legittimo proprietario). Le opzioni in materia non si limitano alle quattro ruote, bensì spaziano alle moto e perfino a qualche curioso mezzo volante, tipo il mitico biplano di Tails.
Ogni circuito é stato realizzato trasponendo in chiave motoristica uno spicchio del mondo SEGA; vale a dire che i tracciati ripropongono fedelmente le ambientazioni dei giochi SEGA. La parte del leone é recitata dalla saga di Sonic, che da sola ispira più di un terzo delle piste totali. Spesso i percorsi si distinguono per delle peculiarità riconducibili immediatamente ai videogame ivi rappresentati: ad esempio, un circuito tratto da Super Monkey Ball é costruito secondo una struttura rigida, che si sviluppa su piattaforme squadrate, del tutto simile ad un livello di Super Monkey Ball. Curati e rifiniti quanto basta per soddisfare l'utenza, ai circuiti si può tuttavia imputare qualche colpa circa la varietà: in particolare, dispiace che buona parte dei personaggi manchi di un'arena ad essi dedicata.
Nel gameplay si riscontrano tutti i tratti distintivi del genere kart racing. A partire dall'immediatezza: praticamente, l'unica cosa che si dovrà imparare é la disposizione dei (pochi) tasti da premere. La semplicità del modello di guida, spiccatamente arcade, consente infatti di padroneggiare fin da subito il proprio mezzo senza il minimo patema. Di conseguenza, il livello di difficoltà é orientato verso il basso e anche il traguardo più arduo verrà presto tagliato, senza che vi sia il previo bisogno di accumulare esperienza dietro al volante. Questa impostazione si rivela decisamente favorevole per coloro che cercano un gioco poco impegnativo, sebbene pregiudichi la longevità nel lungo periodo (a meno di votarsi al multiplayer).
Le gare seguono il canovaccio tipico delle corse a bordo dei kart. Ogni tracciato si caratterizza per i soliti saliscendi, i turbo, i salti esagerati ecc... Naturalmente, pur di ostacolare gli avversari, qualsiasi espediente si considera lecito: il riferimento é alle armi. L'arsenale comprende i consueti derivati bellici, quali missili, mine, bombe... Il cui funzionamento, fin dai primi videogame del genere ad oggi, é rimasto sostanzialmente immutato. Ben più interessante il bonus All-Star, che trasforma per breve tempo il kart in una entità molto veloce, capace di scaraventare fuori gli opponenti con una sola, fatale "sportellata". La trasformazione varia a seconda del personaggio: Sonic assume le sembianze di Super Sonic, Ryo Hazuki pilota il muletto di Shenmue, Aiai rotola dentro la sua palla e così via.
Fra le modalità selezionabili, l'utente può dedicarsi alle gare singole, a quelle cronometro oppure ad un gran premio (sei in totale, sulla distanza di quattro gare). Vi sono inoltre 55 missioni, che prevedono obiettivi specifici come raccogliere oggetti disseminati sul terreno, passare attraverso una sequenza di porte et similia. Dalla bontà del proprio operato dipende l'assegnazione dei Punti missione, vale a dire una valutazione da 1 a 10; ottenere l'en plein, ossia 10/10 in ogni prova, é impresa tutt'altro che proibitiva.
Il metodo di controllo si avvale della croce direzionale per sterzare, mentre ai tasti sono relegati i restanti comandi di accelerazione, freno (il cui utilizzo é vivamente sconsigliato), armi e retrovisore. Si tratta di una configurazione tradizionale, comoda, con la quale si familiarizza subito, ma che esclude il pennino: una scelta pienamente condivisibile, perché difficilmente si avrebbe potuto implementare lo stilo senza ricorrere a soluzioni macchinose, che sacrificassero parte della precisione e della prontezza indispensabili alla guida.
Complessivamente, la formula di gioco dà luogo ad una esperienza abbastanza gradevole, poco impegnativa (quindi mai frustrante), ma eccessivamente di stampo classico. La carenza di novità rilevanti pesa, in particolare per quegli utenti che conoscono ormai da anni il genere e, lecitamente, si aspettano qualcosina di più. Sonic e compagnia rischiano seriamente di cadere nell'anonimato. Date le premesse, perfino il multiplayer, modalità portante di ogni kart racing che si rispetti, ne esce irrimediabilmente svilito. Le tre tipologie di partita disponibili nel contesto multi (gara singola, battaglia a suon di oggetti, gara ad eliminazione) pagano questa situazione, non riuscendo ad esercitare una forte presa sul giocatore.
Nella sezione "acquisti" é possibile comprare diversi extra (principalmente, i piloti e le piste bloccati), spendendo una moneta particolare, cioé le miglia percorse dal proprio kart. In parole povere, maggiore la strada macinata, maggiore la roba comprata. Questo accorgimento dovrebbe fornire un bell'incentivo ad affrontare un alto numero di gare; senonché, la totalità delle feature aggiuntive viene scoperta molto in fretta, nel volgere di qualche ora, vanificando di fatto gli sforzi intrapresi al fine di elevare la longevità.
Il comparto tecnico costituisce la vera nota positiva del gioco. La grafica si distingue per il 3D ricco di poligoni e di texture definite, notevole per la console. L'immagine, nonostante una sensazione di velocità non eccelsa, scorre senza incertezze nel frame-rate. In ambito sonoro si é optato per la rielaborazione delle musiche storiche delle serie SEGA: una scelta vincente, perché si attinge a piene mani da un repertorio di indiscutibile spessore.
In conclusione, Sonic & SEGA All-Stars Racing raduna un gruppo di stelle di assoluto splendore, che ammicca agli appassionati di vecchia data come ai più giovani (in misura minore però). Ovviamente non tutti troveranno il proprio beniamino sulla griglia di partenza: é impossibile rappresentare per intero il mondo SEGA con "solo" venti partecipanti. Probabilmente, non ne basterebbero nemmeno il triplo. Al massimo, si potrebbe sollevare una obiezione circa la preponderanza delle serie Sonic (ben 7 personaggi), che sottrae spazio alle altre. Pur con un cast così importante, pur con un reparto tecnico sontuoso, questo titolo resta un videogame di kart non troppo originale, godibile ma privo di spunti che lo rendano davvero interessante.
Sonic & SEGA All-Stars Racing
6.5
Voto
Redazione
Sonic & SEGA All-Stars Racing
Una reunion in grande stile. Perché qui si sta parlando di SEGA; qui si sta parlando di un pezzo di storia dei videogiochi. E se SEGA decide di schierare in campo (pardon, in pista) i suoi personaggi più rappresentativi, tutti insieme, finisce per destare la curiosità dei molti fan che sono cresciuti coi vari Sonic, Virtua Fighter ecc... Quando però si scopre che il pretesto per la reunion é dato da un titoletto di kart come tanti, magari bello da vedere ma giocabile come tanti, allora ci si sente un po' traditi. Perché da SEGA é lecito aspettarsi sempre grandi cose, soprattutto in una occasione come questa. Verrebbe quasi da sospettare che il cast stellare sia uno specchietto per le allodole, allestito apposta per dare risonanza ad un videogame che avrà pure i suoi pregi, sarà anche capace di divertire, ma non rappresenta niente di speciale. Lo ammettiamo, ci eravamo quasi cascati.