Soul Sacrifice
Dal punto di vista tecnico, Soul Sacrifice si avvale del pluritestato motore Havok, il quale garantisce una buona fluidità anche con un consistente numero di modelli in movimento su schermo e nella mappa. Lo studio dei modelli é buono per quanto concerne i personaggi e gli arcimmondi, un po' meno soffermandosi sui mostri comuni, ma si mantiene comunque a livelli discreti. lo studio degli ambienti non é particolarmente complesso nella mappatura - alcune arene sono piuttosto ridotte e chiuse, altre sono composte da 3-4 aree collegate da corridoi - quanto piuttosto nelle scelte stilistiche di ambientazione: molto belli gli effetti di acqua o di calore nelle arene apposite. L'unica incertezza sta probabilmente nelle textures dei pavimenti di alcune ambientazioni, ma é un disagio limitato al campo lungo a inizio missione che nel gioco quasi non si nota.
La colonna sonora di Soul Sacrifice é stata interamente orchestrata dalla Skywalker Orchestra, gentilmente “imprestata” da Disney/Lucasfilm, e presenta brani molto maestosi e profondi - a differenza di altri giochi, in Soul Sacrifice non c'é spazio per siparietti comici: la storia si mantiene sempre su temi assai drammatici. Buoni anche gli effetti sonori e i versi dei vari mostri. L'intero gioco é sottotitolato in Italiano, mentre i doppiaggi sono di default esclusivamente in lingua Inglese, in buona qualità; carina soprattutto l'idea di dare al narratore (ossia l'autore di Libron) una doppia voce maschile/femminile. Chi ha effettuato il pre-order del gioco potrà anche scaricare gratuitamente il banco-voci originale Giapponese, in cui questa dicotomia é maggiormente avvertibile.
Il sistema di gioco non é complesso: una volta che si impara a districarsi tra Salvezza e Sacrificio, gestendo così la vita e le Offerte, si entra totalmente nella meccanica. Da quel punto in poi, ciascuna missione é una piccola storia a sé: le cacce ai mostri comuni sono un'attività che il giocatore singolo può gestire autonomamente senza particolari problemi, mentre gli scontri boss richiedono giustamente un grado di attenzione in più. Uno dei problemi più gravi in questi contesti é il fatto che l'intelligenza artificiale sia settata in maniera decisamente spartana, oseremmo dire autodistruttiva: i PNG aggrediscono senza posa il nemico più vicino, adottando solo di rado strategie conservative e tendendo a finire a terra ripetutamente contro i boss.
A questo punto il giocatore deve spesso fare delle scelte “pesanti”: meglio spendere parte della propria barra della vita per avere l'alleato in grado di agire, o meglio Sacrificarlo una volta per tutte infliggendo un danno massiccio al nemico e continuando in autonomia? Al di là delle dietrologie morali, entrambe le strategie hanno il loro perché: considerando che con una manciata di lacrime si possono riportare in vita i compagni sacrificati, talvolta é certamente più proficuo utilizzarli come “bombe una-tantum” piuttosto che cercare di tenerli in piedi - tanto si fanno abbattere nuovamente pochi minuti dopo.
Dulcis in fundo, alcuni alleati ci “giudicano” se abusiamo di Salvezza o di Sacrificio: a seconda delle proprie intenzioni sarà dunque consigliabile portarsi appresso quelli che meglio accetteranno la nostra decisione, pena il loro allontanamento. In multiplayer le cose sono ancora più interessanti: i compagni umani sono di norma più efficienti ed affidabili di quelli IA (i quali, se non si é capito, rasentano il kamikaze), cosa che li rende apparentemente più utili vivi piuttosto che morti. Si dia il caso, però, che un giocatore il cui personaggio sia stato “sacrificato” possa continuare a giocare in modalità “Ghost”: pur non potendo utilizzare attivamente i propri incantesimi, potrà ostacolare i nemici “toccandoli” col touchscreen, nonché curare i propri alleati.
La scelta di Salvare o Sacrificare, dunque, ha un peso polivalente nel gioco: é la meccanica adoperata per stabilire la progressione del personaggio, ma anche un mezzo immediato per ottenere dei vantaggi, e ancora una scelta morale che pilota alcuni capitoli della storia. probabilmente questo il risultato che Keiji Inafune, mente pulsante dietro al concept del gioco, ha voluto fortemente raggiungere, riuscendoci in pieno: in Soul Sacrifice qualsiasi scelta, pur senza modificare il succo del discorso, ha conseguenze sia nell'immediato sia sulla lunga distanza, ed é certamente qualcosa che da valore all'intero prodotto.
Il risultato é quello di un action-RPG con struttura a missioni che propone un'ambientazione originale, una trama principale molto interessante e varie sotto-trame opzionali parimenti profonde e gradevoli, e soprattutto con un approccio maturo - “adulto” se preferite: per tutti i tipi di mostri e per tutti i boss sono presenti delle storie che permettono di approfondirne la natura, dando loro un volto e una storia. Il sistema di gioco funziona bene e garantisce divertimento tanto in singolo quanto nell'ottimo multiplayer, mentre il numero di missioni disponibili promette numerose ore di gioco: la ripetitività é infatti evitata dalla possibilità di cambiare ed evolvere gli incantesimi a disposizione. Il tutto, inoltre, é studiato per essere rigiocato operando scelte differenti rispetto alla prima partita.
Soul Sacrifice é insomma un titolo pienamente soddisfacente, con meccaniche di base semplici, ampie possibilità di personalizzazione del proprio stregone, ambientazione interessante e realizzazione tecnica dignitosa. Soprattutto, incarna il successo di tutte le sibilline promesse di Keiji Inafune a proposito di scelte morali e delle conseguenze immediate e posticipate delle stesse. Decisamente una perla nel panorama di PS Vita, ed un must-have per tutti gli appassionati di RPG di Azione.
La colonna sonora di Soul Sacrifice é stata interamente orchestrata dalla Skywalker Orchestra, gentilmente “imprestata” da Disney/Lucasfilm, e presenta brani molto maestosi e profondi - a differenza di altri giochi, in Soul Sacrifice non c'é spazio per siparietti comici: la storia si mantiene sempre su temi assai drammatici. Buoni anche gli effetti sonori e i versi dei vari mostri. L'intero gioco é sottotitolato in Italiano, mentre i doppiaggi sono di default esclusivamente in lingua Inglese, in buona qualità; carina soprattutto l'idea di dare al narratore (ossia l'autore di Libron) una doppia voce maschile/femminile. Chi ha effettuato il pre-order del gioco potrà anche scaricare gratuitamente il banco-voci originale Giapponese, in cui questa dicotomia é maggiormente avvertibile.
Il sistema di gioco non é complesso: una volta che si impara a districarsi tra Salvezza e Sacrificio, gestendo così la vita e le Offerte, si entra totalmente nella meccanica. Da quel punto in poi, ciascuna missione é una piccola storia a sé: le cacce ai mostri comuni sono un'attività che il giocatore singolo può gestire autonomamente senza particolari problemi, mentre gli scontri boss richiedono giustamente un grado di attenzione in più. Uno dei problemi più gravi in questi contesti é il fatto che l'intelligenza artificiale sia settata in maniera decisamente spartana, oseremmo dire autodistruttiva: i PNG aggrediscono senza posa il nemico più vicino, adottando solo di rado strategie conservative e tendendo a finire a terra ripetutamente contro i boss.
A questo punto il giocatore deve spesso fare delle scelte “pesanti”: meglio spendere parte della propria barra della vita per avere l'alleato in grado di agire, o meglio Sacrificarlo una volta per tutte infliggendo un danno massiccio al nemico e continuando in autonomia? Al di là delle dietrologie morali, entrambe le strategie hanno il loro perché: considerando che con una manciata di lacrime si possono riportare in vita i compagni sacrificati, talvolta é certamente più proficuo utilizzarli come “bombe una-tantum” piuttosto che cercare di tenerli in piedi - tanto si fanno abbattere nuovamente pochi minuti dopo.
Dulcis in fundo, alcuni alleati ci “giudicano” se abusiamo di Salvezza o di Sacrificio: a seconda delle proprie intenzioni sarà dunque consigliabile portarsi appresso quelli che meglio accetteranno la nostra decisione, pena il loro allontanamento. In multiplayer le cose sono ancora più interessanti: i compagni umani sono di norma più efficienti ed affidabili di quelli IA (i quali, se non si é capito, rasentano il kamikaze), cosa che li rende apparentemente più utili vivi piuttosto che morti. Si dia il caso, però, che un giocatore il cui personaggio sia stato “sacrificato” possa continuare a giocare in modalità “Ghost”: pur non potendo utilizzare attivamente i propri incantesimi, potrà ostacolare i nemici “toccandoli” col touchscreen, nonché curare i propri alleati.
La scelta di Salvare o Sacrificare, dunque, ha un peso polivalente nel gioco: é la meccanica adoperata per stabilire la progressione del personaggio, ma anche un mezzo immediato per ottenere dei vantaggi, e ancora una scelta morale che pilota alcuni capitoli della storia. probabilmente questo il risultato che Keiji Inafune, mente pulsante dietro al concept del gioco, ha voluto fortemente raggiungere, riuscendoci in pieno: in Soul Sacrifice qualsiasi scelta, pur senza modificare il succo del discorso, ha conseguenze sia nell'immediato sia sulla lunga distanza, ed é certamente qualcosa che da valore all'intero prodotto.
Il risultato é quello di un action-RPG con struttura a missioni che propone un'ambientazione originale, una trama principale molto interessante e varie sotto-trame opzionali parimenti profonde e gradevoli, e soprattutto con un approccio maturo - “adulto” se preferite: per tutti i tipi di mostri e per tutti i boss sono presenti delle storie che permettono di approfondirne la natura, dando loro un volto e una storia. Il sistema di gioco funziona bene e garantisce divertimento tanto in singolo quanto nell'ottimo multiplayer, mentre il numero di missioni disponibili promette numerose ore di gioco: la ripetitività é infatti evitata dalla possibilità di cambiare ed evolvere gli incantesimi a disposizione. Il tutto, inoltre, é studiato per essere rigiocato operando scelte differenti rispetto alla prima partita.
Soul Sacrifice é insomma un titolo pienamente soddisfacente, con meccaniche di base semplici, ampie possibilità di personalizzazione del proprio stregone, ambientazione interessante e realizzazione tecnica dignitosa. Soprattutto, incarna il successo di tutte le sibilline promesse di Keiji Inafune a proposito di scelte morali e delle conseguenze immediate e posticipate delle stesse. Decisamente una perla nel panorama di PS Vita, ed un must-have per tutti gli appassionati di RPG di Azione.
Soul Sacrifice
8.5
Voto
Redazione
Soul Sacrifice
Soul Sacrifice é certamente un Action-RPG, ma non il “classico” Action-RPG. Certo, la meccanica di gioco e combattimento é ben realizzata, così come il comparto tecnico, ma ciò che più di ogni altra cosa lo caratterizza é la polivalenza delle scelte morali che il giocatore é chiamato a fare. La scelta tra Salvare o Sacrificare ha infatti effetti sia nell'immediato, sia sulla lunga distanza, sia nello svolgersi di alcune trame, e si tratta sempre di qualcosa di appetitoso. Un titolo da approfondire e da rigiocare: bello in solitario, ottimo soprattutto in multiplayer.