Sonic Rivals 2
La storia di Sonic é costellata da una miriade di fasi: gli iniziali straordinari successi che lo hanno portato a essere il principale antagonista dell'idraulico più famoso del mondo, una pausa di riflessione, una serie di raccolte delle vecchie glorie del passato ripresentate sulle console di nuova generazione, senza dimenticare le recenti riproposizioni in chiave contemporanea. Non sempre le apparizioni dell'animaletto blu sono state positive: a parte l'iniziale successo, infatti, é davvero difficile trovare un titolo degno di affiancare i mostri sacri che ne hanno costruito la notorietà. Il primo Sonic Rivals, ad esempio, non era altro che un racing mediocre, non certo degno di meritare il blasone che si porta dietro il nome Sonic.
A sedici anni dalla sua nascita Sega ha capito finalmente che un successo, per rimanere tale, non deve essere snaturato. É proprio per questo motivo che questo Sonic Rivals 2 sembra strizzare l'occhio molto più al passato che alle produzioni contemporanee. Per fare ciò ripropone le cose semplici di una volta, condite in salsa moderna.
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Un 2D in 3D
La prima impressione che si ha giocando questo Sonic Rivals 2 (d'ora innanzi SR2) é quella di trovarsi di fronte un titolo bidimensionale: l'approccio a scorrimento da destra verso sinistra, infatti, ricorda moltissimo i vecchi giochi i titoli che ci hanno accompagnato nella prima metà degli anni novanta, quando la terza dimensione era ancora tutta da scoprire. Poco dopo vi renderete tuttavia conto che gli scenari, piuttosto ben curati in termini di dettagli e caratterizzati da una realizzazione davvero positiva, sono in realtà totalmente tridimensionali, e si faranno apprezzare in sporadiche angolazioni che mostreranno tutti i poligoni di cui sono composte.
L'altra caratteristica tipica di Sonic era la velocità e i famosi loops. Come prevedibile, anche questo SR2 si distingue per una velocità d'azione notevole, capace di inebriarvi con effetti luminosi e scie, così come spesso e volentieri vi troverete di fronte dei giri della morte da affrontare a velocità supersonica.
Un'ultima caratteristica tipica dei titoli del passato era l'estrema difficoltà, a cui aderisce anche questo SR2: vi capiterà infatti non di rado di dover ripetere più e più volte lo stesso livello al fine di aggiudicarvi la vittoria e quindi proseguire nell'evoluzione della storia.
Il minestrone che scaturisce da tutti questi elementi del passato, riproposti in chiave contemporanea, é dolceamaro: se l'appeal della veste grafica e della velocità di gioco é piuttosto positivo, meno appetibile risulta essere la difficoltà generale del titolo, davvero inusuale per titoli contemporanei, e si posiziona pericolosamente sulla sottile linea di confine che delimita il difficile dal frustrante. A girare il dito nella piaga ci pensa infine la visuale laterale, la quale impedisce di vedere lo sviluppo dei tracciati, impedendovi così di intraprendere le numerose strade alternative che compongono gli scenari.
Ripetitivo
SR2 é un titolo essenzialmente di corse, in cui due opponenti si fronteggiano lungo un percorso che presenta scorciatoie, acceleratori, bumpers, anelli da raccogliere, potenziamenti da utilizzare, armi e così via. Alle gare podistiche si affiancano livelli in cui sarete chiamati a fronteggiare l'opponente in un duello, oppure in un match per vedere chi abbatte per primo il classico boss di fine livello. Ovviamente nulla é proibito durante tali competizioni e a testimonianza di ciò potrete far uso delle sopra menzionate armi (raggi congelanti, palle di fuoco, tornado, fulmini...), così come semplici gomitate, piuttosto efficaci nel distanziare l'avversario. Nonostante la varietà d'azione, l'essenza del gioco si esprime nelle gare che si rivelano discrete, anche se di tanto in tanto frustranti: basterà infatti un passo falso per veder compromessa la vostra cavalcata verso l'agognata vittoria. Non va meglio durante i duelli, in cui verrete proiettati in livelli immensi entro cui dovrete localizzare l'avversario, quindi colpirlo una prima volta per fargli perdere tutti gli anelli posseduti e infine dargli il colpo di grazia. Il tutto da ripetere tre volte.
Ha la peggio, infine, la sfida con i boss: oltre a malmenare occasionalmente l'avversario, dovrete impegnarvi a colpire per ben sei volte il boss nemico, il quale si destreggerà in futili quanto prevedibili cariche. La lunghezza di tali livelli sarà la caratteristica predominante del gioco, che rischierà di compromettere quanto di buono proposto.
Il peggio del peggio
Per il resto va segnalata una modalità storia caratterizzata da una banalissima narrativa che poco fa per legare un livello all'altro, 150 carte da collezionare portando a termine le numerose sfide presenti, sei modalità multiplayer che funzionano in wi-fi anche con un solo disco (va tuttavia detto che per apprezzare appieno tali modalità é necessario possederne 2, al fine di poter puntare le carte guadagnate), una discreta varietà delle ambientazioni (localizzate in varie aree, come Blue Coast, Neon Palace, Sunset Forrest, Frontier Canyon...) e un non sorprendente numero di personaggi (Tails, Rogue, Knuckles, Silver, Espio, Metal Sonic e Shadow, oltre all'immancabile Sonic), ciascuno dei quali abbinato a una capacità particolare (Tails, ad esempio, in certe condizioni può volare...).
Il comparto sonoro si rivela piuttosto monotono, soprattutto per la frequenza con cui ripeterete i vari livelli, ciascuno abbinato in modo univoco a un singolo brano. Un'ultima nota negativa se la merita il doppiaggio, piuttosto banale e poco ispirato.
In conclusione, questo SR2 manca il bersaglio: realizzare un restyling di un mostro sacro del passato, capace di ammaliare una generazione intera gi videogiocatori, non é sufficiente per assicurarsi il successo. L'idea era buona, ma per convincere il giocatore contemporaneo ci vuole di più.
A sedici anni dalla sua nascita Sega ha capito finalmente che un successo, per rimanere tale, non deve essere snaturato. É proprio per questo motivo che questo Sonic Rivals 2 sembra strizzare l'occhio molto più al passato che alle produzioni contemporanee. Per fare ciò ripropone le cose semplici di una volta, condite in salsa moderna.
Un 2D in 3D
La prima impressione che si ha giocando questo Sonic Rivals 2 (d'ora innanzi SR2) é quella di trovarsi di fronte un titolo bidimensionale: l'approccio a scorrimento da destra verso sinistra, infatti, ricorda moltissimo i vecchi giochi i titoli che ci hanno accompagnato nella prima metà degli anni novanta, quando la terza dimensione era ancora tutta da scoprire. Poco dopo vi renderete tuttavia conto che gli scenari, piuttosto ben curati in termini di dettagli e caratterizzati da una realizzazione davvero positiva, sono in realtà totalmente tridimensionali, e si faranno apprezzare in sporadiche angolazioni che mostreranno tutti i poligoni di cui sono composte.
L'altra caratteristica tipica di Sonic era la velocità e i famosi loops. Come prevedibile, anche questo SR2 si distingue per una velocità d'azione notevole, capace di inebriarvi con effetti luminosi e scie, così come spesso e volentieri vi troverete di fronte dei giri della morte da affrontare a velocità supersonica.
Un'ultima caratteristica tipica dei titoli del passato era l'estrema difficoltà, a cui aderisce anche questo SR2: vi capiterà infatti non di rado di dover ripetere più e più volte lo stesso livello al fine di aggiudicarvi la vittoria e quindi proseguire nell'evoluzione della storia.
Il minestrone che scaturisce da tutti questi elementi del passato, riproposti in chiave contemporanea, é dolceamaro: se l'appeal della veste grafica e della velocità di gioco é piuttosto positivo, meno appetibile risulta essere la difficoltà generale del titolo, davvero inusuale per titoli contemporanei, e si posiziona pericolosamente sulla sottile linea di confine che delimita il difficile dal frustrante. A girare il dito nella piaga ci pensa infine la visuale laterale, la quale impedisce di vedere lo sviluppo dei tracciati, impedendovi così di intraprendere le numerose strade alternative che compongono gli scenari.
Ripetitivo
SR2 é un titolo essenzialmente di corse, in cui due opponenti si fronteggiano lungo un percorso che presenta scorciatoie, acceleratori, bumpers, anelli da raccogliere, potenziamenti da utilizzare, armi e così via. Alle gare podistiche si affiancano livelli in cui sarete chiamati a fronteggiare l'opponente in un duello, oppure in un match per vedere chi abbatte per primo il classico boss di fine livello. Ovviamente nulla é proibito durante tali competizioni e a testimonianza di ciò potrete far uso delle sopra menzionate armi (raggi congelanti, palle di fuoco, tornado, fulmini...), così come semplici gomitate, piuttosto efficaci nel distanziare l'avversario. Nonostante la varietà d'azione, l'essenza del gioco si esprime nelle gare che si rivelano discrete, anche se di tanto in tanto frustranti: basterà infatti un passo falso per veder compromessa la vostra cavalcata verso l'agognata vittoria. Non va meglio durante i duelli, in cui verrete proiettati in livelli immensi entro cui dovrete localizzare l'avversario, quindi colpirlo una prima volta per fargli perdere tutti gli anelli posseduti e infine dargli il colpo di grazia. Il tutto da ripetere tre volte.
Ha la peggio, infine, la sfida con i boss: oltre a malmenare occasionalmente l'avversario, dovrete impegnarvi a colpire per ben sei volte il boss nemico, il quale si destreggerà in futili quanto prevedibili cariche. La lunghezza di tali livelli sarà la caratteristica predominante del gioco, che rischierà di compromettere quanto di buono proposto.
Il peggio del peggio
Per il resto va segnalata una modalità storia caratterizzata da una banalissima narrativa che poco fa per legare un livello all'altro, 150 carte da collezionare portando a termine le numerose sfide presenti, sei modalità multiplayer che funzionano in wi-fi anche con un solo disco (va tuttavia detto che per apprezzare appieno tali modalità é necessario possederne 2, al fine di poter puntare le carte guadagnate), una discreta varietà delle ambientazioni (localizzate in varie aree, come Blue Coast, Neon Palace, Sunset Forrest, Frontier Canyon...) e un non sorprendente numero di personaggi (Tails, Rogue, Knuckles, Silver, Espio, Metal Sonic e Shadow, oltre all'immancabile Sonic), ciascuno dei quali abbinato a una capacità particolare (Tails, ad esempio, in certe condizioni può volare...).
Il comparto sonoro si rivela piuttosto monotono, soprattutto per la frequenza con cui ripeterete i vari livelli, ciascuno abbinato in modo univoco a un singolo brano. Un'ultima nota negativa se la merita il doppiaggio, piuttosto banale e poco ispirato.
In conclusione, questo SR2 manca il bersaglio: realizzare un restyling di un mostro sacro del passato, capace di ammaliare una generazione intera gi videogiocatori, non é sufficiente per assicurarsi il successo. L'idea era buona, ma per convincere il giocatore contemporaneo ci vuole di più.
Sonic Rivals 2
5.5
Voto
Redazione
Sonic Rivals 2
Sonic Rivals 2 si appella disperatamente alle vecchie glorie del passato per risollevare le sorti di un nome che stenta a farsi apprezzare sulle console contemporanee. Per fare ciò tenta di ingannare la vista con un'apparenza bidimensionale (si tratta in realtà di un titolo perfettamente 3D) e punta tutto sulla velocità e sulla difficoltà, caratteristiche peculiari dei tempi che furono. Il risultato é un titolo dal discreto comparto grafico, più frustrante che difficile e caratterizzato da un sonoro piuttosto ripetitivo. Peccato.