Soul Reaver 2
di
In ogni caso le informazioni che sono svelate poco alla volta nel corso del gioco sono finalizzate alla ricostruzione del passato, del presente e del futuro di Raziel, che fin'ora ha brancolato nel buio ogni volta che pensava alla sua identità. Il risultato é un vampiro distrutto dalle sofferenze, che cerca in ogni modo di far valere il proprio libero arbitrio, scontrandosi spesso con forze superiori alle sue
L'unica critica che si può muovere alla parte narrativa del gioco é una certa sovrabbondanza d'avvenimenti, che aggiungono in continuazione informazioni più o meno importanti sulla storia e sui protagonisti. Inoltre si ha l'impressione che la narrazione non tiri mai le conclusioni adeguate, lasciando al giocatore un gran numero di domande e dubbi, necessari probabilmente per giustificare nel futuro prossimo un terzo capitolo di Soul Reaver
ALLA SCOPERTA DI NOSGOTH
A una storia interessante, Soul Reaver 2 accompagna un gioco estremamente valido, che già mostrò tutte le sue qualità nel precedente capitolo. Fondamentalmente si tratta di un gioco d'esplorazione, condito da alcuni combattimenti e da puzzle decisamente enormi. Raziel deve muoversi attraverso Nosgoth, cercando di raggiungere numerosi dungeon (solitamente edifici più o meno in rovina) dove avranno luogo gli avvenimenti necessari al proseguimento dell'avventura. I luoghi esterni sono semplicemente zone di passaggio ed hanno pochissima rilevanza nella storia
Rispetto al passato la differenza maggiore riguarda gli scontri, presenti in misura minore e meno importanti per il proseguimento dell'avventura. Non esistono più i combattimenti spettacolari e complessi con i fratelli di Raziel, dei vampiri che potevano essere considerati come dei mostri di fine livello. Adesso i combattimenti sono limitati a nemici solitamente deboli, che solo in alcuni casi devono essere affrontati obbligatoriamente. Nella maggior parte delle situazioni possono e devono essere evitati facilmente, anche considerando che "rinascono" ogni volta che si ritorna sui propri passi, cosa che succede molto spesso. Il sistema di combattimento é comunque ottimo, offrendo al giocatore un tasto di "lock" che non perde mai di vista il bersaglio, permettendo di girargli attorno e di eseguire qualche semplice combo. L'intelligenza artificiale che controlla i nemici é solo discreta, visto che anche in condizioni di superiorità numerica i nemici difficilmente attaccano in più di uno alla volta e mai abbandonano la loro zona di pattugliamento per seguire Raziel
L'unica critica che si può muovere alla parte narrativa del gioco é una certa sovrabbondanza d'avvenimenti, che aggiungono in continuazione informazioni più o meno importanti sulla storia e sui protagonisti. Inoltre si ha l'impressione che la narrazione non tiri mai le conclusioni adeguate, lasciando al giocatore un gran numero di domande e dubbi, necessari probabilmente per giustificare nel futuro prossimo un terzo capitolo di Soul Reaver
ALLA SCOPERTA DI NOSGOTH
A una storia interessante, Soul Reaver 2 accompagna un gioco estremamente valido, che già mostrò tutte le sue qualità nel precedente capitolo. Fondamentalmente si tratta di un gioco d'esplorazione, condito da alcuni combattimenti e da puzzle decisamente enormi. Raziel deve muoversi attraverso Nosgoth, cercando di raggiungere numerosi dungeon (solitamente edifici più o meno in rovina) dove avranno luogo gli avvenimenti necessari al proseguimento dell'avventura. I luoghi esterni sono semplicemente zone di passaggio ed hanno pochissima rilevanza nella storia
Rispetto al passato la differenza maggiore riguarda gli scontri, presenti in misura minore e meno importanti per il proseguimento dell'avventura. Non esistono più i combattimenti spettacolari e complessi con i fratelli di Raziel, dei vampiri che potevano essere considerati come dei mostri di fine livello. Adesso i combattimenti sono limitati a nemici solitamente deboli, che solo in alcuni casi devono essere affrontati obbligatoriamente. Nella maggior parte delle situazioni possono e devono essere evitati facilmente, anche considerando che "rinascono" ogni volta che si ritorna sui propri passi, cosa che succede molto spesso. Il sistema di combattimento é comunque ottimo, offrendo al giocatore un tasto di "lock" che non perde mai di vista il bersaglio, permettendo di girargli attorno e di eseguire qualche semplice combo. L'intelligenza artificiale che controlla i nemici é solo discreta, visto che anche in condizioni di superiorità numerica i nemici difficilmente attaccano in più di uno alla volta e mai abbandonano la loro zona di pattugliamento per seguire Raziel