Sonic Mega Collection
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Da un po' di tempo, nella nostra vita di tutti i giorni, si possono spesso distinguere due linee di pensiero, caratterizzate da prese di posizione opposte: da un lato c'è chi spinge per una sempre maggiore modernizzazione d'ogni più insignificante aspetto della nostra quotidianità, mentre dall'altro lato c'è chi auspica il ritorno alle origini, alle cose "come si faceva una volta". Un esempio di queste tendenze è dato dalle linee delle auto: accanto alle vetture caratterizzate da carrozzerie sempre più futuristiche trovano posto livree chiaramente ispirate alle linee anni '60, oppure semplici adeguamenti ai gusti odierni di vecchi modelli che hanno segnato la storia delle 4 ruote. Altri esempi di queste tendenze si possono vedere anche nell'arte, nella cucina, nella musica e nemmeno il campo dei videogiochi è esente a questo dualismo: soprattutto in questo periodo stanno spuntando come funghi collezioni di vecchi e gloriosi giochi del passato, come ad esempio 1942, Atari Anthology e tanti altri, tra cui ora si inserisce anche Sonic Mega Collection Plus (da qui in avanti SMC+).
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Perché Plus?
Il 'Plus' serve a distinguere questa collezione da quella apparsa tempo addietro su GameCube, la quale era una raccolta di titoli dedicati al MegaDrive, storica console della Sega. Nella versione che stiamo recensendo ora, commercializzata su PS2 e XBox, Sega tenta di farsi perdonare per il ritardo inserendo titoli minori, apparsi su Game Gear (la console portatile di casa Sega), tra cui Sonic Labyrinth, Sonic Drift e altri, che però non riusciranno a invogliare i possessori della versione targata GameCube ad accaparrarsi anche questo SMC+. Dal punto di vista della ricchezza di contenuti c'è poco da recriminare: moltissimi sono i giochi presenti nella collezione, anche se va detto che mancano all'appello alcune opere minori e, soprattutto, Sonic CD, l'unico in grado di giustificare una piccola critica alla Sega.
Bonus & Co.
Oltre alle "tradizionali" comparse del buffo porcospino blu (con tanto di manuali digitalizzati, atworks e filmati vari e assortiti), la collezione vanta anche l'inserimento dei bonus che all'epoca si potevano sbloccare inserendo, nell'apposita fessura della cartuccia di Sonic & Knuckles, quelle dei precedenti episodi. Così facendo era possibile accedere a livelli e avventure particolari e inedite. Insomma, dal punto di vista della completezza non si può certo recriminare troppo, soprattutto dopo aver visto le sorprese che riservano alcune delle collezioni attualmente in commercio.
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Che me ne faccio?
A questo punto la domanda da farsi è la seguente: "Per quale oscuro motivo un giocatore abituato ai canoni del 2005 dovrebbe acquistare una serie di titoli vecchi di 15 anni?". Le risposte possono essere molteplici, ma innanzi tutto va chiarita una cosa: da questo SMC+ non vi dovete aspettare dettagli grafici impressionanti, né un sonoro in grado di competere con l'ormai diffusissimo Dolby Pro Logic che accompagna la maggioranza dei giochi in commercio. Piuttosto le nostre aspettative possono riguardare il gameplay, che si esprime in una forma che ormai è andata persa: una decina di anni fa, infatti, il livello di difficoltà era nettamente più alto, tanto elevato che oggi tutti lo classificheremmo frustrante (per fare un esempio, l'impossibilità di salvare tra un livello e l'altro e, in caso di perdita dell'ultima vita, la famigerata schermata "Game Over" che vi proietta direttamente all'inizio del primo schema). Ma se da un lato la difficoltà potrebbe scoraggiare qualcuno, bisogna ricordare che è proprio quest'aspetto che fa sì che l'utente provi appagamento una volta superato quel passaggio particolarmente difficile.
Altro punto di vista
Esiste un altro modo per lasciarsi affascinare da questo SMC+, ovvero ripercorrere l'evoluzione di una serie: osservare com'era il primo episodio in cui Sonic si presentò al pubblico, vedere le evoluzioni dettate dal naturale progresso informatico, fino ad arrivare alle ultime apparizioni dell'animaletto blu. In conclusione, questo SMC+ è particolarmente indicato a due tipologie di persone: ai nostalgici del gameplay tipico dei titoli di una volta (che grazie a questa collezione potranno giocare anche agli episodi che si sono eventualmente persi) e a coloro che, abituati agli odierni canoni, sono comunque incuriositi dai giochi una decina di anni fa, intraprendendo così una sorta di archeologia videoludica. A tutti gli altri è d'obbligo la visione prima dell'acquisto.
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Perché Plus?
Il 'Plus' serve a distinguere questa collezione da quella apparsa tempo addietro su GameCube, la quale era una raccolta di titoli dedicati al MegaDrive, storica console della Sega. Nella versione che stiamo recensendo ora, commercializzata su PS2 e XBox, Sega tenta di farsi perdonare per il ritardo inserendo titoli minori, apparsi su Game Gear (la console portatile di casa Sega), tra cui Sonic Labyrinth, Sonic Drift e altri, che però non riusciranno a invogliare i possessori della versione targata GameCube ad accaparrarsi anche questo SMC+. Dal punto di vista della ricchezza di contenuti c'è poco da recriminare: moltissimi sono i giochi presenti nella collezione, anche se va detto che mancano all'appello alcune opere minori e, soprattutto, Sonic CD, l'unico in grado di giustificare una piccola critica alla Sega.
Bonus & Co.
Oltre alle "tradizionali" comparse del buffo porcospino blu (con tanto di manuali digitalizzati, atworks e filmati vari e assortiti), la collezione vanta anche l'inserimento dei bonus che all'epoca si potevano sbloccare inserendo, nell'apposita fessura della cartuccia di Sonic & Knuckles, quelle dei precedenti episodi. Così facendo era possibile accedere a livelli e avventure particolari e inedite. Insomma, dal punto di vista della completezza non si può certo recriminare troppo, soprattutto dopo aver visto le sorprese che riservano alcune delle collezioni attualmente in commercio.
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Che me ne faccio?
A questo punto la domanda da farsi è la seguente: "Per quale oscuro motivo un giocatore abituato ai canoni del 2005 dovrebbe acquistare una serie di titoli vecchi di 15 anni?". Le risposte possono essere molteplici, ma innanzi tutto va chiarita una cosa: da questo SMC+ non vi dovete aspettare dettagli grafici impressionanti, né un sonoro in grado di competere con l'ormai diffusissimo Dolby Pro Logic che accompagna la maggioranza dei giochi in commercio. Piuttosto le nostre aspettative possono riguardare il gameplay, che si esprime in una forma che ormai è andata persa: una decina di anni fa, infatti, il livello di difficoltà era nettamente più alto, tanto elevato che oggi tutti lo classificheremmo frustrante (per fare un esempio, l'impossibilità di salvare tra un livello e l'altro e, in caso di perdita dell'ultima vita, la famigerata schermata "Game Over" che vi proietta direttamente all'inizio del primo schema). Ma se da un lato la difficoltà potrebbe scoraggiare qualcuno, bisogna ricordare che è proprio quest'aspetto che fa sì che l'utente provi appagamento una volta superato quel passaggio particolarmente difficile.
Altro punto di vista
Esiste un altro modo per lasciarsi affascinare da questo SMC+, ovvero ripercorrere l'evoluzione di una serie: osservare com'era il primo episodio in cui Sonic si presentò al pubblico, vedere le evoluzioni dettate dal naturale progresso informatico, fino ad arrivare alle ultime apparizioni dell'animaletto blu. In conclusione, questo SMC+ è particolarmente indicato a due tipologie di persone: ai nostalgici del gameplay tipico dei titoli di una volta (che grazie a questa collezione potranno giocare anche agli episodi che si sono eventualmente persi) e a coloro che, abituati agli odierni canoni, sono comunque incuriositi dai giochi una decina di anni fa, intraprendendo così una sorta di archeologia videoludica. A tutti gli altri è d'obbligo la visione prima dell'acquisto.