Soul Calibur II

di Giuseppe 'Sovrano' Schirru

Prendersi a mazzate in compagnia, è la cosa più dolorosa che ci sia.

Saltiamo a piè pari la trama, ancorata agli stereotipi del genere, che oramai capitolo dopo capitolo sembra assumere sempre più le sembianze di una telenovela e passiamo direttamente alle novità scottanti, tenendo ben presente che lo storyboard e la caratterizzazione di tutti i personaggi è molto curata con relative biografie sbloccabili e altro ancora. Iniziamo col parlare dei 23 personaggi selezionabili, tutti diversi tra loro per arma utilizzata e stile di combattimento. Tra questi ritroviamo, per la maggior parte, vecchie conoscenze già presenti nel primo Soul Calibur per Dreamcast, tra le quali Maxi, che agita il suo Nunchaku come nessun'altro, Astaroth, montagna di muscoli che brandisce un'ascia di 400 chili, Mitsurugi, icona del perfetto samurai, Taki, la bella ninja dotata di pugnali e Sophitia, avvenente guerriera greca forgiata dal fuoco di mille battaglie (no, forse quella era Xeena). Tra le novità possiamo apprezzare Raphael, spadaccino spagnolo, Necrid e Charade, due mostri tanto brutti quanto cattivi, e il personaggio speciale caratteristico della versione Xbox, ovvero Spawn, famoso eroe nato dalla penna di Todd McFarlane. Come accennato, ognuno di questi personaggi vanta un ampio repertorio di mosse, nonché uno stile particolare, differente dagli altri e comprendente prese, parate, contromosse e combo, molte delle quali veloci, efficaci e particolarmente spettacolari.

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Gameplay e derivati.

Il sistema di controllo è rimasto invariato rispetto a quello del primo Soul Calibur, con un tasto adibito rispettivamente al colpo orizzontale, al colpo verticale, al calcio, alla parata e uno per il charge. Vista la buona quantità di tasti del pad microsoft e la loro pratica ubicazione sarà possibile settare nei tasti rimanenti delle combinazioni di pulsanti che renderanno molto più semplici mosse altrimenti proibitive. Il gameplay come detto precedentemente non ha subito grosse modifiche, ma è stato limato e perfezionato minuziosamente. La velocità di gioco è stata aumentata in favore di una maggiore freneticità degli scontri, atta a renderli più divertenti senza togliere nulla a livello tattico e tecnico. Non sono pochi, infatti, quelli che attribuiscono ai combattimenti su SC2 il solo valore di frenesia e velocità senza soppesare al meglio l'aspetto tecnico e tattico. Inutile dire che questo approccio possa fallire miseramente: infatti può capitare in più di un'occasione che un esperto conoscitore del gioco possa soccombere sotto i colpi pressanti di uno meno esperto che pigia i tasti del pad all'impazzata, situazioni dovute ad un mix che comprende oltre alla classica fortuna del principiante, anche l'immediatezza di questo picchiaduro nonchè la velocità e la frenesia citate in precedenza.

Errore. E' vero che Soul Calibur 2 è un gioco dove anche un novellino alle prime armi potrà esibirsi in mosse spettacolari pigiando i tasti a caso, ma è anche vero che battere un giocatore esperto non sarà certamente questione di caso o fortuna. Dimenticatevi quindi le risse in discoteca, gli attacchi e le vittorie casuali, l'aiuto della Provvidenza, gli assalti alla garibaldina, perché il tutto dovrà essere elaborato e bisognerà seguire un'oculata strategia per portare a termine l'incontro a vostro favore. Altre differenze in "campo" riguardano le arene dove ora sarà possibile sia buttare fuori dal ring l'avversario (nessuna novità) oppure spingerlo contro un muro e metterlo alle strette, per via della nuova conformazione stessa delle arene.

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