Soul Reaver 2
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Più complesso il discorso relativo alle armi. La mietitrice, la spada magica legata a Raziel, può essere evocata in qualsiasi momento, é molto potente, ma assorbe le anime dei vinti, togliendo al protagonista l'unica fonte d'energia. Inoltre non può essere utilizzata per molto tempo, perché dopo un po' inizia a consumare le energie vitali del vampiro. Le armi tradizionali non hanno queste controindicazioni, ma bisogna trovarle o rubarle ai cadaveri e sono sensibilmente più deboli
L'importanza della "Soul Reaver" non é limitata al solo combattimento, perché a ragion veduta può essere considerata il fulcro dell'intero gioco. Buona parte dei dungeon che Raziel deve affrontare non sono altro che forge, luoghi dove la mietitrice può assorbire il potere dei quattro elementali, in altre parole oscurità, luce, aria e fuoco. Grazie a questi poteri la spada può essere utilizzata per aprire alcune porte, attivare meccanismi e compiere altre azioni, che altrimenti risulterebbero impossibili. Inoltre l'utilizzo delle forze elementali é alla base dei vari enigmi che bisogna affrontare per esplorare i dungeon. I puzzle sono molto diversi da quelli presenti nel primo capitolo: se nel passato erano limitati a un unico ambiente e spesso si riducevano a semplici blocchi da spostare o a leve da muovere in un ordine predefinito, adesso sono molto più complessi, richiedono spostamenti in diverse stanze e sono divisi in più parti
Raziel per risolverli ha a disposizione diversi mezzi, come l'utilizzo della mietitrice, la capacità di spostare oggetti o il passaggio al mondo spettrale, che deforma alcune strutture e permette al vampiro di passare attraverso i cancelli
Lo sbilanciamento del gioco in favore di esplorazione e risoluzione di enigmi a discapito dell'azione é apprezzabile, sebbene penalizzi il livello di difficoltà, che si é abbassato notevolmente rispetto al passato, nonché la longevità, che si assesta su una dozzina di ore di gioco scarse. E' praticamente impossibile morire e anche i puzzle non offrono un livello di sfida particolarmente elevato. Purtroppo l'unico elemento che potrebbe creare qualche problema ai giocatori é una pessima gestione dei salvataggi, che costringono a sedute di gioco eccessivamente lunghe. Si può salvare solo nelle vicinanze di alcuni obelischi particolari, sistemati in modo tale che per raggiungerli spesso e volentieri bisogna impegnarsi per più di un'ora di gioco
L'importanza della "Soul Reaver" non é limitata al solo combattimento, perché a ragion veduta può essere considerata il fulcro dell'intero gioco. Buona parte dei dungeon che Raziel deve affrontare non sono altro che forge, luoghi dove la mietitrice può assorbire il potere dei quattro elementali, in altre parole oscurità, luce, aria e fuoco. Grazie a questi poteri la spada può essere utilizzata per aprire alcune porte, attivare meccanismi e compiere altre azioni, che altrimenti risulterebbero impossibili. Inoltre l'utilizzo delle forze elementali é alla base dei vari enigmi che bisogna affrontare per esplorare i dungeon. I puzzle sono molto diversi da quelli presenti nel primo capitolo: se nel passato erano limitati a un unico ambiente e spesso si riducevano a semplici blocchi da spostare o a leve da muovere in un ordine predefinito, adesso sono molto più complessi, richiedono spostamenti in diverse stanze e sono divisi in più parti
Raziel per risolverli ha a disposizione diversi mezzi, come l'utilizzo della mietitrice, la capacità di spostare oggetti o il passaggio al mondo spettrale, che deforma alcune strutture e permette al vampiro di passare attraverso i cancelli
Lo sbilanciamento del gioco in favore di esplorazione e risoluzione di enigmi a discapito dell'azione é apprezzabile, sebbene penalizzi il livello di difficoltà, che si é abbassato notevolmente rispetto al passato, nonché la longevità, che si assesta su una dozzina di ore di gioco scarse. E' praticamente impossibile morire e anche i puzzle non offrono un livello di sfida particolarmente elevato. Purtroppo l'unico elemento che potrebbe creare qualche problema ai giocatori é una pessima gestione dei salvataggi, che costringono a sedute di gioco eccessivamente lunghe. Si può salvare solo nelle vicinanze di alcuni obelischi particolari, sistemati in modo tale che per raggiungerli spesso e volentieri bisogna impegnarsi per più di un'ora di gioco