Soul Calibur II

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Attacco verticale, utile quando l'avversario è davanti a noi o ci sta saltando contro, l'attacco orizzontale l'ideale per chi cerca di schivarci muovendosi di lato ed infine il calcio, un attacco rapido utile per cogliere di sorpresa il nemico. A questi tre attacchi si aggiungono naturalmente, le parate (che effettuate con un certo tempismo potranno darci la possibilità immediata di contrattaccare), il pulsante di charge e le relative combo, che consistono in attacchi speciali e prese. Il charge (caricamento) necessita un paio di secondi per essere abilitato (a voi il compito di trovare il momento giusto durante un combattimento) si divide in tre livelli di caricamento e aumenta la potenza dei colpi del personaggio, rendendoli più veloci, efficaci, e devastanti, in grado in alcuni casi di spezzare anche la difesa dell'avversario.



A proposito di combo, bisogna dare almeno un piccolo accenno anche al proposito del sistema di controllo. Il joypad del Gamecube a prima vista non sembra l'ideale controller per un picchiaduro, il sistema messo in pratica da Namco però è così ben studiato da far tacere tutte le critiche. Innanzi tutto tutti i tasti sono customizzabili a piacere; per il movimento del personaggio si può scegliere tra la croce digitale e l'analogico, con quest'ultimo consigliato dato che si tratta di un gioco a 3dimensioni. Nella sua impostazione di default, ai tasti B, L e R, è assegnata la parata, ai pulsanti A x e y, rispettivamente l'attacco laterale, il calcio e l'attacco verticale, mentre tornando alle combo queste possono essere effettuate sia premendo due o più tasti contemporaneamente, sia attraverso lo stick c, spostato in una della sue quattro direzioni. L'utilizzo dell'altro analogico, si è rivelato davvero efficace, per questo tipo di attacchi. Ed infine il tasto del caricamento è affidato al buon z.

Per quel che riguarda i combattimenti questi sembrano più veloci e frenetici rispetto al prequel, lasciando sempre spazio comunque a strategie e tatticismi e poco o niente agli ignoranti cultori dello smashing buttons, che avranno ben poche possibilità di vittoria contro un giocatore esperto. Il punto forte della giocabilità di Soul Calibur2, è che appunto un gioco che si addice anche a chi si avvicina per la prima volta ad un picchiaduro, ma anche un picchiaduro abbastanza tecnico anche se ben lontano da Virtua Fighter 4. Così come i personaggi anche le arene sono altrettanto varie e curate: si va da combattimenti sulla sommità di un mulino, all'interno di palazzi imperiali, in grotte, in villaggi medioevali orientali e così via. Fanno bella mostra all'interno di esse, elementi architettonici, paesaggi naturali incontaminati e altri dettagli che le rendono ancor più eleganti. Ancora una volta in determinate stage per vincere, si potrà scagliare il nemico fuori dall'arena, mentre per ottenere qualche consistente vantaggio si potrà interagire con elementi del fondale, anche se in misura limitata rispetto ad altri beat em up.

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Soul Calibur II
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Voto

Redazione

Soul Calibur II

Finalmente anche il Gamecube ha un Picchiaduro con la p maiuscola. Non che i vari Mortal Kombat D.A., Bloody Roar, Capcom Vs Snk Eo, fossero da buttar via ma naturalmente il paragone con Soul Calibur 2 non regge. La Namco ci regala, infatti, uno dei picchiaduro più belli di sempre, che sorpassa per ovvi motivi anagrafici anche il suo predecessore, e rivaleggia con Virtua Fighter4 per il titolo di campione assoluto. Il gioco Namco è adatto a tutti i tipi di giocatore, i principianti saranno sorpresi dall'immediatezza, quelli più esperti si ritroveranno davanti ad un titolo dai profondi risvolti tattici.
Completano il quadro un ottima realizzazione grafica, che pur non stupendo come fece sul Dreamcast, si dimostra comunque di primissimo livello, con i modelli dei personaggi praticamente perfetti ed animazioni eccellenti. Almeno ché non odiate i picchiaduro, Soul Calibur 2 dovrebbe incunearsi nella vostra softeca.