Soul Calibur II

di Tommaso Alisonno
Le varie armi daranno al personaggio caratteristiche differenti, come una leggera rigenerazione o la capacità di infliggere un danno superiore, solitamente controbilanciate da qualche difetto, come una riduzione della difesa o l'handicap di subire un leggero danno anche dagli attacchi parati. Le combinazioni sono elevatissime e non è questa la sede per elencarle tutte. La caratteristiche delle sfide del Maestro d'Arme è quella di non essere quasi mai "standard": potrete ad esempio trovarvi a combattere con pochissima energia, o in un'arena minata in cui cadere a terra implica la morte immediata, o ancora essere incapaci di danneggiare il nemico se non con particolari tecniche. Volta per volta, la descrizione dell'arena vi dirà qual è il metodo migliore per combattere, ma ai livelli più elevati scordatevi qualsiasi suggerimento (la frase standard sarà "Sconfiggi il nemico in condizioni ignote").

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PREMI QUADRATO PER CAMBIARE VESTI
La realizzazione tecnica del gioco è semplicemente da infarto: anche soltanto concentrando la nostra attenzione sui due contendenti, è impossibile non rimanere stupiti la prima volta che noteremo l'incredibile cura e dettaglio che sono stati posti nei modelli, nelle textures e nelle animazioni, compresi particolari complessi come il movimento labiale che segue perfettamente le frasi pronunciate e sono tante. Inoltre, il gioco tiene conto di moltissimi fattori, come ad esempio il vento che muove i capelli dei personaggi (nonché le gonnelle delle combattenti donna), o gli effetti di luce che compaiono a segnalare un'impatto. Ma se riusciamo a distogliere un attimo lo sguardo e ci prendiamo la briga di esaminare il mondo circostante, ci accorgeremo che le arene sono anch'essere realizzate con cura maniacale, che va dalla più generica cura delle textures delle pareti ai più minuscoli e apparentemente insignificanti particolari come gli oggetti di sfondo. Non mento quando dico che non finisco mai di trovare cose nuove (per mesi non mi sono accorto, nella versione Jap, che in fondo al baratro dello scenario giapponese è possibile vedere un fiume con tanto di ponte di legno...), e che ogni volta è uno stupore unico.

Difetti grafici? Vi cito gli unici due, per onestà. Il primo è l'onnipresente Bad Clipping a cui tutti gli utenti PS2 sono ormai assuefatti, e che porta ad esempio le armi a passare attraverso le pareti, ma niente di più grave e che pertanto non penalizza di una virgola il gameplaying. Il secondo è la presenza di alcuni lievissimi e quasi impercettibili rallentamenti nel gioco a 50Hz, troppo sporadici per penalizzare anch'essi il gameplaying ed inoltre totalmente trascurabili possedendo un televisore che supporti i 60Hz o un cavo RGB. Per quanto riguarda l'audio, altro elogio supremo: le musiche sono di quelle che tengono compagnia e danno adrenalina mentre si combatte, e che rimangono in testa quando si finisce di giocare. I doppiaggi sono disponibili tanto in giapponese quanto in inglese, ed in entrambi i casi sono veramente ben realizzati (quelli giapponesi, però, rimangono una spanna sopra). Gli effetti sonori, infine, sono estremamente realistici, e alcuni particolarmente belli, compresi i suoni "buffi" delle armi "buffe".

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