Sonic Forces
L’uscita di Sonic Mania, ha rimarcato il fatto che il famoso porcospino blu di SEGA riesce a dare il meglio di se nel due dimensioni, anziché nelle tre.
Tuttavia quest’anno i gioco dedicati all’antropomorfo più veloce del mondo videoludico sono ben due. Sonic Forces si presenta come la summa di tutte quelle esperienza che Sonic ha vissuto nell’universo tridimensionale. Esperienze travagliate, con tantissimi alti e bassi e che purtroppo si confermano anche in questo ultimo capitolo.
Forza Sonic!
La trama che fa da incipit a questo nuovo titolo è alquanto particolare. Grazie all’ausilio di una intera banda di cattivi,capitanati dal misterioso Infinite, il perfido Dottor Eggman riesce nell’intendo di sconfiggere e incarcerare il nostro amato porcospino, grazie all’aiuto di un personaggio chiamato Infinite.
A causa di questo evento tanto tragico quanto inusuale, Tails sparisce dalla circolazione in preda alla disperazione, mentre Knuckles insieme ad Amy e tutta la banda di personaggi conosciuti negli svariati capitoli della saga, diventano il braccio armato della resistenza. Lo scopo è semplice: liberare Sonic e impedire la conquista del mondo del Dottor uovo.
Una trama che, nella migliore tradizione di Sonic, non è certamente un perno su cui poter fare affidamento. La narrazione è sfilacciata, basica e con diverse incongruenze sui cui abbiamo più di una volta chiuso un occhio. Non siamo qui a fare i bacchettoni, e certamente in un platform non è la trama alla “Kojima” che fa la differenza nell’esperienza globale; tuttavia un pizzico di cura in più, e una migliore caratterizzazione del porcospino e dei suoi simpatici amici, non avrebbe certamente guastato.
Anche perché, parlando in maniera molto onesta e virando sul mero elemento ludico, la situazione di questo Sonic Forces non è proprio brillantissima. Se con Lost World la strada intrapresa sembrava essere quella giusta, i ragazzi del team di sviluppo hanno deciso di ribaltare ulteriormente le carte in tavola, offrendo un’esperienza che mescola, un po' come visto in Generations , elementi 3D ad altri 2D, con l’ausilio del Sonic classico.
All’iconico utilizzo del porcospino supersonico si aggiunge addirittura la presenza di un avatar creato da noi, dotato di gadget chiamati Wispon, e con un’abilità passiva dettata dalla sua razza. Personaggio che, tra l’altro, può venire interamente personalizzato attraverso una serie di indumenti che verranno sbloccati man mano che andremo a completare le varie missioni.
Peccato però che sia il nostro avatar che il buon Sonic, continuano a trovarsi non proprio a loro agio all’interno dei velocissimi mondi tridimensionali (no, non ci ridurremo a dire che basta correre dritto per superare lo schema), per colpa di un sistema di controllo che, ancora una volta, risulta discretamente inadeguato ed impreciso.
Di fatto, trovare la precisione all’interno di un gioco come Sonic Forces è davvero difficile e più di una volta ci è capitato di morire per un errore non imputabile interamente a noi. Si poteva fare decisamente di più sotto questo aspetto. Così come sotto quello della longevità e della presenza di missioni secondarie (chiamate SOS) che più che arricchire il monte ore di gioco, offrono un’esperienza ridondante.
Eppure, come già confermato dal Sonic Mania che abbiamo apprezzato qualche mese fa, passando in due dimensioni l’esperienza migliora tantissimo, rendendolo un platform godibile e dal forte retrogusto nostalgico.
Velocità supersonica
A portare ancora più galla le magagne di un gameplay impreciso ci pensa un level design che, a conti fatti, è risultato non solo valido sotto l’aspetto tecnico ma anche intrigante nella sua costruzione estetica; il tutto avvalorato da un frame rate granitico sui 60fps. Stesso discorso per quel che riguarda le boss fight: esteticamente piacevoli, ma fin troppo semplici nel loro approccio. Altra prova che dimostra come in questo Sonic Forces manchi il guizzo, l’effetto wow, quel momento iconico che rimane impresso nella memoria. E uscire proprio quest’anno con un titolo che non riesce ad esaltarsi, è un po’ una mossa suicida. Nulla da dire invece sotto l’aspetto audio, la colonna sonora è piacevolissima e in grado di dare molta più carica nelle fasi giocate, mentre il doppiaggio è valido e funzionale.