Sonic Heroes
di
Giuseppe 'Sovrano' Schirru
Innanzitutto il numero complessivo dei livelli, a ben vedere, non è poi tanto elevato. La quindicina di stage in cui si articola Sonic Heroes, possono essere giocati con uno dei quattro team, con le differenze che tale scelta comporta, ma d'altro canto si tratta sempre di ripercorrere gli stessi ambienti magari con qualche piccola differenza. E' vero che la presenza di ogni Team è motivata da trame e sottotrame che si intrecciano e per arrivare all'ultimo livello bisognerà completare il gioco con tutti i quattro team, ma alla fine si tratta di rifare sempre le stesse cose, trite e ritrite. Magari a un livello più facile, o con un determinato obiettivo, ma pur sempre le stesse cose. In questo caso non ci aiutano nemmeno i personaggi utilizzabili, che più o meno sono tutti simili. Come sopra accennato ogni personaggio avrà una determinata caratteristica abbinabile a un colore, blu, rosso o giallo: bene, ogni personaggio non avrà grosse differenze rispetto a un altro della stessa categoria, farà le stesse identiche cose anche se in modo diverso.
Se tutto questo incide sul fattore ripetitività, è bene anche dire che Sonic Heores è uno di quei titoli capace di incollare allo schermo il giocatore per ore ed ore, vuoi per la qualità stessa del prodotto, vuoi per la mancanza di passaggi frustranti o difficili da portare a termine. I livelli per quanto intricati e ricchi di scorciatoie, si sviluppano in lunghezza e in altezza, ma quasi sempre non richiedono sforzi sovraumani per essere portati a termine. La Sega eleva a potenza le abilità dei suoi beniamini, creando stage a tema che danno loro la possibilità di dar libero sfogo alle proprie capacità fisiche. Ad alcuni passaggi di gioco velocissimi, con giri della morte, rampe e salti nel vuoto da eseguire col personaggio veloce, si aggiungono tonnellate di nemici da abbattere, piattaforme da raggiungere o muri da distruggere. Alcuni stage sono davvero fuori di testa, con flipper e roulette dove far scorrere i nostri personaggi appallottolati, capaci di schizzare in ogni dove. Purtroppo la telecamera, per quanto sempre perfetta nelle scene clou (tipo giri della morte a folle velocità) mostra i suoi limiti con alcune inquadrature barbare, che vanno aggiustate manualmente.
Le parole dell'attuale presidente Sonic Team, Yuji Naka, circa la soluzione di usare il RenderWare per meglio sfruttare le potenzialità di questo platform destinato al multiformato, si sono rivelate molto ottimistiche ma sicuramente esatte. Il risultato finale è alquanto sorprendente, sia per qualità grafica in senso oggettivo, sia per stile utilizzato. Per quanto su schermo se ne vedano di tutti i colori, il gioco gira perfettamente a 60 fps, e tutto dalle texture alle animazioni dei personaggi è perfettamente curato. Lo stile è quello già ammirato nei vari Sonic Adventure, con il beneficio della maggiore potenza di calcolo delle nuove console. Anche il sonoro raggiunge livelli analoghi, con musiche che ben si sposano alla frenesia dell'azione di gioco e i dialoghi dei personaggi (in inglese coi sottotitoli) veramente buoni. Grafica davvero buona. Idem il sonoro. La giocabilità, per contro, non riesce a convincere appieno per la troppa ripetitività dei livelli, scelta che potrebbe far storcere il naso a molti. Così la longevità risulta un parametro di gioco positivo ma con alcune riserve. Anche la modalità multiplayer non convince, vuoi per la sua realizzazione tecnica (evidenti rallentamenti) vuoi per la sua stessa struttura, non in grado di convincere appieno.
A conti fatti Sonic Heroes è davvero un bel titolo, capace di regalare ore e ore di sano divertimento. La problematica maggiore risiede nel fatto che, una volta finiti tutti i livelli con un team, rifinirli con un altro differente ha un sapore un po' amaro. A parte questo, che potrebbe intaccare giusto il parametro della longevità, l'ultimo parto del Sonic Team è davvero un buon prodotto.
Sonic Heroes
7.5
Voto
Redazione
Sonic Heroes
Vecchio e nuovo si fondono armoniosamente in Sonic Heroes, l'ennesima buona performance del Sonic Team, che anche alle prese col multiformato non sbaglia il colpo. Un platform rispettosamente distaccato dai suoi avversari, capace di regalare divertimento in dosi extra, senza però potersi fregiare della nomea di capolavoro, vista la ripetitività di alcune sezioni di gioco e la durata complessiva dello stesso, minata da soluzioni di gameplay purtroppo poco felici. Sonic continua ad avere un grandissimo fascino anche in un prodotto non eccellente, ma forse più che la mascotte è il marchio Sega, indelebile e inscalfibile nemmeno dopo svariate crisi finanziarie, a fare la differenza.