Space Channel 5 Part 2

Space Channel 5 Part 2
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Space Channel 5 Part 2

Parli di Space Channel 5 Part 2 e ti viene in mente Mizuguchi e il suo team UGA, per esteso "United Game Artists". Da qua dipartono tutta una serie di idee correlate tra loro: Sega Rally, le partite in sala giochi, SC5 fino ad arrivare a Rez. Una serie di giochi originali, singolari e a volte insoliti. Mizuguchi è un mago. Un visionario. Prendetelo un po' come volete...
Space Channel 5 fece la sua prima apparizione su Dreamcast nel lontano 1999, suscitando consensi e applausi e dimostrandosi un gioco divertente e simpatico, che se non riuscì a colpire il cuore degli appassionati possessori della vecchia macchina Sega come invece fecero altri titoli quali Shenmue, Soul Calibur e compagnia bella, riuscì sempre a ritagliarsi una buona fetta di fans tanto che fu convertito sul monolite nero di casa Sony. In linea alla tendenza di convertire i giochi Dreamcast (prodotti dalla Sega) sulla ps2, SC5 approdò sulla piattaforma SONY a 128 bit, conservando fascino, houmor e divertimento della controparte originale. Titolo innovativo e divertente di certo, ma non tale da diventare una killer application, SC5 trovava nel suo gameplay fresco e originale e nelle sue simpatiche trovate, i suoi punti di forza.



Kick, Punch, is all in my mind!
Ricordate Parappa the rapper? Si, proprio lui, quel divertentissimo gioco che vide la luce quattro anni or sono sulla scatolina grigia Sony e che ha da poco avuto un seguito, quello che in parole povere è stato il capostipite di un genere, battezzato come "rythm game". Beh, altro non si doveva fare se non premere a tempo i pulsanti che ci venivano indicati sullo schermo. In space channel 5 il succo è uguale, tranne che i tasti da premere ci vengono indicati a voce. A primo impatto la differenza non è poi troppa, ma, provando il gioco, ci si accorge che le cose differiscono e alquanto, perchè questa trovata non fa altro che conferire maggiore musicalità al titolo: provate difatti a chiudere gli occhi, a seguire le canzoni e premere i tasti a tempo. Una gioia uditiva... ma non solo, perché poi aprendo gli occhi vi è pure quella visiva, dove la nostra bella eroina si improvviserà in ottime coreografie, balletti e stacchetti musicali molto curati.

Andiamo con calma però: Space Channel 5 part 2 è a tutti gli effetti un rythm game, ma a detta degli sviluppatori è definibile come "un gioco d'azione musicale". Una definizione a nostro parere un po' azzardata, visto che il gameplay non lascia molta libertà al giocatore. Difatti l'idea alla base dei rythm game è semplicissima: premere i tasti a tempo. Definire quindi questo SC5p2 come un "gioco d'azione musicale" ci potrebbe anche stare, ma nel senso stretto del termine. Ulalà infatti, la protagonista del gioco nonché reporter della rete televisiva Space Channel 5, è una ragazza fascinosa e con degli zatteroni da far invidia ai Cugini di Campagna. I Rhythm Rouges hanno occupato una stazione spaziale, e toccherà quindi alla nostra bella reporter liberare gli ostaggi e dare una bella lezione ai cattivoni.
Come? Semplice, a ritmo di danza! Il gameplay alla base di SC5p2 è infatti molto semplice, com'è giusto ed ovvio che sia. Per andare avanti nel gioco bisognerà premere a tempo determinate sequenze di tasti che saranno facili e lente nei primi livelli e complesse e veloci da eseguire negli ultimi. In pratica i nostri avversari ci indicheranno delle direzioni e diranno delle parole a cui corrisponderà un certo tasto, noi subito dopo dovremo ripetere la sezione, facendo attenzione al ritmo, al tempo e ai tasti da schiacciare. Tutto molto semplice e per niente gratificante? No, per niente.

Space Channel 5 Part 2
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Space Channel 5 Part 2

Ti aspetti l'innovazione, la novità. Invece, proprio chi è stato capace di ridisegnare un genere, di dargli nuova linfa vitale, va a fallire miseramente. Stiamo parlando di Tezuya Mizuguchi, la geniale mente che sta dietro a progetti quali Sega Rally, Space Channel 5 e il psichedelico Rez. Se con l'astrattismo e l'ipnotismo di quest'ultimo era riuscito a far diventare il videogioco "arte", non si può dire lo stesso di Space Channel 5 part 2, dove la sua impronta si fa sentire in modo molto flebile, dove le novità e il saper uscire dagli schemi, o saperli solamente ridisegnare, costanti che hanno sempre caratterizzato le sue opere, qua non si notano affatto. La delusione è tanta. Perché quando Miyamoto non fa il "Miyamoto", o Yu Suzuki non fa il "Yu Suzuki", allora bisogna aspettare qualcun altro, e quando anche mister Mizuguchi non fa il ruolo di se stesso, allora qualcosa non va. Space Channel 5 part 2 è un gioco discreto, per carità, che ben sfrutta la caratterizzazione dei personaggi oltre a un'ottimo ritmo fornito da musiche di ottima fattura, tuttavia rappresenta una delusione, perché da una simile mente, madre di vere e proprie pietre miliari della storia dei videogames, ci si doveva aspettare ben altro. E' inutile ripeterlo, ma la non eccelsa longevità del titolo e la grafica non all'altezza di una produzione PS2 fanno piombare questo gioco nel settore dei "poteva essere ma ahimè non è stato". Per farsi perdonare e per confermare la stima che abbiamo in lui mister Mizuguchi dovrà fare un gioco nuovo del tutto, non solo per un quarto. E intanto noi aspettiamo...

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