Soul Calibur IV

di Tommaso Alisonno
STORIE DI ANIME E SPADE
Nell'interminabile avvicendarsi dei vincitori e degli sconfitti, é oramai complesso riuscire a tracciare una cronistoria che narri delle due spade antitetiche: Soul Edge, la spada maledetta, e Soul Calibur, la spada dello Spirito. Certo é che la prima, più volte infranta e più volte ricomposta, fatica ormai a controllare i poteri dei suoi seguaci e dei frammenti rimasti sparsi per il mondo, mentre la seconda, indebolita dall'ultimo scontro con la rivale, comincia anch'essa a dare segni di squilibrio e a plagiare le menti umane perché l'aiutino a prevalere. Sono tempi bui: anche gli eroi e i malvagi che cercavano l'una o l'altra spada sembrano essere insicuri dei propri fini, ed alcuni cominciano addirittura a inseguire o a proteggere l'arma magica che meno li incarna. Come se non bastasse, altre minacce giungono dagli inferi, da una torre dimenticata nel tempo e da una galassia lontana lontana...



Siamo così giunti al quinto gioco (se contiamo anche il primo titolo per PS1) che narra la complessa storia della Soul Edge: uno dei più famosi e celebrati picchiaduro della storia entra nel panorama Next-Gen online forte dell'esperienza che gli sviluppatori hanno accumulato con la conversione PSN dell'ultimo Tekken. Trattandosi di un picchiaduro “ad incontri”, il concept alla base del gioco sarà quello di simulare dei duelli uno contro uno tra guerrieri muniti di una qualche arma da mischia, sia essa una spada, un bastone, una lancia o altro ancora. Ogni colpo inflitto all'avversario, in maniera piuttosto intuitiva, andrà a ridurre la sua “barra della vita”, e quando questa giungerà a zero si avrà finalmente il KO. Non é questo però l'unico modo per vincere il duello: sarà infatti spesso possibile catapultare l'avversario fuori dal ring, oppure stabilire la vittoria entro un tempo massimo.

TECNICA DI GIOCO
Fin qui niente di nuovo alla luce del sole, soprattutto per tutti coloro che abbiano avuto la possibilità di giocare almeno una volta uno degli altri capitoli della serie - o svariati altri picchiaduro. Altrettanto classica é la configurazione di base dei comandi: per muovere il vostro lottatore potrete utilizzare indifferentemente la croce direzionale o lo stick analogico sinistro, mentre i quattro tasti frontali saranno di default configurati per i tre tipi di attacchi (orizzontale, verticale e calcio) e per la parata. Ovviamente, dalle innumerevoli combinazioni di questi quattro tasti e dei comandi di movimento scaturiranno tutte le numerose combo e tecniche speciali che differenzieranno i personaggi al di fuori del mero aspetto estetico.

Comunque sia, tutti i tasti del controller, compresi quelli laterali, sono riconfigurabili a piacimento in modo da avere dove preferite i vari comandi, anche simultanei. Quello che trascende dal classico é l'introduzione di nuovi parametri di combattimento, che andremo qui ad elencare. Innanzitutto, a fianco della succitata barra della vita troverà posto una sfera luminosa: si tratta della Barra dell'Anima, un indicatore cromatico che tenderà all'azzurro man mano che colpite l'avversario e al rosso man mano che parate i suoi attacchi, indicando così una sorta di “adrenalina da battaglia”. Quando il vostro indicatore sarà carico al massimo (azzurro luminescente) e quello avversario totalmente vuoto (rosso lampeggiante), potrete tentare una “Mossa Finale” che, se eseguita correttamente, concluderà immediatamente lo scontro con la vostra vittoria.

Sotto l'indicatore della barra dell'anima troveranno posto tre rettangoli verdi: ciascuno di questi rappresenterà una parte dell'equipaggiamento protettivo del personaggio, sia esso testa, torace e gambe. Ricevere ripetutamente danni ingenti, o attacchi particolari, in una specifica parte del corpo porterà alla rottura della stessa: il rettangolo corrispondente si annerirà, pezzi di vestiario o di armatura voleranno per lo schermo e le successive botte incassate in quella parte del corpo causeranno danni maggiori.

Ancora, in alcune modalità di gioco vi troverete a combattere delle cosiddette “Team Battle”: in pratica mentre siete intenti a duellare tramite un personaggio, altri attenderanno il loro turno “in panchina”. Se verrete sconfitti, automaticamente il secondo in lista entrerà a continuare la battaglia, oppure potrete decidere voi di operare il cambio premendo un apposito tasto: il lottatore sostituito recupererà una piccola dose di vita per ogni secondo che passerà a riposo, anche se non potrà rimpiazzare le parti di equipaggiamento perdute.

Infine, nel gioco trova nuovamente posto l'editor di personaggi già visto in SCIII, qui arricchito e approfondito sotto molti punti di vista. Tanto per cominciare, potrete non solo creare da zero il vostro alter ego, impostando la corporatura, la muscolatura, il viso, la voce e tutti gli elementi di abbigliamento, ma volendo anche spogliare e rivestire a vostro piacimento i personaggi standard. L'equipaggiamento indossato, inoltre, non si limiterà a modificare l'aspetto esteriore: andrà a influenzare infatti i valori di attacco, difesa e barra della vita del personaggio (ottimo motivo per non mandare in battaglia donnine in bikini) ed inoltre attribuirà dei “punti” tramite cui configurare le cosiddette abilità speciali, ossia privilegi particolari di cui il personaggio godrà (rigenerazione, difficoltà ad essere afferrato, minori possibilità di cadere dal ring) oppure mosse particolari da poter utilizzare (tipo rendersi invisibile).

MODALITA' DI GIOCO
La prima modalità che viene proposta per il gioco in SinglePlayer é la canonica “Storia” che mai é mancata nella saga delle due spade: una volta scelto un personaggio, sia esso ufficiale o creato, potrete leggere un'introduzione alla sua vicenda e poi sosterrete una serie di cinque scontri, con team-battle, bonus dell'equipaggiamento ed abilità attivi. La natura e l'ordine degli scontri dipenderà naturalmente dal personaggio selezionato, così come la presenza o meno di gregari per le battaglie - se utilizzerete un personaggio creato, gli scontri saranno più o meno casuali. L'alternativa “storica” é la classica modalità Arcade, in cui sosterremo una serie di otto sfide più o meno causali, ciascuna al meglio di due incontri su tre, nella forma di gioco più pura, ossia senza tener conto dei bonus dell'equipaggiamento e delle abilità e senza la presenza di gregari.

Per chi é in cerca di sfide più “varie”, ecco ergersi minacciosa la Torre delle Anime: per ascendervi sarà necessario superare un team battle ad ogni piano, ma questi saranno accorpati a gruppi di due o tre alla volta e solo superando un blocco sarà possibile accedere al superiore. In ogni piano, inoltre, sarà “nascosto” un pezzo di equipaggiamento o qualche altra feature di gioco, e per ottenerla dovrete non solo vincere lo scontro, ma farlo soddisfacendo particolari requisiti. Quando avrete superato il ventesimo piano, si sbloccherà inoltre la modalità “discesa” della torre, costituita da un serie di team-battle più o meno random una di seguito all'altra, virtualmente senza fine: una sorta di modalità “sopravvivenza” per mettere alla prova le vostre capacità.