South Park - Chef's Luv Shack
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In CLS, fra un turno di domande e l'altro, ci troveremo ad affrontare dei sottogiochi, abbastanza patetici a dire il vero, che sembrano scimmiottare quelli, di ben altra caratura, dell'ottimo Mario Party per N64. Ogni sottogioco si ispira ad un classico coin-op del passato, ma vi assicuriamo che vi divertirete molto di più con il Mame..
Chef's Luv Shack, diciamocelo, non é davvero un granché. La sezione quizzettara é divertente, potabile, ma niente di più, e soprattutto degna davvero di un giochino-ino-ino. Graficamente non c'é niente che faccia gridare al miracolo, ma globalmente il gioco non delude affatto da questo punto di vista. Certo, non c'é da testare le capacità del Dreamcast con questo titolo, ma i fan di South Park si sentiranno a loro agio ritrovando in questo gioco lo stile grafico naif proprio del cartone. Il look del quiz televisivo é molto azzeccato. Risulta molto anni '80, barocco, pacchiano, trash, con tanto di vallette scosciate e insegne al neon che sembrano arrivare direttamente da The Phantom Of The Paradise. E lo Chef che canta Simultaneous nei titoli di testa é davvero imperdibile. Ma CLS resta comunque un titoletto secondario, un giochillo di ben poche pretese. Buono, ma non eccezionale, se giocato in più persone. Noiosissimo in single play. E il brutto é che, per scongiurare l'effetto noia di un gioco basato unicamente su domande, i programmatori hanno pensato (male) di inserire quei ridicoli sottogiochi (che neanche negli ovetti Kinder...). Concettualmente simpatici, triviali, demenziali, ma mediamente ingiocabili. L'interazione é spesso quanto di più impreciso e grossolano si possa immaginare, i controlli non rispondono o lo fanno al momento sbagliato. Questa non é neanche l'alpha version della versione da Hard Discount di Mario Party. L'impressione che si ha provando i sottogiochi non credo sia molto diversa da ciò che si viveva gareggiando in diretta TV ai videogiochi di Solletico, grazie alla nuova frontiera dei controller: la tastiera del telefono
Chef's Luv Shack, diciamocelo, non é davvero un granché. La sezione quizzettara é divertente, potabile, ma niente di più, e soprattutto degna davvero di un giochino-ino-ino. Graficamente non c'é niente che faccia gridare al miracolo, ma globalmente il gioco non delude affatto da questo punto di vista. Certo, non c'é da testare le capacità del Dreamcast con questo titolo, ma i fan di South Park si sentiranno a loro agio ritrovando in questo gioco lo stile grafico naif proprio del cartone. Il look del quiz televisivo é molto azzeccato. Risulta molto anni '80, barocco, pacchiano, trash, con tanto di vallette scosciate e insegne al neon che sembrano arrivare direttamente da The Phantom Of The Paradise. E lo Chef che canta Simultaneous nei titoli di testa é davvero imperdibile. Ma CLS resta comunque un titoletto secondario, un giochillo di ben poche pretese. Buono, ma non eccezionale, se giocato in più persone. Noiosissimo in single play. E il brutto é che, per scongiurare l'effetto noia di un gioco basato unicamente su domande, i programmatori hanno pensato (male) di inserire quei ridicoli sottogiochi (che neanche negli ovetti Kinder...). Concettualmente simpatici, triviali, demenziali, ma mediamente ingiocabili. L'interazione é spesso quanto di più impreciso e grossolano si possa immaginare, i controlli non rispondono o lo fanno al momento sbagliato. Questa non é neanche l'alpha version della versione da Hard Discount di Mario Party. L'impressione che si ha provando i sottogiochi non credo sia molto diversa da ciò che si viveva gareggiando in diretta TV ai videogiochi di Solletico, grazie alla nuova frontiera dei controller: la tastiera del telefono